
Dott. Roberto Moneta

Dott. Stefano Moneta
PROTEZIONI GASTRICHE: COME, QUANDO E PERCHÉ.
o a curiosare nei dati ufficiali e ho trovato conferma alle mie temute ipotesi.
essere scientifici li definiremmo Inibitori di Pompa Protonica (PPIs, in inglese). Sono molecole che modulano la secrezione acida dello stomaco, anzi la inibiscono. Come? Bloccando il sistema enzimatico della Sodio-Potassio-ATPasi, una proteina della membrana delle cellule parietali (che secernono acido cloridrico nello stomaco) ed alzando così il ph, riducendo quindi l’acidità. Il meccanismo è irreversibile, il che vuol dire che, una volta bloccato l’enzima, la cellula non può riutilizzarlo ed è costretta a sintetizzarlo daccapo. Questo rende conto del problema che, qualora una lunga terapia venga sospesa bruscamente, si verifichi una gastrite di rimbalzo dovuta all’adattamento dell’organismo in risposta al farmaco (per contrastare il calo di acidità indotto, nel tempo, le cellule sintetizzano più enzimi).
in tutti i tessuti e coinvolti in innumerevoli processi (contrazione muscolare, mineralizzazione ossea, trasporto di ossigeno nel sangue solo per citare i più comuni); attiva il pepsinogeno (sostanza rilasciata dalle stesse cellule gastriche) trasformandolo in pepsina, che scinde gli alimenti proteici e permette l’assorbimento degli aminoacidi e collabora con il fattore intrinseco, secreto sempre dalle cellule dello stomaco, per l’assorbimento della vitamina B12, essenziale per la corretta maturazione del globuli rossi nel midollo osseo (la cui carenza si manifesta in anemia).
non steroidei (FANS: acido acetilsalicilico, ketoprofene, ibuprofene, naprossene etc), la conseguenza primaria è una riduzione di muco protettivo sulla parete gastrica, con conseguente sovraesposizione diretta all’acido. In tal senso gli inibitori di pompa – per brevi periodi! – hanno efficacia nel diminuire gli effetti collaterali. Stessa cosa in caso di antibiotici, cortisonici o di qualunque altra terapia che presenti tossicità diretta sullo stomaco (anche in caso di politerapie, ossia cure con un numero alto di medicinali, in cui il gastroprotettore viene impiegato come tampone agli effetti negativi degli altri).
della crescita della flora batterica intestinale anaerobica che approfitta del maggior quantitativo di proteine indigerite per proliferare. L’aumento di tali batteri a sua volta scatena un rilascio eccessivo di metaboliti tossici azotati quali indolo e scatolo, spesso correlati alla degenerazione neoplastica delle cellule intestinali. Oltre a ciò, un’assimilazione carente nel tempo di aminoacidi ha ripercussioni sulla massa muscolare, quindi sulle capacità motorie e di lavoro dell’organismo (deambulazione, forza, resistenza) ma non solo i muscoli sono fatti di proteine.. L’emoglobina, che trasporta ossigeno nel sangue, è una proteina. Gli enzimi digestivi sono proteine. Alcuni ormoni sono proteine (insulina e glucagone, ormone della crescita, ormoni tiroidei etc..). Da ciò si evince che ridurre l’assorbimento di tali nutrienti per un’alterazione dei processi digestivi può avere nel tempo gravi e complesse conseguenze.
ttività è quella di mantenere nei giusti intervalli il valore di ph dei tessuti al variare delle condizioni. Alimentazione, stress, uso di farmaci sono solo alcuni dei continui stimoli a cui sono chiamati a rispondere i sistemi tampone. L’uso prolungato e massiccio di protettori gastrici altera l’equilibrio generale acido base a causa della diminuzione dell’assorbimento di ioni bivalenti quali il calcio, il magnesio e il ferro. Il calcio regola la contrazione muscolare (muscoli scheletrici, cuore e muscolatura liscia di visceri e vasi) e la mineralizzazione ossea. Alterare l’equilibrio acido base organico comporta in tal senso una perdita di massa ossea diretta (ridotto assorbimento) ma anche indiretta (il sistema tampone del sangue, il cui ph ha possibilità di oscillazioni minime, fa sì che dall’osso vengano richiamati fosfati – che l’osso venga eroso). Il magnesio ha invece azione rilassante sulla muscolatura (tipico sintomo di carenza è la comparsa di crampi), ma oltre a ciò regola il tono dell’umore, il sonno, previene cefalee muscolo-tensive ed è un cofattore essenziale nel mantenere in salute l’apparato generale femminile (l’utilizzo nei disturbi del ciclo è più che riconosciuto, ma ancora sottostimato). Il ferro infine è il componente chiave del Gruppo Eme, una struttura legata all’emoglobina e coinvolta nel trasporto di ossigeno dal polmone ai tessuti, partecipa al metabolismo degli acidi nucleici ed è un mediatore importante dell’infiammazione.
consultare sempre il medico che valuterà in base alle sue conoscenze le mosse più opportune.Come contrastare il raffreddore

Raffreddore, male delle mezze stagioni. Proprio in questo periodo ci attendono dietro l’angolo tosse, mal di gola, naso chiuso e voci rauche. Ma cosa dobbiamo chiedere in farmacia per combattere tutto questo?
Nella stragrande maggioranza dei casi, il raffreddore è un’infezione di semplice risoluzione, che tende a regredire spontaneamente nell’arco di una manciata di giorni; pertanto, non sono necessari trattamenti medici specifici per il raffreddore. Molto spesso in farmacia vengono chiesti prodotti per far passare il raffreddore. In realtà quello che si può fare è alleviare i sintomi del raffreddore, quindi quel fastidio di naso chiuso che non permette di respirare bene. Si può ricorrere a spray locali che vanno usati per un periodo di tempo limitato oppure a delle compresse che servono appunto per alleviare i sintomi del raffreddore.
Cosa Fare
- Il riposo assoluto accelera i tempi di guarigione dal raffreddore
- Coprirsi bene prima di uscire di casa con sciarpe e abbigliamento pesante (durante i mesi invernali e nelle stagioni intermedie)
- Evitare sbalzi termici
- Utilizzare umidificatori d’ambiente, utili per porre rimedio alla congestione nasale
- Allattare il neonato preferibilmente con latte materno, importantissimo per rafforzare le sue difese immunitarie
- Fluidificare il muco: in tal caso, l’irrigazione nasale con soluzioni saline risulta particolarmente indicata
- Avvalersi dell’ausilio di vaporizzatori nasali od umidificatori, utili per favorire la fluidificazione del muco, dunque la liberazione dal naso chiuso
Cosa NON fare
- Soffiarsi il naso sempre nello stesso fazzoletto: preferire fazzoletti di carta usa-getta
- Fumare: il fumo, sia passivo che attivo, sembra inibire le difese immunitarie, predisponendo il soggetto alle infezioni, compreso il raffreddore
- Assumere antibiotici senza prescrizione medica: a meno che non ci sia un’infezione batterica concomitante (es. mal di gola da streptococco piogene), la somministrazione di antibiotici contro il raffreddore è inutile, inefficace e superflua, dal momento che i patogeni coinvolti sono virus (e non batteri!)
- Deglutire il muco
- Dormire poche ore: si osserva che i soggetti che dormono poche ore durante la notte tendono ad ammalarsi più facilmente rispetto a quelli che dormono 6-8 ore per notte
- Mettere le mani in bocca e nel naso
Cosa Mangiare
- In presenza di raffreddore, è buona regola preferire alimenti semplici, sani e di facile digeribilità
- Si consiglia di bere molti liquidi caldi, come tè, latte caldo, brodi e minestre
Bere molti liquidi per evitare la disidratazione: il raffreddore è spesso accompagnato da episodi di diarrea e vomito - Sembra che anche l’abitudine a consumare yogurt con fermenti lattici vivi o comunque probiotici sia un ottimo rimedio per il raffreddore, poiché le difese immunitarie vengono potenziate.
- Anche gli alimenti ricchi di vitamina C contribuiscono a proteggere l’organismo dal raffreddore
Cosa NON Mangiare
- Bevande contenenti alcol: sembra che gli alcolici possano peggiorare il gonfiore della mucosa nasale, che spesso accompagna il raffreddore
- Caffè e bevande contenenti caffeina: pare che questi alimenti predispongano il paziente colpito da raffreddore alla disidratazione
Cure Farmacologiche
Per la cura del raffreddore, non necessariamente è indispensabile assumere farmaci specifici: in genere, la malattia regredisce spontaneamente in pochi giorni. Ad ogni modo, la guarigione può essere velocizzata dall’assunzione ponderata di alcune specialità medicinali:
- Decongestionanti nasali: Fenilefrina (es. Isonefrine, Fenil CL DYN), pseudoefedrina (es. Actifed, Actigrip), Oximetazolina cloridrato (es. Vicks sinex, Actifed nasale)
- Farmaci per abbassare la febbre paracetamolo (es. tachipirina, efferalgan), ibuprofene (es. brufen, moment)
- Antitussivi: nel caso il raffreddore fosse accompagnato anche da tosse. I farmaci più utilizzati a tale scopo sono: destrometorfano (es. Aricodiltosse) e bromexina (es. Bisolvon Linctus)
- Vitamina C: discutibile l’effetto benefico della vitamina C ad alte dosi (2-10 grammi die, preferibilmente divisi in più dosi) per la cura del raffreddore.
Cure e Rimedi naturali
La suffumigazione è un rimedio naturale particolarmente efficace per velocizzare la guarigione in caso di raffreddore.
I suffumigi arricchiti con oli essenziali ad azione espettorante, disinfettante e balsamica regalano una percezione di conforto immediato dopo l’inalazione del vapore.
- Eucalipto (Eucalyptus globulus Labill) → proprietà antinfiammatorie, espettoranti, balsamiche
- Menta (Mentha piperita) → proprietà balsamiche, decongestionanti, anticatarrali
- Limone (Citrus limon) → proprietà antisettiche
- Arancio amaro (Citrus aurantium L. var. amara) → proprietà disinfettanti, antinfiammatorie, decongestionanti
- Rosmarino (Rosmarinus officinalis) → proprietà balsamiche, espettoranti, antiossidanti
Tra gli altri rimedi naturali per il raffreddore non possiamo dimenticare lo straordinario potere terapeutico ricavato dagli estratti di alcune piante, quali:
- Echinacea (Echinacea angustifolia) → proprietà antivirali, immunostimolanti, antibatteriche, antinfiammatorie (sotto forma di tisana, sciroppo, compresse)
- Propoli → attività antimicrobica, antimicotica, antivirale
- Abete (Abies pectinata DC) → proprietà anticatarrali e balsamiche
- Sambuco (Sambucus nigra) → proprietà diaforetiche ed antinfiammatorie (sotto forma di tisana od infuso)
- Spirea olmaria → proprietà antinfiammatorie e calmanti
- Tiglio (Tilia cordata) → proprietà diaforetiche, blandamente sedative
Prevenzione
- Porre particolare attenzione al lavaggio delle mani e all’igiene personale
- Pulire i giocattoli dei bambini: i fanciulli tendono ad inserire in bocca tutti gli oggetti, che potrebbero essere sporchi e contaminati
- Portare con sé salviette disinfettanti o formulazioni liquide specifiche (es. amuchina)
- Se possibile, evitare di viaggiare in autobus o in treno con i bambini piccoli, molto più soggetti alle infezioni virali
- Evitare quanto possibile ogni contatto con soggetti influenzati: anche uno starnuto od un colpo di tosse costituiscono veicoli per la diffusione dei virus del raffreddore
FARMACIA DI MONTELUPONE SNC DI STEFANO E ROBERTO MONETA
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