Impatiens glandulifera – Non-mi-toccare
Tipo di Fiore: Guaritore
Gruppo Emotivo: Solitudine
Disturbo: Ritmo eccessivo, impazienza, fretta.
Proprietà: Sviluppare calma, pazienza, adeguare i ritmi a un’esistenza serena.
Descrizione
Il primo rimedio preparato da Bach nel 1928, per utilizzarlo su se stesso, fu proprio Impatiens. Si tratta di una pianta annuale originaria dell’Himalaya, luogo simbolo della calma interiore, della pazienza e della meditazione. Importata in Europa, cresce impetuosamente nei luoghi umidi, nei canali e nelle depressioni, accanto ai corsi d’acqua. Nei comportamenti e nelle caratteristiche del “Non-Mi-Toccare” si notano molti degli aspetti che l’essenza da esso ricavata è in grado di curare. Innanzitutto, la pianta cresce a velocità spaventosa, quasi distinguibile a occhio nudo (circa due centimetri al giorno), per portarsi al sicuro dall’acqua al fianco della quale si sviluppa e non esserne travolta. Se consideriamo che l’elemento acqua ha a che fare con le emozioni, capiamo sin da subito come il soggetto Impatiens debba sanare il suo rapporto deficitario con i sentimenti. La pianta ha un fusto cavo pieno d’acqua, nonostante il quale cresce eretta e stabile, ma se per caso qualcosa ne causa la rottura crolla e deperisce. L’assorbimento dell’acqua dal terreno è talmente intenso da far sì che la pianta trasudi dalle foglie.
La crescita, oltre che rapida è anche invasiva e soffocante per le specie vegetali nei dintorni, un primo elemento che richiama la solitudine come condizione del soggetto in questione. I fiori sono di un colore rosso-violaceo o malva pallido; per la preparazione del rimedio vengono utilizzati solo questi ultimi. Il malva è rappresentativo dell’amore per il prossimo, della gentilezza e della rilassatezza; il rosso dell’energia, dell’attività e del dinamismo. Capitolo a parte sono poi i semi, sparsi dalla pianta nell’ambiente circostante attraverso l’esplosione dei baccelli, sintomo della velocità a cui viaggia il soggetto Impatiens che va sempre di fretta, come dimostra anche la tradizione che lo associa a Mercurio, il messaggero degli dei con i calzari alati.
Impatiens: a Cosa Serve
Per quanto riguarda la personalità del soggetto Impatiens, i due aspetti principali sono il ritmo sostenuto e la solitudine. Lo stesso Bach pare si confacesse a questo fiore, come confermerebbero i racconti per cui procedeva nelle sue ricerche in solitaria sia per scelta, per non essere rallentato, che per conseguenza. I suoi collaboratori non reggevano infatti il ritmo che imprimeva al proprio lavoro.
Il soggetto Impatiens quindi ricerca la solitudine in quanto da solo lavora meglio e non deve conformarsi alle necessità e ai ritmi altrui. Alla lunga però, diviene vittima di questa condizione, dal momento che gli altri lo abbandonano per scelta. È un individuo di azione, che vuole tutto e subito, che ha bisogno di muoversi e di fare. Spesso è più intelligente della media, ma finisce per fare terra bruciata; porta avanti più cose contemporaneamente, ha un ritmo sostenuto, odia la lentezza e non sopporta ritardi e rallentamenti. Tutto ciò però implica anche l’incapacità di rilassarsi o di godersi il tempo libero, dal quale è terrorizzato e che riempie di cose da fare. Così come il rischio di compiere errori di superficialità dovuti alla fretta lo innervosisce. La mancanza di tempo si ripercuote anche in aridità sentimentale e scarsa empatia: Impatiens non ha tempo per i problemi altrui!.
Su un piano comportamentale e fisico l’individuo associato con tale fiore di Bach parla velocemente mangiandosi le parole: c.d. “balbuzie da fretta”. Anticipa la fine dei discorsi dei propri interlocutori, toglie la parola di bocca, gesticola, si irrita per questioni anche di poco conto ma altrettanto velocemente si fa passare l’arrabbiatura, si imbottisce di medicine perché odia star male: la malattia viene intesa come limitazione a fare, perdita di tempo. Impatiens: pensa, guida, si veste velocemente. È insofferente, litigioso, influente, può avere dei tic nervosi, è contratto, irrequieto, in un fremito continuo. Ha anche difficoltà nell’elaborazione del lutto poiché trova subito qualcosa che sostituisca quanto ha perso.
Nello stato armonico, a seguito cioè dell’assunzione del rimedio, può imparare a controllare meno le proprie attività, a lasciar andare esercitando la pazienza, a rallentare e a convivere serenamente con gli altri, sviluppando diplomazia ed evitando la superficialità.
A livello fisico, il fiore di Bach Impatiens può essere di aiuto nell’insonnia, ipertensione, tensione muscolare, sindrome premestruale, disturbi gastroenterici (solitamente diarroici, per l’intestino che va di fretta), problemi alle surrenali, eiaculazione precoce, eruzioni cutanee di tipo nervoso, disturbi epatici, tachicardia, ipertiroidismo.
Possibili associazioni con Fiori Californiani
- Chamomile: per l’irritabilità, la tendenza all’iperattività, l’agitazione e il nervosismo.
- Dandelion: per la tensione fisica ed emotiva dovuta a eccesso di attività pratica.
- Dill: per lo stress da vita troppo intensa, per la tendenza ad assumersi più impegni di quanti si possano soddisfare.
- Indian Pink: per l’incapacità di mantenere la calma e la concentrazione in situazioni caotiche o stressanti.
- Lavender: agitazione, tensione fisica e mentale.
- Nicotiana: per la repressione dei sentimenti e delle vere aspirazioni.
- Rabbitbrush: per l’incapacità di affrontare più eventi o situazioni contemporaneamente.
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