Agrimonia eupatoria – Agrimonia
Tipo di Fiore: Guaritore
Gruppo Emotivo: Sensibilità
Disturbo: Tendenza a nascondere e dissimulare le emozioni.
Proprietà: Accettazione dei propri conflitti, serenità interiore.
Descrizione
L’agrimonia è una pianta che cresce in pieno sole, che mal tollera i terreni ombrosi e acidi e che ricopre le proprie foglie di una leggera peluria a scopo difensivo. Sì innalza fino a 70 cm facendosi notare solo in fioritura. I fiori, dorati, sono disposti a grappolo orizzontalmente e si rivolgono al suolo (segno della ricettività all’ambiente e di un’esuberanza unita all’esitazione). La capsula dei semi contiene degli uncini che si aggrappano per diffondersi (simbolo del terrore di restare solo del soggetto Agrimony).
Il nome latino “eupatoria” ricorda le sue proprietà di supporto epatico, disintossicazione. Il fegato, secondo la tradizione cinese, è l’organo sede delle emozioni, principalmente della rabbia e l’azione di Agrimony è proprio quella di sciogliere l’accumulo di emozioni represse che non vogliono emergere. Il soggetto Agrimony infatti non gradisce discutere o litigare e rifiuta le zone “ombra” e le situazioni “acide” proprio come la pianta a cui è abbinato. In astrologia, invece, l’abbinamento è con il pianeta Giove, collegato con gioia, ottimismo e buonumore (sentimenti verso i quali il soggetto Agrimony deve essere ricondotto dal momento che nasconde il proprio malessere dietro un’apparente giovialità).
Agrimony: a Cosa Serve
Essendo per il soggetto Agrimony essenziale mantenere armonia in ogni ambito, quando ciò non avviene il risultato è la creazione di una maschera dietro alla quale si trincera per mantenere l’apparenza che tutto sia come si conviene e per evitare ogni occasione di contrasto. Agrimony si mostra sempre contento, sereno e a posto, pur di non far trasparire le emozioni sgradevoli; accontenta gli altri a discapito dei propri bisogni e per questo tende a compensare con vizi nascosti (alcol, farmaci, cibo ma anche digrignamento dei denti e onicofagia).
La paura tipica del soggetto Agrimony è di non essere accettato; questo perché in primis è lui stesso a non accettare i propri lati oscuri e a costringersi a vestire una maschera per nasconderli. Esteriormente si mostra allegro, disponibile, sorridente e di compagnia ma internamente reprime, evita le scenate, non dà libera espressione a sentimenti ed impulsi. È il mediatore per eccellenza e anche un buon ascoltatore, dal momento che non ritiene adatto manifestare i propri problemi, ma tutto ciò fa sì che si sviluppino in lui una rabbia e un rancore interni inespressi, che lo intrappolano in una sorta di prigionia autoinflitta. Non ammette di stare male e soffre per lo più di mali che assumono il carattere di tormento; l’argomento fonte di tale malessere gli è noto, ma Agrimony non ha idea di cosa voglia evitare di tale argomento. Manifestazioni sintomatiche tipiche sono malattie della pelle (che, va ricordato, è un organo addetto all’eliminazione di scorie), disturbi del sonno, mal di testa, tendenza al bruxismo (digrigna i denti per mantenere il contegno e il sorriso, ma sotto sotto esplode), onicofagia (si mangia le unghie), mal di gola, prurito e dipendenze varie.
In fondo, il soggetto Agrimony tende ad avere questi problemi per la sua spiccata sensibilità e per la necessità di essere amato incondizionatamente, che lo fa anche “vivere esteriormente” facendo attenzione all’estetica, all’aspetto fisico, all’estroversione intesa come partecipazione ad eventi o feste e all’apparenza. Lavorando nel portare alla luce gli aspetti ombra non accettati, a livello fisico questo fiore di bach agisce su fegato e pelle, motivo per cui in alcuni casi, durante l’utilizzo dell’essenza, possono verificarsi “crisi di guarigione” ovvero febbre e manifestazioni cutanee.
Curiosità
L’Agrimonia era il detossificante epatico utilizzato da Mitridate, re del Ponto, come terapia di contrasto ai veleni che assumeva in piccole ma costanti dosi al fine di immunizzarsi, essendo convinto che sua madre, che preferiva il fratello, fosse intenzionata ad eliminarlo avvelenandolo (da qui il termine “mitridatismo”).
Possibili associazioni con Fiori Californiani
- Pink Monkeyflower: per la paura di esporsi, di essere rifiutati; per trovare il coraggio di esternare i propri sentimenti.
- Nicotiana e Morning Glory: per terapie di disassuefazione da abitudini o vizi radicati.
- Black-Eyed Susan: per l’integrazione delle pulsioni interiori inconsce, per l’incapacità di affrontare il lato oscuro della personalità.
- Deerbrush: per la chiarezza di propositi e di intenzioni, soprattutto nei confronti di se stessi.
- Milkweed: per l’autoconsapevolezza, l’incapacità di assumersi le proprie responsabilità.
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