da Farmacia Montelupone | Feb 23, 2023 | Floriterapia
Essendo parte della Medicina Olistica, la Floriterapia è una delle possibilità curative più adattabili e personalizzabili, in cui ogni paziente può ricorrere al rimedio specifico per se stesso o per i problemi che sta attraversando, ma esistono fiori utili per tutti indistintamente?
In questo articolo tratterò le essenze floreali (e non solo) che ognuno di noi dovrebbe “sperimentare” nel corso della propria vita, poiché fondamentali per il benessere e per un corretto sviluppo psicoemotivo.
Mi dedicherò pertanto alla nascita, all’infanzia e all’adolescenza in questa prima parte; alla giovinezza, alla vita adulta, alla senescenza e agli ultimi momenti prima del trapasso, nella successiva.
Partiamo.
PRE-NASCITA
Prima di parlare della nascita vera e propria, mi pare doveroso fare riferimento anche al periodo prenatale, quando ancora non siamo venuti alla luce.
Non possiamo assumere le essenze floreali direttamente, è vero, ma può farlo qualcuno al posto nostro: nostra madre.

La scienza moderna ci parla di epigenetica, ossia di trasmissione da una generazione all’altra di caratteri NON GENETICI. Tipico è l’esempio della madre ansiosa che trasmette alla prole la propria attitudine a preoccuparsi, o quello di una gravidanza vissuta controvoglia, che provoca nel nascituro un senso di abbandono e rifiuto. Per evitare tutto ciò, l’essenza di animali selvatici Pettirosso sostiene le madri che riscontrano problemi nel proprio ruolo (anche post partum, se il parto è stato difficile) e che devono stabilire un contatto profondo con il neonato (o nascituro). Il Quarzo Citrino invece (delle Acque Tibetane Cristalmantra) contrasta il vomito, la nausea, il gonfiore al ventre oltre ad essere di sostegno in caso di problemi al pancreas e di diabete (in tal caso gestazionale), allontana i pensieri negativi e aiuta a vivere le emozioni senza passare da euforia a depressione e viceversa, in modo equilibrato.
Tra i fiori californiani sottolineo Mullein, nel caso in cui la madre sia incerta se progredire o meno la gravidanza e debba fare chiarezza sulle proprie intenzioni, Shooting Star in caso di profondo rifiuto del feto e Evening Primrose quando la gravidanza non viene accettata o arriva in un momento difficile della propria vita.

NASCITA E PRIMA INFANZIA
Se parliamo del parto, invece, possono rivelarsi utili i fiori Wild Oat (fiore di Bach) e Silver Princess (Fiore australiano del Bush) per indicare la giusta direzione, ad esempio nel rischio di parto podalico e l’essenza di Animali Selvatici Sterna Artica, utile sia alla mamma che al bambino, per compiere grandi imprese senza sforzo.
Nelle primissime fasi di vita abbiamo poi bisogno, più che in altri momenti, di sentirci amati, apprezzati e di non farci carico dei “debiti” che ereditiamo nascendo in una determinata nazione, regione, città, ma soprattutto famiglia. A tale scopo non c’è alleato migliore del fiore australiano Boab, l’essenza usata dagli stessi aborigeni per liberare i piccoli dai legami derivanti dalla propria famiglia e supportare la piena realizzazione dell’essere umano che si appresta ad affrontare il lungo cammino della vita. Boab è il fiore della libertà personale e degli schemi di pensiero vincolanti, del distacco dai modelli negativi familiari, della liberazione dai pregiudizi e dagli abusi, e, da tenere bene a mente, anche del superamento degli schemi negativi patologici familiari (la cosiddetta familiarità a determinate patologie).
Altra essenza utilissima è il fiore californiano Yarrow, che sostiene chi tende a risentire delle influenze negative altrui e dell’ambiente, chi soffre di disturbi psicosomatici e ha bisogno di depurazione psichica nonché le donne a rischio di aborto, emorragie e complicazioni fisiche durante la gravidanza.
Fra le Acque Tibetane Cristalmantra spicca quella di Acquamarina, valido supporto per sciogliere i blocchi emozionali di origine karmica di cui non si ha memoria poiché provenienti da vite passate. Inoltre utilizzando quest’essenza più tardi (adolescenza o fase adulta) è possibile rimuovere le vecchie cattive abitudini acquisite nel periodo infantile e derivanti dall’educazione (nessun genitore è infallibile). Con questa acqua si possono sciogliere i nodi stretti facendo cose che non ci piacevano, venendo additati come meno bravi di altri, o come deboli perché piangevamo e qualunque altra situazione abbia creato nel periodo infantile un trauma radicatosi poi nell’inconscio e trasformatosi in abitudine o comportamento standardizzato automatico.
Il fiore d’Alaska Northern Lady’s Slipper invece può essere assunto quando ci si sente disincarnati, quando l’esperienza della nascita è stata traumatica e non ci si sente sostenuti dalla vita; sempre della stessa gamma e per indicazioni simili il fiore Shooting Star, che oltre a sanare il dolore e il trauma di una nascita difficoltosa, contrasta la sensazione di non appartenere al luogo in cui ci si trova (come una stella cadente, per l’appunto, non ha niente a che vedere con il pianeta su cui atterra). Questo fiore agevola la comprensione del motivo per cui si è nati, sintonizza con la guida interiore e ne permette la comprensione. Sempre alaskana, ma essenza ambientale, Glacier River, da tener presente in accostamento al già citato Boab, per svincolarsi da modelli rigidi e inflessibili (come le acque gelate di un ghiacciaio) che interferiscono con i processi di crescita e cambiamento.

INFANZIA – VITA FAMILIARE
Sono gli anni migliori, quelli che tutti dovrebbero vivere senza pensieri, problemi e traumi, allora perché non aiutarsi e “prevenire” con i fiori?
L’infanzia è caratterizzata dalla costruzione dei rapporti interpersonali, oltre che familiari; vediamo dunque quali fiori sono i più indicati per costruire un rapporto sano e armonico con le figure principali che influenzeranno di chi saremo in futuro.

MADRE:
Il rapporto con la madre è forse il più importante fra tutti. Il fiore alaskano Grove Sandwort è utile quando il rapporto fra madri e figli risulta povero di calore e vitalità e quando il bambino cerca di ottenere il nutrimento che gli manca (o che sente mancargli) in modo inopportuno sia a livello fisico che emotivo. Allo stesso modo funziona il fiore Pineapple Weed, che oltre a lavorare sul rapporto umano facilita l’armonia anche con il proprio ambiente e, a un livello di lettura superiore, con la Madre Terra, rendendo consapevoli del sostegno e del nutrimento che si possono attingere anche dalla natura. Se si ha la sensazione di essere rifiutati dalla madre, torno a ricordare il fiore californiano Evening Primrose.

PADRE:
Una figura paterna assente o poco presente, violenta o al contrario mancante di polso quando necessario può generare gravi turbe emotive e comportamentali nei figli. Quello di padre è un ruolo che incide profondamente nell’armonia psicoemotiva di figli e figlie e quando l’esempio paterno viene meno, ci si può aiutare con il fiore californiano Sunflower, essenza floreale maschile per eccellenza. Questo fiore equilibra l’autostima (sia in eccesso che in difetto), l’arroganza e la presunzione tanto quanto la svalutazione di sé e l’autocritica. Aiuta ad esprimere la propria vitalità allo stesso modo del fiore che si esalta ricevendo la luce solare (simbolo maschile) e roteando intorno ad essa. Assunto durante l’infanzia può permettere al bambino di esprimersi fino in fondo senza reprimersi, supporta la personalità, toglie il senso di insicurezza o, al contrario, mitiga il narcisismo. Utile per instaurare una corretta relazione padre-figlio.
FRATELLI E SORELLE:
Holly, fiore di Bach, è il più indicato quando in casa “compare” un fratellino o una sorellina. L’atteggiamento più frequente è quello di gelosia, per via delle minori attenzioni che i genitori rivolgono al fratello maggiore. Holly è uno dei fiori di Bach più potenti perché agisce smuovendo l’energia dell’amore incondizionato, capace di vincere sui sentimenti di odio, rancore, gelosia e vendetta (tutti riscontrabili in bambini che “ragionano” solo emotivamente e si vedono derubati dello stato idilliaco di protagonisti della vita familiare). Allo stesso modo il fiore australiano Bluebell concorre a generare lo stesso effetto andando a spalancare le porte del cuore e favorendo, da parte del bambino ferito, un atteggiamento amorevole e la condivisione dei giochi, che normalmente funge da indice della qualità del rapporto fra fratelli.
Nel caso in cui occorra rielaborare traumi della vita familiare o ci si trovi a vivere l’esperienza di divorzio dei genitori, si può scegliere come aiuto l’essenza di Animali Selvatici Lontra, che stempera il fardello di chi si sente sovraccarico, contrasta la depressione e la tendenza a pensare che la vita sia necessariamente irta di ostacoli. L’essenza di Cavallo Selvatico può invece aumentare il senso di appartenenza e di connessione agli altri, limitando i danni di un cuore spezzato o di ferite emotive, mentre quella di Lupo aiuterebbe a sviluppare e rinsaldare l’Io interiore, sviluppando carattere.
I bambini che invece non hanno la capacità di godere della propria infanzia possono assumere l’essenza di Scoiattolo Americano, che genera esuberanza, spontaneità e giocosità, favorendo un approccio leggero. La miscela combinata “Balanced Child – Bambino equilibrato” infine aiuta a raggiungere uno stato armonico, il radicamento e la creazione di confini nei quali muoversi con fiducia per costruire il proprio senso di identità.

ADOLESCENZA
La fase adolescenziale è quella dei contrasti. Si sfasciano i miti, ci si confronta con le prime pulsioni e i primi sentimenti, si vede il corpo cambiare, a volte in maniera repentina o non piacevole, ci si assume le prime responsabilità e ci si confronta con figure più autorevoli o che rappresentano l’autorità.
Di conseguenza la carrellata delle essenze è lunga.
Contestazione
Saguaro, fiore californiano, è il primo da considerare quando il soggetto rifiuta o rinnega la propria famiglia, il proprio ambiente e i luoghi d’origine. Joshua Tree (fiore californiano della gamma Range Of Light) libera dai modelli culturali e familiari negativi (alcolismo, dipendenze, violenza, depressione, malattie familiari) e facilita l’introspezione stimolando l’individualità e la libertà dalle influenze familiari e culturali dell’ambiente di provenienza. Red Helmet Orchid, fiore australiano, migliora il rapporto padre-figlio e soprattutto agevola il rispetto e l’accettazione per l’autorità, qualunque essa sia.
Pubertà
Partendo dai fiori Californiani, i rimedi più adatti per quando il corpo inizia a prendere i contorni dell’età adulta sono: Pretty Face, per chi non si piace fisicamente; Manzanita, per accettare il proprio corpo, i suoi cambiamenti, le esigenze e gli aspetti fisici (sudorazione, ciclo mestruale, brufoli); Fairy Lantern per chi non si assume le responsabilità della crescita e tende a voler rimanere bambino; Calla Lily, quando c’è confusione rispetto al proprio orientamento sessuale o quando viene represso e condannato; Alpine Lily, per le ragazze che non accettano le mestruazioni o provano dolori e disturbi nella sfera ginecologica; Angelica, per superare fasi di crisi con salda serenità interiore tale da sentirsi protetti, guidati e assistiti e infine Scarlet Monkeyflower per tutte le paure legate alla sessualità che si affaccia.
Fra le essenze australiane vale la pena citare Billy Goat Plum, che agevola la comprensione che la bellezza non è solo un fattore estetico ma la somma di aspetto e valori, oltre che per accettare i propri difetti fisici (passeggeri o meno) e per vedersi più belli, riducendo la sensazione di disgusto che alcune fasi dell’adolescenza possono generare. Il fiore californiano Cherry (Range Of Light) migliora a livello fisico l’aspetto della pelle e l’acne, mentre a livello emotivo aiuta a superare le esperienze traumatiche adolescenziali e supporta la gioia e l’esuberanza tipica di questa fase di vita.
Relazioni sociali – rapporto con l’autorità
Il fiore alaskano Monkshood toglie la sensazione di essere schiacciati da pesi interni e il timore di condividere il Sé privato con gli altri; aiuta ad entrare in contatto con il prossimo, specialmente in situazioni di conflitto interno, quando si evita il coinvolgimento emotivo. Twinflower agevola una comunicazione migliore quando l’atteggiamento è quello di difesa e reazione, quando pur avendo molto da dire non si trova il modo per farlo o si fa difficoltà ad ascoltare gli altri (in tal senso, anche l’essenza di Animali Selvatici Elefante). White Violet è per chi è ipersensibile e a disagio a mettersi in contatto con gli altri per paura di perdere la propria identità nel gruppo (ottima anche l’essenza animale Zebra). Rimanendo nei Fiori d’Alaska, Golden Corydalis è per chi è confuso e travolto dalle nuove esperienze senza la capacità di integrarle o senza quella di sfruttare i propri talenti per ottenere ciò che si vuole.
A cura del Dott. Roberto Moneta

Farmacia di Montelupone, specialisti in Floriterapia di Bach
La Farmacia di Montelupone è tra le più specializzate d’Italia in Floriterapia. Speriamo che questo articol ti possa essere utile, per qualsiasi altra informazione su come si usano i rimedi floreali e le altre essenze naturali non esitare a contattarci!
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da Farmacia Montelupone | Dic 15, 2022 | Floriterapia, News
Quando si parla di Floriterapia o di medicine alternative (omeopatia, medicina cinese etc.) si generano sempre due schieramenti: coloro che credono in simili possibilità terapeutiche, pur non avendone una dimostrazione scientifica, e coloro che invece vi si oppongono, considerandole frutto del sentore di chi le pratica, se non addirittura placebo o, peggio, pratiche al confine con la magia.
Ebbene, al fine di sanare questa costante spaccatura, ho deciso di scrivere un articolo basandomi su quanto esposto in una lezione del professor
Piergiorgio Spaggiari (per gli scettici, basta digitarne il nome su Google per rendersi conto del percorso di studi e della carriera iper-scientifica).
La mia speranza è che leggendo qualche mente si schiuda e accetti l’ipotesi che non esiste una medicina soltanto (di cui trattare i limiti richiederebbe un articolo a parte), ma un puzzle di diverse branche mediche, ognuna con le proprie valenze e i propri ambiti di pertinenza, che il vero operatore della salute e del benessere dovrebbe conoscere e sfruttare di volta in volta come un artigiano userebbe i propri arnesi a seconda delle necessità.
Ma veniamo al dunque, partendo da un paio di assiomi facilmente accettabili.
ASSIOMA 1
Nel corpo umano avvengono miriadi di reazioni chimiche ogni secondo.
Credo siamo tutti d’accordo nell’asserire che siamo costituiti da milioni di cellule nelle quali ogni attimo avvengono reazioni. L’assorbimento delle sostanze, la riparazione dei tessuti, la contrazione muscolare, le “battaglie” del sistema immunitario, qualsiasi funzione del nostro organismo è dettata dall’interazione fra sostanze in determinate proporzioni, condizioni e modalità.
ASSIOMA 2
Quando le reazioni non avvengono correttamente si genera una patologia.
Se le cellule non si replicano correttamente, possono degenerare in tumori, se i componenti dell’emoglobina, la proteina che trasporta ossigeno nel sangue, non si incastrano come dovuto può scaturirne un’anemia; potrei fare mille esempi, ma do per scontato che il concetto sia chiaro.
Partendo da questi due presupposti, sorge spontanea una domanda, e cioè:
Come e’ possibile che milioni di cellule, contenenti ognuna milioni di sostanze, possano interagire fra loro per far avvenire reazioni chimiche specifiche, tali che dai reagenti si formino sempre e solo i giusti prodotti, nelle giuste tempistiche, quantità e modalità? Come fa ad avvenire tutto senza errori, come fanno le “cose” Nel corpo a incontrarsi?
-> Dev’esserci qualcosa che presiede al tutto e a spiegarci di cosa si tratta si è scomodata la fisica quantistica. La dimostrazione è articolata, ma merita.
Il Ruolo dell’Acqua
Intanto, il denominatore comune di tutte le cellule del corpo e delle sostanze in esse contenute è l’acqua.
L’acqua (su cui Spaggiari ha scritto un trattato a parte) è una molecola particolare, unica in natura; è costituita da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno, i quali sono legati da legami chimici che ne causano una certa polarità, quello che in termini tecnici viene chiamato “dipolo”. Un dipolo è una molecola che presenta delle cariche elettriche e nel caso dell’acqua, gli atomi di idrogeno generano una carica positiva, mentre quello di ossigeno negativa (non approfondiamo ulteriormente per non divagare).
Se volessimo tentare di riprodurre sperimentalmente ciò che accade nel corpo umano, dovremmo munirci di un reattore chimico, travasare al suo interno tutte le sostanze chimiche partecipanti alle reazioni organiche (i reagenti) e metterle nelle loro condizioni abituali, ovvero immerse in acqua (che costituisce il 70% del volume corporeo, il 99% in termini di molecole) a una temperatura fra i 36 e i 37 gradi, alla pressione atmosferica e farle interagire per un tempo (millisecondi) equiparabile a quello delle reazioni biologiche.
A questo punto, se le cose avvenissero semplicemente perché il corpo funge da calderone così come il reattore in esame, partendo dai vari reagenti A, B, C, D, E…. dovremmo ottenere solo i “prodotti” desiderati, ad esempio AZ.
Nel corpo, pur essendoci tutti i reagenti, le cellule massimizzano la resa facendo avvenire solo la formazione del necessario, evitando gli sprechi, ma in un esperimento simile, condotto nel reattore, ci accorgeremmo che i prodotti di reazione sono TUTTI!
AB, AC, AD, ma anche BC, BD, BE etcetera eccetera.
Quindi? Come si spiega questa sostanziale differenza? Perché nel corpo si ottengono solo i prodotti desiderati, come è possibile questa “selezione”?
Citando lo stesso Spaggiari, le molecole fuori dal corpo “se la fanno con tutte”, mentre nelle cellule sono “monogame”.
La spiegazione è legata all’acqua.
Tornando al discorso del dipolo, per la legge di attrazione elettrica, le molecole di acqua si orientano e intercalano fra loro aggregandosi in base alla carica, ovvero una molecola tenderà ad essere avvicinata dal altre molecole in questo modo: nella parte carica positivamente (atomi di idrogeno) le altre molecole si avvicineranno con l’ossigeno (carico negativamente) e nella parte opposta al contrario. Si crea così il cosiddetto dominio di coerenza, l’aggregato di n. molecole di acqua che oscillano e vibrano tutte come fossero un tutt’uno, generando un campo elettromagnetico.
Il motivo per cui il reagente A e il reagente Z si ritrovano con facilità pur magari partendo da punti distanti del corpo è proprio il dominio di coerenza. Oscillando alla stessa frequenza del dominio dell’acqua corporea, le sostanze A e B sono mosse da una forza di attrazione che permette loro di incontrarsi e interagire selettivamente (escludendo tutte le altre). In termini un po’ più tecnici, si direbbe che le molecole dei reagenti risuonano con le frequenze del dominio dell’acqua.
Le Cellule
Ora facciamo un’altra considerazione: l’unità fondamentale della vita è la cellula. Più cellule con eguali caratteristiche formano un tessuto, più tessuti un organo. Se ogni cellula, costituita essenzialmente di acqua, ha una sua frequenza di risonanza, lo stesso varrà per i tessuti e gli organi che si formano dall’aggregazione di tante cellule. Ogni organo avrà quindi una sua vibrazione e genererà pertanto un suo campo magnetico.
Ne sono esempi il cuore, attraverso l’elettrocardiogramma e il cervello, con l’encefalogramma.
I
campi magnetici, che sono generati dal passaggio di una corrente elettrica, si spostano nello spazio e si intercalano con i campi magnetici circostanti. Quando sentiamo empatia con una persona e con altre dieci no, la spiegazione scientifica è che il nostro campo (da considerare come l’insieme delle nostre vibrazioni) risuona con quello di questa persona, mentre si trova a frequenze diverse (e pertanto non risuona) con quelle degli altri. Se anziché nell’ambiente vivessimo in una
gabbia di Faraday (un dispositivo che annulla il campo magnetico ambientale), scopriremmo che
il nostro campo è presente in tutto il volume della gabbia e non soltanto nel punto in cui ci troviamo. Questa è un’ulteriore dimostrazione di come i campi magnetici generati dagli organi si espandono e “colonizzano” lo spazio, andando a interagire con gli altri.
È anche e soprattutto per questo motivo che spesso la scienza che agisce per comparti stagni, come la medicina tradizionale occidentale, che cura valutando ogni organo come un’entità a se stante e non come qualcosa che fa parte di un tutto, con il quale interagisce costantemente, finisce con non trovare soluzioni “definitive” a un problema, ma sintomatiche, che risolvono il disturbo contrastando un sintomo o una condizione ma non facendo di più per curare un problema alla radice. La primarietà di un’affezione andrebbe sempre presa in considerazione partendo dal presupposto che non risiede per forza nel punto in cui si manifestano i sintomi, proprio per i discorsi fatti finora.
Se ci affidiamo alla quantistica e al concetto che massa ed energia sono due aspetti complementari di uno stesso elemento, man mano che ci addentriamo nella massa, scomponendola (corpo, organi, tessuti, cellule, molecole, atomi) scopriamo che pian piano la massa sparisce, sostituita nella sua essenza dall’energia. La massa cioè è energia condensata che si esprime attraverso un’onda, che ha una frequenza e che risuona con l’ambiente circostante.
Le essenze floreali e tutti i preparati vibrazionali in genere vengono screditati dallo scienziato comune perché privi di massa o di dose, e quindi equiparati al nulla. Ma se la massa è energia e l’energia è massa, questa contraddizione non esiste.
Servirebbe forse accantonare un certo tipo di filosofia medica col paraocchi per allargare le vedute e modificare il concetto di malattia e salute.
I Preparati Floreali
Nei preparati floreali (
fiori di Bach,
fiori australiani,
fiori californiani,
acque tibetane,
essenze di animali selvatici, etc.) ciò di cui l’acqua, che funge da veicolo, si carica, è l’
energia del fiore. L’acqua cioè si attiva assorbendo la frequenza di vibrazione del fiore e, attraverso l’assunzione del preparato, la trasporta nel corpo dove risuonerà con i campi alterati e riporterà a una frequenza vibratoria armonica (sempre più alta di quella del corpo) le parti sofferenti.
La distorsione delle onde è ciò che scatena la patologia.
Oltre a questa trattazione basata sulla lezione di una figura autorevole nel mondo della scienza, anche altre filosofie olistiche possono essere citate. Nella Medicina Tradizionale Cinese il corpo è ricoperto di circuiti energetici in tutta la sua interezza (i meridiani), dalla cui alterazione nascono i problemi. Secondo le civiltà orientali, indiana in particolare, lungo la colonna vertebrale sono dislocati sette centri energetici principali, i
Chakra, la cui disfunzione o il cui disequilibrio è alla base di problematiche tanto fisiche quanto psico-emotive. Per finire, nella
Floriterapia il disagio mentale o emotivo si sfoga nel
sintomo fisico, che può essere corretto attraverso la “somministrazione” di un’
energia superiore in grado di correggere le alterazioni di quella corporea. Anche l’Omeopatia vige sugli stessi principi, curare attraverso un impulso vibratorio adeguato, ripristinando o riportando alla norma una funzione errata.
Tutto questo non tanto per fare del dibattito una crociata ideologica, ma per allargare le vedute dei più scettici e far passare il concetto di una medicina inclusiva, in cui le varie branche si supportano l’un l’altra anziché ostacolarsi e contrapporsi.
Perché in fondo conta il fine (la salute), più che il mezzo (la cura).
A cura del Dott. Roberto Moneta

Farmacia di Montelupone, specialisti in Floriterapia di Bach
La Farmacia di Montelupone è tra le più specializzate d’Italia in Floriterapia. Speriamo che questo articol ti possa essere utile, per qualsiasi altra informazione su come si usano i rimedi floreali e le altre essenze naturali non esitare a contattarci!
Tutte le essenze sopra menzionate sono disponibili nella sezione shop del sito. Troverai sia in composizioni pronte che singole essenze, che potrai combinare tra loro direttamente online per andare a creare delle miscele personalizzate specifiche per le esigenze di ogni singola persona.
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da Farmacia Montelupone | Lug 7, 2022 | Alimentazione, Floriterapia
Floriterapia Australiana e Correlazione Corpo-Mente Nella Fisiologia Dell’Organismo Umano
L’organismo umano è un sistema complesso e in quanto tale andrebbe considerato. Ogni singola parte del corpo non può mai essere valutata a sé, ma come tessera di un mosaico che interagisce con tutte le altre, le influenza e ne viene a sua volta influenzata.
Come curarsi con i Fiori Australiani
Le essenze floreali hanno la capacità più unica che rara di agire in modo sottile ma profondo e di estendere la propria azione al corpo nella sua interezza. La medicina funzionale, integrata o olistica, ci ricorda che alla base della salute l’asse mente-emozioni-corpo deve essere in equilibrio. Il sintomo non è altro che la manifestazione simbolica di un disagio più nascosto, che sorge dalle matrici più sottili psichiche ed emotive e che, facendosi strada, emerge in qualche parte del corpo (materia).
Pertanto, le terapie floreali con i fiori australiani non andrebbero intese solo al fine di “curare”, ossia contrastare un fastidio nel momento in cui si verifica, ma anche e principalmente nell’ottica di prevenire il disturbo, bilanciando le componenti mentale e emotiva. I fiori australiani sono infatti in grado di riequilibrare emozioni negative, portare armonia, attivare la forza di risposta, indurre la comprensione del “perché” si viva un certo stato doloroso e sviluppare le corrispondenti virtù positive, capaci di sanare la situazione.
Il linguaggio del corpo parte come sussurro ma, qualora non lo ascoltiamo, può salire di livello fino a diventare un urlo potente (una malattia conclamata e seria).
La Floriterapia con i Fiori Australiani
Secondo la floriterapia australiana, ogni sintomo deve essere sempre inquadrato come localizzazione (punto e lato del corpo in cui si manifesta) e nel significato metaforico dell’organo o apparato colpito. Non dimentichiamo inoltre che lo stesso sintomo può essere scatenato da emozioni ben diverse, quindi è sempre fondamentale indagare nel vissuto del paziente (o di noi stessi) per decifrare il messaggio criptato.
Facciamo un esempio: le lacrime.

A scatenare il pianto possono essere emozioni completamente opposte: gioia, rabbia, commozione, divertimento, frustrazione, capricci, dolore fisico. Secondo recenti analisi biochimiche però, la composizione stessa delle lacrime differisce da caso a caso, a seconda dell’evento emozionale scatenante.
Come “lavora” l’emozione?
Qualunque sia l’emozione, è interessante notare la rapidità con cui il corpo risponde. La catena di eventi prevede che, provata l’emozione, ci sia un’immediata elaborazione da parte del cervello, il quale scatena una risposta nervosa con una scarica elettrica diretta alle ghiandole lacrimali, le quali iniziano a secernere le lacrime.
Tutto ciò in una frazione di secondo.
Ora, se è pur vero che piangere è liberatorio e può essere un ottimo modo di smaltire un’emozione impedendole di covare, quanti di noi si concedono questo lusso? E soprattutto, se l’azione immediata può essere così concreta, cosa può nascondersi dietro a emozioni provate cronicamente e non lasciate andare?
Ognuno di noi prova valanghe di emozioni e percepisce più o meno consapevolmente i loro effetti fisici.
In questo articolo analizzeremo tre importanti apparati nella loro funzione simbolica di “suggeritori” di disagio, e l’efficacia dei fiori australiani per prevenirne o limitarne le conseguenze.

Apparato Muscolo-Scheletrico
L’apparato muscolo-scheletrico ha funzione di sostegno, solidità, controllo, rigiditá/flessibilità, autonomia, indipendenza. È la struttura portante senza la quale non riusciamo a stare dritti o a muoverci, a raggiungere cioè i nostri obiettivi. Qualora vi riscontrassimo problemi (artriti, artrosi, cartilagini consumate, dolori muscolari, crampi, flaccidità, spasticità etc.) le domande da porsi potrebbero essere: di quali pesi mi sono caricato? In quali regole rigide mi sono ingabbiato? Quali responsabilità, quali pressioni esterne mi stanno schiacciando?
Per i disturbi muscolari e scheletrici la Floriterapia Australiana suggerisce:
- HIBBERTIA, per le persone troppo razionali e controllate, che vivono principalmente di testa, che assumono una postura rigida e contratta, lasciando separata la parte mentale (testa) da quella istintivo-emotiva (cuore e pancia). Hibbertia è quindi anche il fiore australiano per le contratture muscolari ed i crampi.
- FLANNEL FLOWER, per le persone controllate, serie, che evitano il contatto fisico, poco espansive, fredde e che non si lasciano mai andare.
- LITTLE FLANNEL FLOWER, per chi è incapace di ridere, chi manca di spontaneità, chi si assume pesanti carichi sulle spalle, chi sin da piccolo o giovane si comporta da adulto, chi si subordina al senso del dovere, magari accusando mal di testa da stress (troppi pensieri!), che deve ricordarsi di vivere con leggerezza e spontaneità.
- BAUHINIA, per chi è poco flessibile, poco incline ad accettare il nuovo (crea muri già prima che il nuovo arrivi), chi non accetta la novità, chi è conservatore, tradizionalista e deve aprirsi e rilassarsi, guadagnando in flessibilità e capacità di accettare compromessi.
- FRINGED VIOLET, per i traumi fisici ma anche psicoemotivi (a volte la mancanza di sostegno percepita in periodo infantile da parte dei genitori provoca nel bambino una mancanza di sostegno fisico).
- BLACK-EYED SUSAN, per chi si traumatizza andando sempre a cento all’ora, gli impazienti, chi accusa rigiditá dovuta al voler fare troppe cose insieme (tensione da stress).
- DOG ROSE, per i timidi, coloro che temono il giudizio, che tengono la testa incassata fra le spalle, restii a dire di no per paura.
- TALL MULLA MULLA, per chi è eccessivamente disponibile per gli altri e non sa delimitare i propri confini, venendone così prosciugato.

Apparato Digerente
Le funzioni di questo complesso di organi sono quelle di accettare, accogliere, mandar giù, introiettare, inghiottire, trasformare, rielaborare, assemblare, eliminare, lasciar andare.
Lo stomaco si occupa della prima parte (accogliere e digerire) e risente di emozioni quali la rabbia, l’irritazione, il rifiuto, la protesta, il senso di ingiustizia, la frustrazione, l’umiliazione, ansie, paure, insicurezze e stress.
Persone o situazioni “indigeste”, vivere perennemente un conflitto, sentirsi in qualche modo inutili o manipolati, non poter dire o fare ciò che sentiremmo sono tutte condizioni emotive che minano la salute del nostro stomaco.
L’intestino invece rappresenta il nostro mondo interiore, è il cosiddetto “secondo cervello”, ma si trova localizzato fra i visceri, nella zona più istintuale del corpo (impulsi ed emozioni). Rappresenta il bisogno di sicurezza e protezione, accoglie il nutrimento che ci arriva dall’esterno e ne fa tesoro. È il nostro lato oscuro, inaccessibile, buio ed è influenzato da emozioni quali il senso di colpa, la paura della scarsità, l’insicurezza, l’inadeguatezza, il senso di pulizia (è considerato sporco, “basso”).
I Fiori Australiani efficaci per stomaco e intestino sono:
- CROWEA: rilassa, rasserena, tranquillizza tutto il sistema, in particolare lo stomaco. Calma da emozioni come inquietudine, preoccupazione, ansia, tensione agendo anche sul rilassamento della muscolatura viscerale.
- MOUNTAINDEVIL e DAGGER HAKEA: entrambi alleviano la rabbia, l’irritazione, il fastidio, quello stato di perenne insofferenza esercitando un’azione di sostegno e scarico del fegato, l’organo deputato allo smaltimento delle sostanze “tossiche” (e delle emozioni congeneri).
- BOTTLEBRUSH: con una segnatura eloquente a forma di scovolino (spazzolino per bottiglie), questo fiore esercita un’ingente pulizia intestinale, favorendo il transito dal vecchio al nuovo, la selezione fra l’utile e l’inutile, l’accettazione del cambiamento.
- BAUHINIA: utile in tutti quei casi in cui il problema sia “trattenere”. Sia in caso di eccesso (stitichezza) che al contrario di incapacità a farlo (diarrea). Fiore del cambiamento anche Bauhinia, quest’essenza ci insegna a lasciar andare quando l’alternativa è una novità che non si è in grado di accettare, quando il comportamento trattenuto e inflessibile si instaura ancor prima che la novità subentri.
- STURT DESERT ROSE: ultimo, ma non meno importante fiore australiano per l’apparato digerente, questo rimedio agisce sul senso di colpa, un’emozione molto più invadente e cronica di quanto chi la provi possa rendersi conto! È l’essenza australiana per chi non si sente bravo abbastanza o sufficientemente adatto, per chi pensa di essere responsabile per qualcosa di negativo e si svaluta senza nemmeno accorgersene.

Apparato Respiratorio
L’aria è il nostro bene primario. Senza ossigeno siamo destinati a morire in un lasso brevissimo di tempo (pochi minuti), molto più esiguo che per una carenza di acqua o cibo. L’apparato respiratorio quindi apporta il nutrimento fondamentale per le nostre cellule e funge da linea di scambio fra noi (il nostro interno) e l’ambiente in cui ci troviamo. In maniera analoga alla pelle, delimita un margine e simboleggia il nostro modo di rapportarci all’ambiente. Non a caso usiamo espressioni eloquenti, quando ci riferiamo al binomio ambiente-aria: in un posto può esserci “un’aria irrespirabile” oppure la situazione può essere tossica, soffocante.
Nella medicina tradizionale cinese (MTC) negli organi respiratori, in particolare nei polmoni, si annidano emozioni quali tristezza, malinconia, depressione, frustrazione, conflitti. La stessa tosse può essere considerata un modo sottile di delimitare un confine (una maniera di farci sentire la propria voce quando non si è in grado di farlo usando le parole).
Un Caso di Studio
Emblematico è stato il caso di un paziente che lavorava in un ufficio ed era afflitto da una tosse persistente, stizzosa, che non guariva con alcun trattamento farmacologico. Alla base del problema stava una forte incompatibilità con un collega con cui condivideva la stanza. La tosse si è risolta non appena, attraverso una terapia floreale con Dagger Hakea e Yellow Cowslip Orchid, il soggetto in questione ha potuto sfogare la sua frustrazione con un accesso dibattito con il collega, a cui ha fatto seguito lo spostamento di stanza ottenuto per intercessione con il capoufficio.
I Fiori Australiani efficaci per l’apparato respiratorio sono:
- WARATAH: fiore del dolore profondo, da considerare insieme a TALL YELLOW TOP per chi si sente estraneo e senza radici. Dona la forza di reagire e affrontare le avversità senza cedere alla disperazione.
- STURT DESERT PEA: il fiore australiano per eccellenza per lasciar andare la tristezza più profonda, per affrontare il trauma o la chiave che l’ha scatenata, e per farla fluire attraverso le lacrime. Per prendere consapevolezza del proprio vissuto, accettarlo e relegarlo alla dimensione dell’esperienza.
- ALPINE MINT BUSH: per un’azione drenante del muco, laddove ci sia ristagno di secrezioni.
- CROWEA: da usare assieme a GREY SPIDER FLOWER per agire sulle paure che costringono le vie respiratorie, per allargare il respiro e farlo fluire in maniera corretta.
- MACROCARPA: per stanchezza e spossatezza, utile per chi, senza accorgersene, si “rifugia nella malattia”, incappando in influenze e raffreddori che altro non sono che uno stratagemma del corpo (provato) per ritagliarsi riposo e isolamento. (Es: “sono tutto tappato, stammi lontano!”)
- RED SUVA FRANGIPANI: per sensazioni di abbandono e rifiuto, che inevitabilmente si ripercuotono in sentimenti di tristezza, afflizione e malinconia a livello cronico.

Farmacia di Montelupone: specialisti in Floriterapia con i Fiori Australiani ed altre Essenze Naturali
La Farmacia di Montelupone è tra le più specializzate d’Italia in Floriterapia Australiana e di Bach. Speriamo che questo articolo sull’ Efficacia dei Fiori Australiani e i Benefici del curarsi con la floriterapia australiana sulla mente ed il corpo ti possa essere utile, e che tu possa finalmente risolvere le tue sintomatologie ritornando ad un equilibrio ottimale!
Per qualsiasi altra informazione su come si usano i fiori australiani e gli altri tipi di essenze naturali non esitare a contattarci!
Il Nostro Shop:
Tutte le essenze menzionate in questo articolo sono disponibili nella sezione shop del sito, dove troverai tutti e 38 i fiori di Bach originali, i Fiori Australiani “Bush Flower” e le altre essenze naturali miscelabili in autonomia per ottenere delle misture personalizzate già diluite e pronte per l’uso!
Acquistare una miscela di fiori è più conveniente rispetto alle singole essenze!
Una miscela di fiori precostituita e già diluita ti permette di risparmiare sul prezzo, perchè ti permette di acquistare ed assumere più essenze in contemporanea, con una conseguente maggiore efficacia, senza dover per forza acquistare un flacone per ogni singola essenza!
da Farmacia Montelupone | Giu 24, 2022 | Floriterapia
Tutti i Fiori Australiani per gli Animali
Scopri come i Fiori Australiani possono aiutare il tuo Cane, Gatto, o gli altri animali domestici
Secondo recenti stime in Italia ci sono circa 60 milioni di animali da compagnia. Sessanta milioni. Ciò vuol dire, in media ovviamente, che ogni italiano ha un proprio animale domestico. Nel conteggio non sono stati inclusi soltanto cani e gatti, che sono gli animali da compagnia più diffusi per antonomasia, ma vanno inseriti anche uccellini, pesci, roditori, ecc.
Semplicemente basandoci sui numeri, possiamo quindi renderci conto di quanto stretta sia questa simbiosi e condivisione di tempo e spazio tra persone ed animali.

Il Binomio Animale-Padrone
La cosa che forse è ignota ai più, anzi sicuramente lo è, è che il binomio animale-padrone è un vero e proprio sistema complesso. I sistemi complessi sono tali che la risultante finale non è la semplice somma delle parti.
L’influenza reciproca è talmente alta che il giusto approccio del “padrone” che porta dal veterinario un animale malato o sofferente, richiederebbe da parte sua un’introspezione, vale a dire un’analisi dei sintomi dell’animale secondo una visione simbolica e l’annotazione di eventuali somiglianze con la propria condizione di salute, i propri acciacchi e, soprattutto, le proprie emozioni.
Gli animali infatti, proprio come i bambini, hanno una sensibilità superiore e sono i primi a captare le distorsioni dell’ambiente causate da un’energia negativa (ad esempio quelle della casa in cui vivono) e a mostrarcele, mettendoci letteralmente in guardia (magari rivelandole proprio tramite la malattia).
La Biofilia Moderna
Negli ultimi periodi si assiste al fenomeno della cosiddetta biofilia, l’aspirazione sempre più manifesta di un ritorno alla natura (o una fuga verso la stessa), a condizioni di vita non metropolitane, stressanti e, alla lunga, logoranti. Lo stesso fatto di circondarci di animali, oltre che rivelare la nostra natura “sociale”, sottolinea proprio questo.

I Fiori Australiani per Animali
Essendo creature senzienti, ovvero capaci di manifestare emozioni e, ahimè, provare dolore sia fisico che psicologico, dovremmo pertanto fare il possibile per rendere le condizioni di vita migliori per i nostri amici a quattro zampe, evitando loro la spola negli ambulatori e le noiose, per non dire impervie, terapie farmacologiche.
Ecco allora che le essenze floreali, in particolare i fiori austrliani, si rivelano un ottimo aiuto per gli animali sia come prevenzione (per entrambi, uomo e animale), che come trattamento per quei disturbi che, per gravità e profondità, non richiedano interventi più drastici.
I rimedi floreali possono riconnetterci alle nostre emozioni e supplire alla tendenza della vita moderna di renderci “analfabeti emozionali”.
Il Ruolo delle Emozioni
La divisione fra emozioni giuste e sbagliate può portarci fuori strada. Sarebbe meglio dire che ogni emozione ha una propria valenza, purché si manifesti in un certo modo, per un certo fine ed entro certi limiti.
Fiori Australiani per Cani Aggressivi, Agitati o che Abbaiano
La collera per esempio è ciò che usiamo per definire i nostri confini. Quando ci arrabbiamo stiamo implicitamente dicendo all’altro che non siamo disposti a sopportare di più, che il nostro stato d’animo non è adatto – in quel momento – a farci occupare di qualcosa, che “possiamo arrivare fin lì e non oltre” (e viceversa). Il problema è quando essa è immotivata o esagerata.
Fringed Violet è il fiore Australiano più indicato per i cani aggressivi, che abbaiano, si agitano, mordono e che mal convivono non solo con gli umani, ma anche con altri simili nel loro ambiente. Dato che la loro l’aggressività (o al contrario l’eccessiva impressionabilità) potrebbe derivare da un trauma.
In alternativa, fra i fiori di Bach si possono scegliere Star Of Bethlehem e fra i Fiori Californiani l’essenza di Arnica.
Buebell è invece il fiore australiano che può aiutare a sbloccare le emozioni di cani divenuti aggressivi, diffidenti o ostili a seguito di tradimenti emozionali, con capacità di riconnetterli a chakra del cuore.

Fiori Australiani per Cani Paurosi
Stesso dicasi per la paura, che nel caso in cui sia istintiva ha la funzione di proteggerci dai pericoli (salvo negli individui che, per via di patologie neurologiche, sono impossibilitati a provarla, e mettono così a repentaglio la propria vita necessitando di continua assistenza).
Le emozioni vanno contestualizzate ed elaborate.
Come già accennato, il nostro corpo è uno specchio che non fa che riflettere (e concretizzare) ciò che sentiamo. Cani, Gatti e gli animali che possediamo risuonano alle nostre frequenze: ognuno di noi, infatti, genera un campo elettromagnetico già di per sé attraverso le basilari funzioni biologiche. Se a questo aggiungiamo che le emozioni contribuiscono a modificarlo, va da sé che il nostro stato emotivo verrà recepito fisicamente da chi ci sta intorno.
Dog Rose è il fiore australiano per l’ansia di cani e gatti, che dimostrano paura mediante il linguaggio fisicocoda bassa, orecchie roteanti, pupille dilatate.). Quest’essenza potrà sia tranquillizzarli che ridurrne l’aggressività, facendo fluire l’energia intrinseca e influendo positivamente sull’umore.
Nota: Puoi leggere di più su come agiscono Fringed Violet, Bluebell e Dog Rose nel prosieguo.

Fiori Australiani per Cani e Gatti
Vediamo ora i principali fiori australiani per cani, gatti e altri animali aggressivi, paurosi, ansiosi o che mordono.
- PINK FLANNEL FLOWER: è il primo fiore che dovremmo considerare. Secondo quanto visto sopra, il nostro stato si ripercuote su quello dell’animale; dato che noi adulti ci siamo pressoché tutti dimenticati della spensieratezza e della joie de vivre tipica del bambino (e degli animali), dovremmo assumerlo sia noi che i nostri amici a quattro zampe.Pink Flannel serve specialmente nei momenti in cui sentiamo che le nostre emozioni stando andando alla deriva, indirizzandosi verso qualcosa di non salutare.La stessa gioia del cane che rivede il padrone quando ritorna a casa la sera dovrebbe essere il nostro stato d’animo quotidiano; non potendo esserlo sempre, preoccupiamoci almeno di assicurarci che lo sia per i nostri ospiti pelosi!
- FRINGED VIOLET: è il fiore della protezione psicoemotiva, della riparazione dei traumi, della restaurazione dell’aura danneggiata (l’aura è un involucro energetico che ci circonda, dalla cui salute e permeabilità passa la nostra vulnerabilità a contrarre disturbi più o meno percettibili).Questo fiore australiano è indicato per gli animali che sono stati abbandonati o hanno un vissuto di violenze e maltrattamenti e covano ancora nel loro animo questi vecchi traumi. Come per per esempio tutti gli animali che entrano nelle nostre case passando per gattili e canili. Fringed Violet è l’essenza ideale per permettere loro di elaborarle i traumi e superarli, in modo che non interferiscano più con la vita attuale.
- GREEN SPIDER ORCHID: migliora la nostra ricettività, nonchè la capacità di interagire con chi parla una lingua diversa dalla nostra, aprendo letteralmente i canali della comunicazione favorendo la telepatia; permette perfino di interpretare un silenzio, che alle volte parla più di mille parole!Quando non comprendiamo il perché il nostro animale assuma certi comportamenti, o assuma sistematicamente un comportamento che proprio non sopportiamo, anziché arrabbiarci o sentirci frustrati proviamo ad assumere (e a fargli assumere) qualche goccia di questo fiore australiano. Chissà che non diventiamo come San Francesco!
- BLUEBELL: un fiore fondamentale per il blocco emozionale, per quando il chakra del cuore è chiuso e l’animale è sempre diffidente o ostile. Nei casi visti sopra (abbandono, maltrattamenti, tradimenti emozionali) un animale può sentirsi ferito e reagire chiudendosi per protezione. È il cane aggressivo che morde il padrone, o il gatto pauroso che graffia o azzanna: si tratta di mancanza di fiducia a seguito di esperienze dolorose che quest’essenza può sciogliere.
- FRESHWATER MANGROVE: indirizzato più ai padroni, o a quelle persone che reagiscono impaurendosi o dando di matto di fronte a un animale o a un esemplare di una determinata specie. Questo fiore australiano colma la mancata conoscenza alla base di questi squilibri, quel senso di paura che può affondare le radici in esperienze traumatiche (di solito infantili) o nel disprezzo-disgusto, nelle credenze familiari. Insomma in tutte quelle convinzioni limitanti che ostacolano la normale interazione uomo-animale.
- SUNSHINE WATTLE: anche se non ce ne rende partecipi direttamente, un animale può sentirsi intrappolato in una situazione e guardare in avanti con sfiducia. Pur essendo vero che gli animali vivono eternamente nel qui e ora, non possiamo presumere che, attimo dopo attimo, non si sentano a disagio nella situazione di vita che vivono, specie se si tratta di animali appena trasferiti o che hanno cambiato casa insieme alla famiglia, eccetera. Sunshine Wattle è per l’appunto il fiore australiano ideale per permettere agli animali di provare fiducia, di guardarsi intorno in un’ottica diversa, più positiva, con speranza. In pratica, per ripristinare la gioia abitudinale che li caratterizza, e che incide sul loro stato di salute fisica.Per il cambiamento derivato da trasferimento, gravidanza, post sterilizzazione o fase di calore, l’essenza ideale è inoltre BOTTLEBRUSH.
- DOG ROSE: è il fiore australiano per cani ansiosi e gatti paurosi che scattano al minimo fremito, il cui linguaggio non verbale è di costante timore (coda bassa, orecchie roteanti, pupille dilatate.). L’azione di questa essenzafloreale è quella di tranquillizzare, il che ha il duplice risultato di ridurre l’aggressività e di far circolare meglio l’energia corporea, con benefici immediati sul movimento e sulla vivacità. Inoltre, la paura può essere alla base di una certa refrattarietà al contatto fisico; in tal senso Dog Rose può migliorare la sensibilità dell’animale aprendolo a farsi coccolare.
Infine, è il fiore australiano da usare in caso di animali con problematiche renali o urinarie.
- GYMEA LILY: il fiore dei narcisi, dei protagonisti assoluti; è indicato nei casi di convivenza fra animali laddove uno tenda a voler primeggiare ogni volta, sia che si tratti nelle attenzioni del padrone che nella spartizione del cibo.


Farmacia di Montelupone: specialisti in Fiori di Bach ed altri Rimedi Naturali
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Nel caso in cui si voglia trattare una problematica del proprio animale complessa sotto più punti di vista, è possibile sfruttare le proprietà delle essenze combinate di fiori australiani “Australian Bush Flower” per cani e animali consultabili facendo click sul link.
da Farmacia Montelupone | Giu 13, 2022 | Floriterapia
Come curare la dermatite atopica con i Fiori di Bach
“Il corpo non mente, la mente mente spudoratamente”.
Partendo da questa frase che spiega i fondamenti della
Kinesiologia ( la scienza che studia il movimento del corpo), ho deciso di trattare un argomento delicato, un problema comune e di notevole impatto sulla vita quotidiana e sociale: la
dermatite atopica.
Si tratta di una patologia a insorgenza variabile (ne sono sempre più colpiti i bambini e i neonati, ma anche fra gli adulti la tendenza è in crescita), ad andamento cronico e ciclico, con periodi di remissione che si alternano a periodi più o meno intensi di sintomi.
Nota: Per tutti gli altri tipi di sintomatologie legate alla pelle, potete invece andare a leggere il mio articolo precedente “I fiori di Bach per la pelle“.
Dermatite atopica nei Neonati
Nel caso dei neonati, la dermatite atopica insorge a partire dal terzo-quarto mese di vita con un eczema simmetrico sul volto (di cui è esclusa la zona centrale), che produce essudato e desquamazione. Le lesioni possono comparire anche sul corpo, nelle pieghe degli avambracci, nei cavi poplitei e in altre zone, e si caratterizzano tutte per il fastidioso prurito che induce il bambino a lamentarsi, e nei casi peggiori al grattamento, i cui danni perpetuano ulteriormente il problema.
Dermatite atopica negli Adulti
Se parliamo di adulti invece, il prurito è associato a una forte secchezza cutanea. La cute perde quel film di sostanze grasse che la rivestono e, seccandosi, si desquama favorendo l’ingresso di sostanze allergizzanti che irritano e innescano la sequela di sintomi.
Cosa dice la METAMEDICINA
Neonati
Partendo dall’osservazione dei sintomi, dei punti di insorgenza e delle dinamiche emotive nascoste si può genericamente riassumere che nel bimbo la pelle (che non dimentichiamoci è l’organo che mette in relazione interno ed esterno, che regola il rapporto fra il nostro Sé e l’ambiente) si altera quando inizia il distacco dal seno materno. Il contatto madre-figlio è tutto ciò che un bambino conosce nei suoi primi mesi di vita in termini di ambiente circostante. Venirne staccato crea una mancanza, un trauma, e il fatto di non poter compensare sfoga nell’irritazione, la frustrazione e quindi l’eczema (ci sono teorie secondo cui si tratti addirittura di una trovata narcisistica per procurarsi quel contatto negato).
Adulti
Nel caso dell’adulto invece si scopre spesso, indagando a trecentosessanta gradi sul vissuto del paziente, che si tratta di individui scarsamente capaci di gestire la propria emotività o che hanno dei trascorsi di traumi affettivi, specie nella prima infanzia. La tensione trattenuta genera il grattamento e il sollievo passeggero di quest’ultimo genera insoddisfazione e perpetrazione della problematica.
I Fiori di Bach per la Dermatite Atopica
Trattandosi di un problema psico-emotivo (i problemi di pelle, eccettuati i traumi meccanici e le ustioni, lo sono sempre!) si può sperare di migliorare, se non addirittura risolvere il problema della Dermatite Atopica mediante i fiori di Bach. Inoltre, non essendoci che cure palliative attraverso i farmaci tradizionali (che si portano dietro comunque degli effetti collaterali) verrebbe da dire: “Perché non provare?!
Quali essenze utilizzare?
Di seguito trovi un elenco dei Fiori di Bach per curare la Dermatite Atopica. I Fiori di Bach sono sicuramente i più noti e studiati di tutte le gamme di rimedi floreali, ma non sono gli unici che si possono sfruttare per curare questo disturbo. Sotto ad ogni fiore di Bach troverai quindi l’indicazione di altre essenze di fiori australiani e californiani con effetti simili.
- CRAB APPLE: il fiore che per antonomasia è simbolo di purificazione e pulizia è anche quello che con i suoi colori bianco e rosa richiama i concetti di tenerezza e amabilità. Sempre utile nelle manifestazioni cutanee che fanno apparire “impuri” o sporchi, per il senso di accettazione e tranquillità che consegue alla sua assunzione.Altre essenze similari:
Billy Goat Plum (fiore australiano): un fiore più specifico ancora per i problemi di epidermide e anche per il rapporto con il proprio corpo, oltre che con la sessualità.
- VERVAIN: per il soggetto irascibile, teso e combattivo, che si consuma per affermare le proprie idee e i propri ideali. Nella dermatite spesso assistiamo a un’espressione esagerata dei sintomi (prurito, rossore, eczema) e anche a una certa irrinunciabilità nel farlo (la remissione ha durata variabile ed è immancabilmente seguita da riacutizzazioni). Un po’ come Vervain si scalda e diventa focoso quando si tratta un argomento a lui caro, così la pelle reagisce infiammandosi in determinate condizioni. Limitarne la reattività e la relativa propagazione è il motivo principale per cui quest’essenza andrebbe presa in considerazione.Altre essenze similari:
Lavender (fiore californiano): per calmare i nervi tesi e donare equilibrio a tutti i disturbi di origine nervosa che insorgono per un uso eccessivo della mente e per una cattiva canalizzazione dell’energia corporea.Bauhinia (fiore australiano): per smussare le convinzioni rigide e radicate, conferire apertura mentale e permettere di valutare soluzioni nuove e alternative.
- HOLLY: perfidia, piacere per il dispiacere altrui, rabbia, collera, irritazione, sentimenti offesi o feriti, sensazione di isolamento dal mondo. Laddove c’è gelosia, invidia, ma soprattutto sbotti di rabbia, da intendersi come eruzione cutanea.Altre essenze similari:
Rough Bluebell (fiore australiano): più indicato per le persone insensibili e senza cuore.
Sydney Rose (fiore australiano): per la disperazione e per rendersi conto della propria unicità.
Baby Blue Eyes (fiore californiano): laddove il cinismo e la sfiducia scaturiscano da un cattivo o assente rapporto con la figura paterna.
Yarrow (fiore californiano): per proteggere da influenze esterne, invasioni estranee (sul piano sottile, ma volendo anche su quello fisico, dall’ingresso di allergizzanti laddove la pelle non sia integra).
- WILLOW: l’essenza del salice è tipica di chi, a seguito di un vissuto difficile o anche solo di un modo di pensare vittimista, si è convinto che la vita sia un’ingiustizia e che il destino trami contro di lui. Crescere in questo “brodo”, farlo diventare il suono di fondo della propria vita porta a una cronicizzazione, che si può manifestare attraverso un’infiammazione cutanea di livello non esasperato. L’idea di essere in credito con l’esistenza, la convinzione di meritare o di pretendere qualcosa perché provati del minimo indispensabile da un fato infausto, corretta dal fiore, potrebbe incidere positivamente anche sullo stato di salute cutanea.Altre essenze similari:Dagger Hakea (fiore australiano): per problemi di rabbia repressa, malattie originate dal mancato sfogo della collera; eccellente per il fegato sovraccarico (fegato e pelle sono in stretto contatto per lo smaltimento delle tossine).Mountaindevil (fiore australiano): per sviluppare perdono e accettazione qualora lo stato di rabbia sia generalizzato verso tutto e tutti (destino, governo, traffico etc).Southern Cross (fiore australiano): per il vittimismo e l’idea che la vita sia ingiusta. Per responsabilizzare e indurre il concetto che si è creatori del proprio destino e non vittime sacrificali.
- VINE: il fiore della vite di solito si accosta alle personalità da leader non illuminato, a colui che incute timore, reverenza, che sbroglia i problemi a sangue freddo e la cui intransigenza può sforare addirittura in violenza. Non dimentichiamoci però che il fiore della vite porta al grappolo d’uva, i cui acini non sono altro che un liquido in tensione tenuto a bada da una sottile membrana. Pertanto in quelle situazioni in cui oltre ai sintomi già descritti si mostrino anche vescicole tese di liquido, dalla cui rottura si generi essudato, Vine è il rimedio che potrebbe stupire per efficacia.Altre essenze similari:
Gymea Lily (fiore australiano): per ridimensionare l’autorità e convertirla in autorevolezza, smussando l’atteggiamento dominante.Isopogon (fiore australiano): per le persone schematiche, mentali, refrattarie alle emozioni, che tendono a dominare e manipolare il prossimo. Permette di assimilare le lezioni di vita e viverle con il giusto corredo emozionale.
- STAR OF BETHLEHEM: se le lesioni generano anche segni cicatriziali, la Stella di Betlemme è il fiore più adatto a ripararli. Agendo su tutti i tipi di traumi, da quelli recenti a quelli più remoti, questa essenza permette il superamento del ristagno emotivo e l’integrazione delle esperienze di vita in un vissuto armonico.Altre essenze similari:Arnica (fiore californiano): per rivivere il trauma sepolto e allo stesso tempo superarlo attraverso una nuova visione che consente di elaborarlo e apprenderne la lezione nascosta.Black-Eyed Susan (fiore californiano): per ricordare il trauma dimenticato rivivendolo senza l’angoscia originaria; per superare gli eventi cristallizzati nell’inconscio attraverso una serena e illuminante introspezione.Fringed Violet (fiore australiano): per qualsiasi tipo di trauma, per recuperare la propria integrità (restaurazione dell’aura danneggiata) e fornire protezione. Nel caso dei neonati e bambini, si consiglia l’uso di una goccia direttamente sulla fontanella (in cima al capo) sia per favorire il superamento del trauma della nascita che quello della separazione dal seno materno.

Come assumere le Essenze per la Dermatite
I fiori di Bach e le altre essenze possono essere usati tanto per via orale quanto per applicazione topica, aggiunti a creme base o cosmetiche o instillati direttamente sulla lesione o zona da trattare. (Per leggere di più sulle modalità di asunzione, clicca sul link per leggere il nostro articolo precedente “Fiori di Bach come assumerli“).
A cura del Dott. Roberto Moneta
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Farmacia di Montelupone: specialisti in Fiori di Bach ed altri Rimedi Naturali
La Farmacia di Montelupone è tra le più specializzate d’Italia in Floriterapia. Speriamo che questo articolo su quali sono i fiori di Bach per la dermatite atopica negli adulti e neonati ti possa essere utile, e che tu o il tuo bambino possiate finalmente trovare sollievo!
Puoi consultare inoltre l’elenco completo dei fiori di Bach nonché ulteriori consigli su come scegliere i fiori di Bach più giusti per te.
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da Farmacia Montelupone | Giu 9, 2022 | Floriterapia
Fiori di Bach per le Malattie della Pelle e il Principio transpersonale
La pelle è l’organo più esteso del corpo, e svolge un numero così elevato di funzioni che nemmeno immaginiamo.
Innanzitutto è una vera e propria barriera, il confine che delimita l’interno dall’esterno, proteggendolo. Regola la temperatura corporea attraverso la traspirazione, si occupa dello smaltimento di scorie e tossine e al contempo permette l’assorbimento di sostanze; si adatta al variare delle condizioni climatiche producendo sostanze protettive (melanina) o fondamentali per molteplici apparati (vitamina D), ci mette in connessione con ciò che ci circonda (percezioni sensoriali), è responsabile della nostra immagine e, soprattutto, traduce in caratteristiche ben visibili l’intera gamma delle emozioni umane nel momento stesso in cui le proviamo.
Anche nei modi di dire è preponderante: rischiare la pelle, sentire qualcosa “a pelle”, non stare nella pelle, lasciarci la pelle, cambiare pelle, questione di pelle, nervi a fior di pelle, mettersi nella pelle di qualcun altro, eccetera.
È però tendenza comune considerare la pelle come un organo secondario, di minore importanza rispetto agli organi interni, tanto che le sue malattie vengono considerate meno indicative dello stato di salute di una persona, più trascurabili rispetto ad altre.
La realtà dei fatti è ben diversa.
Si dice che la pelle abbia memoria, e difatti in essa vengono archiviate le esperienze ed emozioni più antiche, e i conflitti più nascosti (senso di colpa, abbandono, rifiuto..). Non è affatto raro che momenti di disagio, conflitto o trauma vissuto in tenera età si ripercuotano a distanza di anni (o decenni) sulla salute dell’individuo sotto forma di problemi di pelle!
La pelle è una vera e propria mappa del tesoro, nel senso che riporta segni inequivocabili del nostro vissuto e ci descrive attraverso i colori; e non può che essere così, dal momento che è un organo “sociale” e come tale ci relaziona ai membri della nostra società.

I Problemi della Pelle in base al suo colore
Nella tabella seguente trovate la correlazione fra i colori che la pelle può assumere e le condizioni fisiche o emotive abbinate.
COLORE |
ORGANI O APPARATI |
EMOZIONE |
PROBLEMA DI FONDO |
Rosso |
Disordini della circolazione; |
Imbarazzo, spavento, ilarità |
Instabilità emotiva |
Giallo |
Fegato e vescica biliare: ittero |
Rabbia |
Aggressività |
Bianco |
Vasocostrizione, polmoni, intestino crasso |
Tristezza |
Insofferenza, scontentezza |
Bluastro |
Stomaco, fegato, milza, pancreas |
Collera, irascibilità, cattivo umore |
Depressione; panico |
Verde |
Cisti e tumori |
Arroganza |
Insicurezza |
Nella medicina psicosomatica, che considera ogni malattia un messaggio simbolico scaturito da una frattura fra l’individuo e il proprio ambiente, manifestare problemi di pelle significa essere in conflitto con se stessi o con l’ambiente che ci circonda, sia esso familiare, lavorativo, sentimentale o altro. La pelle è ciò che mostriamo, il confine valicato il quale siamo in contatto diretto con gli altri, l’immagine che abbiamo e diamo di noi stessi, quindi essere affetti da malattie della pelle non è altro che mostrare un disagio che si è fatto sintomo, una tacita (inconsapevole) richiesta di aiuto per il superamento di problemi o traumi che non vogliamo affrontare o rendere visibili.
Ogni problematica cutanea ha una sua valenza simbolica, così come la localizzazione nella quale emerge e, a seconda della zona corporea affetta, il messaggio subliminale cambia.
Le più comuni affezioni cutanee hanno tutte una valenza profonda, indicativa del malessere di base che, generando il conflitto interiore, sfocia nel sintomo cutaneo più eloquente.
Acne
A seconda che si presenti sul viso o sul corpo le considerazioni sono diverse. In pieno volto palesa un rifiuto della nostra stessa personalità, l’incapacità di accettarci e la conseguente visione di noi stessi come brutti, stupidi o cattivi; può anche significare di voler tenere a distanza qualcuno. Qualora si manifesti nella schiena è indicativo di desideri gettati alle spalle; sul petto di una guerra fra sentimenti e pulsioni.
Herpes
Vescicole, bruciature simbolo di un fuoco purificatore di cui si sente il bisogno per mondarsi di qualche “peccato”.
Psoriasi
Ipersensibilità e grande bisogno di amore da parte degli altri non ricambiati. La pelle erige una corazza, risultato del non voler deludere le aspettative o della paura di venir feriti. Qualora si mostri sulle braccia è indicativa di un problema nell’ambiente di lavoro; nelle mani denota insicurezza in ciò che stiamo facendo.
Vitiligine
Voler scomparire, cambiare pelle per via di sensi di colpa o vergogna, anche inerente la sessualità.
Urticaria
I sintomi principali sono rossore e prurito, simboli della soppressione dei desideri o del dover sopportare situazioni insostenibili che diventano “urticanti”. Relazioni, persone ed eventi si fanno minacciosi e iniziano a prudere, così come sentimenti di rabbia inespressa o energia non manifesta (sessuale) che risalgono in superficie per essere ascoltati o fatti sfogare. C’è di fondo una tendenza ad atteggiamenti passivi nei rapporti umani, un’incapacità di gestire l’ansia, vulnerabilità nelle relazioni sentimentali e insicurezza nel comportamento.
Cisti
Cavità cutanee colme di “dolore” che causano sofferenza, portano alla luce il bisogno di affetto, sicurezza, nutrimento, accettazione e contatto.
Noduli
Conseguenza di ferite affettive profonde e di accadimenti quali tradimenti, abbandono, delusioni.
Fiori di Bach e Pelle
Al di là dei rimedi farmacologici, locali o sistemici, è possibile trattare le problematiche dermatologiche con la floriterapia?
La risposta è sì, a maggior ragione per quanto si è detto finora!
Prima di passare all’analisi dei vari fiori di Bach (e non solo) in grado di dare supporto alla nostra pelle, è bene fare una premessa alla base di questa possibilità terapeutica.
Considerare il paziente a trecentosessanta gradi è il presupposto di fondo della Floriterapia. Nella scelta dei rimedi non si prescinde dall’ascolto della sua storia, dall’annotazione del suo modo di comunicare, di relazionarsi, di esprimersi e di pensare, tutti elementi che portano il terapeuta a scegliere le essenze più adatte per la risoluzione dei disagi psicoemotivi e fisici.

Il Dott. Ricardo Orozco
Il Principio transpersonale dei fiori di Bach
A volte però è possibile ragionare in un modo differente e cioè, come ha spiegato il dr. Ricardo Orozco, uno dei maggior esponenti mondiali sulla floriterapia di Bach, attraverso il cosiddetto Principio Transpersonale.
Per capire di cosa si tratta bisogna prima fissare un concetto, cioè quello di “archetipo”.
L’archetipo è un contenuto dell’inconscio collettivo che determina la tendenza a reagire e a percepire la realtà secondo forme tipiche costanti nei vari gruppi culturali e storici. In parole più semplici è un’immagine primordiale, una sorta di simulacro al quale tutti, inconsciamente, ci agganciamo per rapportarci con la realtà.
I fuiori di Bach e gli altri rimedi floreali, oltre a definire tipologie psicologiche nette (Clematis il sognatore, Vervain il predicatore… solo per fare degli esempi) hanno anche la capacità di incarnare degli archetipi e, attraverso l’energia vibrazionale che trasferiscono nell’organismo di chi li assume, di riportarli alla loro accezione corretta in chi, per il proprio vissuto, ne ha operato una distorsione dalla quale è scaturito un malessere tramutatosi in malattia.
È come se il fiore avesse in sé un “genio” (tornando all’esempio di Vervain la Moderazione, o di Clematis la Connessione) e riuscisse a ripristinarlo nel soggetto disallineato da esso. In questo modo non viene più scelto il fiore che più si addice alla personalità del paziente, ma quello che incarna l’archetipo distorto e che, ripristinandolo, porterebbe alla risoluzione del problema.
Secondo questo approccio, e secondo quanto detto sulla valenza simbolica delle affezioni cutanee, vediamo ora quali rimedi floreali si adattano meglio alla loro risoluzione.

I Fiori di Bach per la Pelle
I fiori di Bach e le alttre essenze possono essere usati tanto per via orale quanto per applicazione in loco, aggiunti a creme base o cosmetiche o instillati direttamente sulla lesione o zona da trattare. (Per leggere di più su come assumere i fiori di Bach clicca sul link per leggere il nostro articolo precedente).
I Fiori di Bach utili per risolvere le sintomatologie della pelle sono i seguenti:
- Chicory: Per occhiaie, borse e ristagni di liquido.
- Crab Apple: Per l’acne e per purificare la pelle dal sebo in eccesso.
- Holly: Disinfiamma la pelle rossa e reattiva.
- Star Of Bethlehem: Per le rughe, intese come traumi che hanno lasciato segni sulla pelle e le contusioni.
- Olive: Per la pelle spenta, stanca e affaticata.
- Hornbeam: Rassodante, rigenerante, ristrutturante.
- Wild Rose: Ripristina la vitalità della pelle spenta.
- Walnut: Per pelli delicate, come protezione da agenti esterni; utile anche per le cicatrici insieme al Rescue Remedy.
- Beech: Contro le manifestazioni allergiche acute e improvvise.
- Cherry Plum: Infiammazioni che provocano dolore, con sensazione di impazzimento.
- Agrimony: Per la pelle dolorosa che dà tormento, punture di insetto.
- Scleranthus: Manifestazioni allergiche cicliche.
- Willow: Per le manifestazioni allergiche cronicizzate.
I Fiori Australiani per la pelle
Le essenze di Fiori Australiani utili per risolvere i problemi della pelle sono le seguenti:
BILLY GOAT PLUM
È il fiore australiano per la pelle in assoluto. Non si abbina solamente a problematiche specifiche quali acne, foruncolosi, pelle grassa e seborroica, ma è l’essenza per antonomasia che modula il rapporto con l’epidermide, che agisce sul modo che abbiamo di percepire noi stessi. Nonostante a volte lo specchio possa farci pensare il contrario, nessuno di noi è esclusivamente il suo difetto esteriore (vale per la pelle quanto per qualsiasi altro inestetismo: nei, cicatrici, denti storti, naso aquilino e via dicendo). L’azione sottile di Billy Goat Plum è infatti duplice: da una parte migliora il nostro rapporto con le parti esteriori che critichiamo, facilitandone l’accettazione e il perdono, dall’altra sposta l’attenzione su altro, sulle qualità che procedono di pari passo.
È come se il fiore ci istigasse a dire “Ok, non sono perfetto, ma posso valorizzare i miei pregi e le mie qualità”. Ci aiuta a valorizzarci, a essere più indulgenti e fieri di come siamo, a superare quel senso di vergogna che tende ad assalirci.
Nell’era post-Covid
Un’indicazione recente ma molto azzeccata di questo fiore è anche la “rimozione della mascherina”. Se, finalmente, potremo uscire dalla restrizione anti-Covid di coprire il nostro volto ai fini di limitare il contagio, vero è che molte persone, abituate ormai da anni a coprire metà del proprio volto, potrebbero soffrire il “ritorno alla normalità”. I difetti fisici “mascherati”, l’abitudine di vedersi per la maggior in un certo modo possono aver distorto la percezione di noi stessi e delle nostre fattezze, creando un vero e proprio problema da risolvere. Oltre a ciò, alcuni tipi di pelle più sensibili possono aver reagito alla costante copertura arrossandosi, sviluppando irritazioni e brufoli, peggiorando di aspetto. L’essenza di Billy Goat Plum va incontro a entrambe le necessità e, per un’azione ancor più potente, può anche essere miscelata alle creme viso, oltre che assunta per via orale (l’informazione vibrazionale agirebbe così dall’esterno e dall’interno allo stesso tempo).
ESSENZE COMBINATE DI AUSTRALIAN BUSH FLOWERS

Il rimedio di emergenza della linea di Yan White ha indicazioni anche sulle problematiche di pelle. La cute di una persona che vive uno stato emotivo alterato non è mai in armonia né si presenta di aspetto regolare (ricordiamoci sempre che la pelle è l’organo di relazione per eccellenza e fa trasparire le emozioni che proviamo).
Chi reagisce emotivamente alle situazioni, trovandosi in mezzo ad attacchi di panico o picchi d’ansia e turbamento, normalmente ostenterà una pelle reattiva, arrossata alla quale gioverà l’azione dei fiori contenuti in questa miscela. Ad essi può anche essere aggiunto Waratah e così come per Billy Goat Plum, è consigliabile l’utilizzo della miscela anche in loco, aggiungendone una o due gocce nella quantità di crema da applicare.

Stesso dicasi per la combinazione di essenze calibrate per ridurre gli effetti dello stress. Così come chi lo vive nel quotidiano, la pelle di una persona stressata sarà atona, priva di lucidità, consumata, asciutta, secca, tendente a una colorazione giallastra. L’individuo stressato si consuma, si erode dal di dentro e lo stesso accade alla sua pelle che perde tono, luminosità ed elasticità.
Altri Fiori Australiani del Bush per i problemi della pelle
- SHE OAK: Per la secchezza e la disidratazione spinta, quando la pelle desquama in finissima polvere bianca.
- STURT DESERT ROSE: Da usare in abbinata a Billy Goat Plum per superare l’opinione prestabilita di come si dovrebbe apparire, il senso del dovere.
- FOVE CORNERS: Da assumere in associazione ai precedenti per rinforzare l’autostima e la considerazione di sé.
- SPINIFEX: Per irritazioni, herpes e alterazioni cutanee che si manifestano “pungenti”, che sembrano voler allontanare, tenere a distanza.
- MULLA MULLA: Laddove il problema sia per una pelle surriscaldata o addirittura scottata. Per eritemi, scottature, bruciature; aggiunta alla protezione solare per uso locale ne massimizza gli effetti.
- DAGGER HAKEA: Per l’insofferenza.
- FRESHWATER MANGROVE: Per l’irritazione.
Le Acque Tibetane Cristalmantra per la pelle

Agata Gialla
Essendo il minerale che tratta la paura di rivelarci per quelli che siamo, l’Agata Gialla si sposa alla perfezione con le problematiche cutanee come la psoriasi, l’eczema, il prurito e le infezioni fungine. Di fondo vi è una mancata accettazione di noi stessi, un comportamento autoimposto che non ci appartiene ma che viene ritenuto giusto per noi, un’insicurezza che porta a nascondersi e a confrontarci continuamente con il prossimo sentendoci puntualmente inferiori.
Quest’acqua tibetana infonde la sicurezza necessaria per accettare se stessi e il proprio ruolo senza doversi sentire inferiori, ma complementari e utili agli altri. Può essere utilizzata sia per assunzione orale (sublinguale) che versandone alcune gocce direttamente sulla pelle. In caso di scottature se ne possono diluire 20 gocce in un quantitativo di acqua distillata pari a un paio di bicchieri e vaporizzare sulle parti interessate più volte al giorno.
A cura del Dott. Roberto Moneta
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Farmacia di Montelupone: specialisti in Fiori di Bach ed altri Rimedi Naturali
La Farmacia di Montelupone è tra le più specializzate d’Italia in Floriterapia. Speriamo che questo articolo su quali sono i fiori di Bach e i fiori Australiani per la pelle ti possa essere utile, e che tu possa finalmente risolvere le tue sintomatologie ritornando ad un equilibrio ottimale!
Puoi consultare inoltre l’elenco completo dei fiori di Bach nonchè ulteriori consigli su come scegliere i fiori di Bach più giusti per te.
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