Caprifoglio – Lonicera Caprifolium
Tipo di Fiore: Assistente
Gruppo Emotivo: Disinteresse
Disturbo: Attaccamento al passato, nostalgia, rimpianto.
Proprietà: Integrare e lasciar andare, imparare dal passato.
Descrizione
La pianta del caprifoglio, di cui Bach scelse la varietà a fiori rossi per la sua forza dinamica ed energetica, è un arbusto cespuglioso e rampicante che presenta gambi penduli e radici avventizie che si sviluppano dai rami verso terra. Il caprifoglio si inerpica su altri cespugli o alberelli ricoprendoli in spirali su cui spiccano i vivacissimi fiori da cui emana un profumo potente, quasi in grado di stordire. Il colore dei petali è rosso vivo, accompagnato dal bianco delle corolle la cui forma ricorda una piccola tromba o un rampino, interpretabili come la sveglia che suona la carica per riscuoterci dalla nostalgia del passato o come l’appiglio che ad esso ci lega. I fiori di caprifoglio sono notturni, si schiudono cioè di notte richiamando a sé diverse specie di falene: un primo richiamo alle caratteristiche del soggetto Honeysuckle, che dimentica di vivere il presente. Nella tradizione il caprifoglio è legato al dio latino Giano, divinità con due facce di cui una rivolta indietro verso il passato e una rivolta in avanti al presente e al futuro. Giano presiedeva a ogni nuovo inizio e a tutto ciò che lo simboleggiava: una porta, un arco, un ponte; anche ai nuovi eventi come l’inizio di un nuovo anno. Non a caso il primo mese del calendario si chiama Gennaio! E proprio a Gennaio il caprifoglio lascia germogliare le prime foglie. Astrologicamente il primo mese dell’anno è sotto il segno del Capricorno, governato da Saturno, pianeta lento e legato al ricordo e all’età anziana. Tutti questi sono richiami all’azione svolta da Honeysuckle. Infine, nella tradizione inglese il caprifoglio veniva usato in archi ornamentali come decorazione degli ingressi dei cottage e nelle residenze di campagna.
Honeysuckle: a Cosa Serve
A livello vibrazionale, Honeysuckle come fiore di Bach si addice a tutte quelle persone cristallizzate nel passato e che non riescono a vivere in maniera serena e completa il presente. Il passato ricopre sempre il ruolo determinante, sia che si riveli piacevole (e quindi fonte di nostalgia) sia che lo si consideri infelice (in tal caso è un fardello che limita). Il soggetto che necessita di questo fiore idealizza il passato, a volte anche attraverso memorie selettive degli eventi vissuti, cioè rimuovendo le parti traumatiche o non entusiasmanti. Di base il soggetto Honeysuckle ha paura di affrontare le incognite del presente e per questo manca di interesse per ciò che lo riguarda, non vi trova soddisfazione e si crogiola nel rimpianto, nei ricordi e nella nostalgia di un tempo. Tutto, a paragone con il passato, perde il confronto e le emozioni provate in precedenza si ripetono inconsapevolmente, benché siano superate. L’essenza di Honeysuckle può quindi essere utile a chi non supera un lutto o una disgrazia, ma anche a chi ha cambiato casa, città o lavoro e non riesce ad adattarsi alla nuova situazione. Nel caso dell’ambiente, questo vale anche per gli animali.
È il fiore di chi rimpiange la gioventù e fa di tutto per mantenerla viva, magari vestendosi, truccandosi o comportandosi anacronisticamente rispetto all’età anagrafica. A prescindere dal rapporto con il passato (buono o cattivo che sia), il soggetto Honeysuckle fatica ad armonizzarsi con il flusso della vita e a proiettarsi verso il futuro, abbracciando le possibilità di crescita offerte dal presente. È il fiore del rammarico, di chi si piange addosso per le opportunità mancate, di chi ripensa a vecchie speranze, di chi si immerge nei ricordi di una realtà perduta, di chi non fa che parlare dei tempi andati, magari dimostrando un comportamento ai limiti dell’ossessivo. È utile per chi rifiuta il nuovo, il cambiamento e lo sviluppo personale, per l’innamorato inchiodato a pensare al vecchio partner e che svilisce ogni nuova possibilità sentimentale perché non all’altezza della precedente. Può inoltre essere usato dar chi si ritrova invecchiato di colpo, per chi non accetta lo scorrere del tempo e per chi non si aspetta nulla di buono da presente e futuro. Spesso chi risuona con questo fiore di Bach dimostra una tendenza alla sonnolenza, disturbi della memoria, incapacità di ricordare avvenimenti risalenti all’infanzia. È importante inoltre l’uso nei bambini che si rifiutano di crescere o di imparare a camminare. Può essere consigliato a chi ha problemi di anoressia (intesa come opposizione alla crescita delle rotondità corporee), in tal caso in associazione con Crab Apple fra i rimedi di Bach e con Manzanita e Pretty Face fra i fiori Californiani.
Possibili associazioni con Fiori Australiani
Tra i fiori australiani invece ottima la sinergia con Autumn Leaves per le persone morenti in agonia, il cui attaccamento per il passato (la vita che sta terminando) causa la non accettazione della morte, e quindi sofferenza. È utile nel lutto, quando chi compiange la persona scomparsa resta bloccato nel suo ricordo (la madre che lascia intatta la camera del figlio, il ragazzo o la ragazza che si rifiutano di vivere dopo la perdita del compagno), così come nelle terapie di regressione alle vite precedenti. In quest’ultimo caso si possono utilizzare diverse gocce spalmate direttamente in fronte, all’altezza del sesto chakra.
Possibili associazioni con Fiori Californiani
- Bleeding Heart: per l’incapacità di superare una rottura sentimentale.
- Forget-Me-Not: per il dolore per la perdita di una persona cara.
- Cayenne: paura del cambiamento; passività e indugio in situazioni stagnanti.
- Chrysanthemum: per le crisi di mezza età, per la paura di invecchiare e della morte.
- Fairy Lantern: per il desiderio di rimanere adolescenti (sindrome di Peter Pan).
- Tansy: per la tendenza a rifugiarsi nel sonno e nell’apatia.
- Golden Ear Drops: per la soppressione dei ricordi dolorosi.
- Saguaro: per il rifiuto del proprio passato e delle proprie origini.
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