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I Fiori Australiani per Dimagrire

I Fiori Australiani per Dimagrire

Dimagrire con i fiori australiani è possibile?

In una società come quella moderna, in cui apparire sembra essenziale e nella quale gli stereotipi di bellezza femminile sono legati ad un’immagine di magrezza eccessiva, il rapporto con il proprio corpo assume le sembianze di un crocevia fondamentale per il benessere psicofisico della donna (ma anche dell’uomo!).

La disinformazione dilagante in ambito alimentare (nonostante la quantità e la fruibilità delle informazioni), l’abitudine consolidata di assumere cibi di bassa o scadente qualità, e lo scorretto stile di vita che insieme allo stress sconvolge i ritmi e le funzioni fisiologiche, sono tutti fattori che giocano a sfavore nel mantenimento della forma e del benessere fisico.

Raggiungere il peso forma non è però l’unica maniera per sentirsi “a posto”. Bisogna allargare il concetto, ricordandoci che la salute del corpo passa innanzitutto da quella psico-emotiva.

Il Concetto di Nutrimento e lo Stato Emotivo

Ogni alimento che introduciamo nel nostro corpo è un insieme di sostanze che, opportunamente elaborate durante la digestione, si traducono in energia e struttura. Attraverso i valori assunti tramite i cibi digeriti ripariamo i tessuti lesionati, produciamo elementi strutturali e ci riforniamo di elementi indispensabili per le funzioni cellulari.

Ma questo però è soltanto un tipo di nutrimento!

Su un piano più elevato, dobbiamo considerare che tutto ciò che arriva dall’esterno, in senso lato, ha un effetto nutritivo nel nostro organismo. Ciò che ci accade, e la nostra maniera di elaborarlo, nutre la nostra componente eterica tanto quanto il cibo la componente fisica. Essendo i due piani in stretta correlazione tra loro, è automatico intuire che la salute passa anche dalla “digestione emotiva”.

I fiori australiani consigliati per dimagrire, sui quali a breve ci soffermeremo, consentono di agire a più livelli, e di supportare nel suo percorso (a volte arduo) chi vuole ridurre o mantenere il proprio peso.

Un Caso di Studio

Prima di iniziare, citiamo il caso di una donna che, nonostante le molteplici prove con differenti regimi alimentari e integratori appositi, non riusciva a dimagrire. Questo pur non avendo né squilibri ormonali del metabolismo, né complicanze o patologie di altra specie. Il motivo per il quale nessuna dieta si dimostrava efficace non era legato alla composizione dei pasti o alla loro ripartizione, bensì a un problema psicologico radicato, risalente a parecchi anni prima. Essendo stata vittima di violenza in giovane età, aveva associato il trauma all’avvenenza fisica e da allora aveva iniziato a ingrassare. Per una sorta di protezione inconscia, fintanto che il trauma non veniva superato, il corpo continuava ad “auto-proteggersi” rimanendo oltre un certo peso, preservandola da eventuali attenzioni che potessero rivelarsi nocive. La concreta perdita di peso si è verificata solo una volta individuata la causa del blocco, e l’assunzione di un rimedio per superarla.

 

I Fiori Australiani per dimagrire

Come tutte le essenze floreali di più recente scoperta, i fiori australiani si prestano molto bene a supportare la dieta o il mantenimento del peso ideale lavorando su tutti gli aspetti convolti, sia fisici che emozionali.

In questa sezione descriveremo nel dettaglio i fiori australiani consigliati per dimagrire.

 

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MONGA WARATAH

Disturbo: attaccamento agli altri.

Proprietà: autonomia e libertà.

È il fiore della volontà e della perseveranza, che rinforza i propositi e mantiene saldi nell’azione.

Spesso la persona che intraprende una dieta, o che deve “sbloccare” un rapporto abitudinario scorretto con il cibo, ha difficoltà nell’intraprendere questo percorso, e nel mantenere la giusta direzione una volta iniziato. La segnatura del fiore, la cui corolla richiama una mano che si apre e si estende nello spazio, simboleggia lo scorrere libero e fluente dell’energia vitale, la cui diffusione è già di per sé salute. Quest’essenza floreale aiuta a ritrovare quella forza che per pigrizia, paura o senso di inadeguatezza può essere smarrita, e senza la quale si fa difficoltà a troncare quei rapporti logori e nocivi (anche con gli alimenti) che non si ha il coraggio di abbandonare. Combatte le abitudini negative alla radice, fornendo il giusto piglio per cambiare rotta senza ripensamenti. Lo stesso Ian White, scopritore dei Fiori Australiani, l’ha definita come una delle essenze più potenti dell’intera gamma dei 69 fiori.

Questo fiore australiano è consigliato per dimagrire non solo in relazione all’effetto positivo sull’inizio di una dieta, o per troncare un’abitudine errata, ma anche perché lavora sui condizionamenti relativi al rapporto con gli altri, al bisogno e alla dipendenza dalle relazioni umane. Chi trova difetti nel proprio corpo, si sente spesso giudicato e da questo giudizio, a volte autoinflitto, scatena una serie di pensieri ed emozioni negative che alimentano il disagio, rinforzandolo e innescando un circolo vizioso dal quale è poi sempre più difficile uscire.

Monga Waratah accresce il potere personale, aiuta a recuperare il proprio spirito, a ritrovare la forza interiore e a chiudere le “relazioni malsane”, ed è quindi un rimedio indispensabile fra i fiori australiani consigliati per dimagrire.

 

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WEDDING BUSH

Disturbo: difficoltà a impegnarsi nelle relazioni.

Proprietà: dedizione alla realizzazione degli obiettivi.

È proprio lo stimolo della dedizione agli obiettivi che rende Wedding Bush uno dei fiori australiani consigliati per dimagrire. Laddove sono richiesti disciplina ed impegno, questo fiore incarna la perseverante volontà che dovrebbe animare ad esempio una coppia di sposi, permettendo di passare attraverso periodi critici e vacillamenti. Non a caso Ian White lo consiglia proprio a chi sta per sposarsi o alle coppie che vivono momenti difficili. La tradizione infatti vuole che questo fiore venisse usato dagli stessi aborigeni australiani, e dai primi coloni, nelle cerimonie nuziali. Quando un uomo e una donna desideravano sposarsi, erano soliti scambiarsi fiori di Wedding Bush e, se per caso la relazione arrivava al capolinea, per troncarla definitivamente era sufficiente scambiarsi una seconda volta il fiore. Altra piccola nota di colore: il fiore emana un profumo simile al marzapane, un ingrediente ricorrente delle torte nuziali.

Facendo un parallelismo fra la vita di coppia e l’adottare un nuovo regime alimentare, Wedding Bush si comporta come il collante che tiene uniti due innamorati dopo l’iniziale esplosione di passione e il seguente, fisiologico, calo di interesse. È infatti capace di fare altrettanto nelle diete: dopo l’entusiasmo della novità e del raggiungimento dei facili obiettivi iniziali, può subentrare un po’ di scoraggiamento o di noia.

Wedding Bush aiuta a ritrovare vigore per superare quella fase. Non a caso, oltre che nel conseguimento del giusto peso, è utilizzato spesso anche contro le dipendenze da alcool, tabacco, ed altri vizi; tutte situazioni in cui la volontà e la perseveranza fanno la differenza fra il traguardo e il fallimento.

 

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BILLY GOAT PLUM

Parole chiave: sensazione di vergogna verso il proprio copro; maggiore libertà espressiva del proprio fisico.

Questo fiore australiano può essere utile per dimagrire per via del suo effetto benefico contro la cattiva influenza che una bassa stima verso il proprio corpo può avere sulla salute psicofisica dell’individuo. Quando non si accetta il proprio aspetto fisico, può accadere di ritirarsi in sé stessi, limitando le interazioni con il prossimo e precludendosi le possibilità positive che la vita ci riserva. In un percorso dietetico, quindi, è fondamentale che la persona il cui scopo è dimagrire con i fiori australiani, si senta il più possibile a suo agio davanti allo specchio. Questo stato infatti è capace di mettere una persona in condizione di ottenere benefici più accentuati e più rapidi dal suo “nuovo stile di vita”.

Billy Goat Plum è un fiore specifico per le sensazioni di disagio verso il proprio corpo, verso le affezioni cutanee (spesso la pelle di una persona sovrappeso o che si alimenta male subisce delle conseguenze), nonché in tutti quei casi in cui il rifiuto incide anche nella sfera sessuale e nelle emozioni  correlate. L’essenza, non miscelata ma usata singolarmente, può essere utilizzata anche direttamente per via topica sulle lesioni o sulle zone di pelle compromessa. Il messaggio di cui questo fiore è foriero, è che oltre alla facciata esteriore e superficiale esistono molte altre risorse, che vanno riconosciute e di cui si dovrebbe beneficiare.

Billy Goat Plum aiuta a guardare in profondità oltre l’apparenza, per scoprire l’innata bellezza che si cela in ogni individuo.

 

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BORONIA

Disturbo: rimuginio mentale a discapito della tranquillità interiore.

Proprietà: serenità, quiete.

Boronia è forse il fiore più indicato fra le essenze australiane da utilizzare per dimagrire. Il suo effetto, benché non si esplichi direttamente sul piano fisico, è quello di agevolare un regime dietetico, e quindi il dimagrimento, riducendo, se non annullando, i turbinii mentali legati al cibo. I fiori di Boronia arrivati a maturazione completa schizzano letteralmente nell’ambiente i semi, così come una mente dai pensieri distonici è bombardata e subisce passivamente il passaggio da un’associazione mentale all’altra.

È il fiore adatto per chi conserva e rivive di continuo le sensazioni provate in passato, senza riuscire a venirne a capo. Se si tratta di pensieri ricorrenti o ossessionanti, che implicano perdita di contatto con la realtà e l’esser travolti dalle emozioni, questo fiore è l’ideale per riportare la quiete. È una sorta di “mantra sottile”, che scaccia la ripetitività e fa fluire la concentrazione, la lucidità e la conseguente determinazione.

Per chi tende a rifugiarsi nel cibo come antidoto alla noia, alla tristezza o alla depressione, promuove l’apertura del chakra del cuore, la fiducia nell’abbondanza e il ritorno dell’allegria. Aiuta ad acquietarsi, aumenta le capacità intuitive e mette fine ai pensieri in eccesso. Può inoltre ristabilire il sonno, quando è disturbato dal rimugino ossessivo di una mente senza sosta.

 

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FIVE CORNERS

Disturbo: scarsa accettazione del proprio corpo.

Proprietà: amore verso se stessi.

La segnatura del fiore Five Corners è molto interessante. Ha cinque petali equidistanti, che ricordano l’uomo vitruviano di Leonardo Da Vinci, iscritto in un cerchio con gli arti distesi a rappresentare la misura di tutte le cose, ma anche l’alternarsi dei cinque elementi della tradizione cinese: legno, fuoco, terra, metallo, acqua. L’energia rappresentata da questo fiore scorre in armonia verso le cinque punte, per ricaricare e rivitalizzare la persona che, se in disarmonia, deve imparare ad accettarsi, a volersi bene e ad amarsi. Chi necessita di questa essenza di solito ha scarsa stima di sé, e teme un giudizio negativo da parte di chi lo circonda, si veste con colori spenti o scuri, il tutto per coprire un fisico di cui si vergogna o disinteressa. Five Corners è l’essenza migliore per chi crede di non meritare ciò che ha, è il fiore dell’autostima, dell’equilibrio e della riscoperta della bellezza interiore. Essere sovrappeso può essere la conseguenza di un mancato auto-apprezzamento, e può assumere lo stesso significato dell’indossare abiti trasandati o scarsamente colorati.

Rientra a buon diritto fra i fiori australiani consigliati per dimagrire dal momento che può rivelarsi utile, oltre che per chi è sovrappeso, anche per i disturbi di bulimia o anoressia. Specie in età adolescenziale, quando il corpo cambia e lo stravolgimento può essere accettato con difficoltà. È anche utile anche alle persone che adottano un’alimentazione scorretta o il cui stile di vita è tutto fuorché sano, perché la verità è che il fisico merita i trattamenti migliori!

Infine, ne è raccomandabile l’assunzione nei periodi di eccessi di cibo, ad esempio dopo le festività natalizie, o quando si inizia ad andare in crisi presagendo l’arrivo della prova costume. In tutti questi casi Five Corners può essere indicato non tanto per un dimagrimento diretto, quanto per alleviare le difficoltà del rimettersi in forma.

 

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STURT DESERT ROSE

Disturbo: senso di colpa.

Proprietà: senso del dovere e fedeltà a se stessi.

Tra i fiori australiani per dimagrire non può mancare questo fiore. E’ una delle essenze più potenti e più largamente utilizzate, dal momento che agisce sul meccanismo del senso di colpa, che incide sulla vita di moltissime persone. Alcune persone si sentono responsabili per qualsiasi cosa accada, e passano buona parte del loro tempo a auto-sabotarsi e riempirsi di rimorsi.

Nei rapportarsi con il cibo, se l’individuo vive conflittualmente il rapporto con il proprio corpo, ogni piccola “concessione”, ogni minuscolo stravizio viene vissuto con rimorso, senso di inadeguatezza e, per conseguenza, senso di colpa. Il senso di colpa è un sentimento inutile che priva di energia, è fonte di ansia, depressione, ma anche di rabbia che può trasformarsi in rancore generalizzato. Il senso di colpa insorge spesso quando non si ha la forza di non aderire alla volontà altrui o alle convenzioni, mentre l’essenza di Sturt Desert Rose infonde la forza e l’integrità per rimanere fedeli a se stessi e seguire il proprio cammino, senza risentire dei giudizi o pregiudizi altrui.

Si tratta di un’essenza utile a ogni età. Dall’infanzia, quando una lite con i propri genitori può far scattare il senso di colpa, all’adolescenza, quando si teme di non soddisfare le aspettative altrui e si risente delle pressioni dei coetanei, che possono portare addirittura a problemi di bulimia.

 

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SUNDEW

Disturbi: indecisione, tendenza a rinviare, mancanza di attenzione e concentrazione.

Proprietà: connessione con il qui ed ora.

Esattamente come questo fiore, che presenta una rosetta di foglie attaccate a terra e un fiore bianco-roseo in cima a un lunghissimo stelo, la personalità “Sundew” è una persona il cui centro è sì radicato, ma la cui testa spazia in dimensioni lontane, perdendo il contatto con la realtà. Chi necessita di questo fiore è tendenzialmente una persona svagata, deconcentrata, priva di senso pratico, che è solita rinviare, dilazionare o posticipare ogni cosa. Non completa mai quasi nulla, vive nell’indecisione, arriva sempre in ritardo e dimentica ciò che dovrebbe fare. E’ anche un individuo che tende ad accumulare oggetti temporeggiando sul liberarsene, anche se hanno perso la loro originaria utilità. La stessa cosa avviene, su un piano traslato, per quanto concerne gli alimenti.

La mancanza di centratura, che in Medicina Tradizionale Cinese è affidata al Cuore, passa attraverso l’azione della Milza e della Vescica Biliare. Quest’ultima è chiamata “Ministro della Giustizia”, ed è la componente che discerne e giudica ogni azione, mettendola in atto e stabilendo di non essere appesantiti da fardelli inutili, eliminando ciò che limita o ostacola la nostra evoluzione. Ne consegue che una turbativa relativa ci “appesantisce”, motivo per cui Sundew, che è capace di riportare la persona nel proprio “centro”, rientra a buon diritto fra i fiori australiani consigliati per dimagrire.

A Cura del Dott. Roberto Moneta

 

Farmacia di Montelupone, logo

Farmacia di Montelupone, specialisti in Floriterapia e Fiori Australiani

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Medicina Vibrazionale e Floriterapia

Medicina Vibrazionale e Floriterapia

Le Terapie Vibrazionali e Floriterapiche come coadiuvanti e come alternativa alla Medicina Tradizionale

La medicina vibrazionale è una disciplina che punta a guarire alcune sintomatologie derivanti dallo squilibrio energetico di un individuo, andando a ristabilirne l’equilibrio. All’interno delle terapie vibrazionali si possono ricomprendere diversi tipi di terapie naturali, quali floriterapia, aromaterapia, cristalloterapia, cromoterapia. Tutte queste discipline perseguono infatti  il principio della vibrazione.

corpo sottoposto a medicina vibrazionale

Medicina Tradizionale Vs Medicina Vibrazionale o “Alternativa”

La cura di una malattia può avvenire secondo molteplici approcci, convinzione comune è che le le varie branche della medicina debbano in qualche modo contrapporsi e non integrarsi. Per questo motivo, in un dibattito è facile incappare in due tipi di persone, sostenitrici di approcci differenti. Gli “allopatici”, schierati dalla parte della Medicina tradizionale (occidentale), secondo cui la scienza si basa sui fatti e sulla loro riproducibilità. E gli “olistici”, che preferiscono le cure naturali o di “medicina alternativa”, e sostengono che la scienza fornisca solo una porzione di conoscenza della realtà.

Il motivo fondamentale dell’attrito fra i due opposti schieramenti (che in un mondo ideale andrebbero a integrarsi e sostenersi adattandosi al singolo caso), è una differenza di credo. I “tradizionalisti” ritengono che, a prescindere dal soggetto, la scienza fornisca elementi sufficienti per trattare qualunque disturbo (variando dose e frequenza di somministrazioni, ma non il protocollo), e che quindi la malattia esista di per sé come una sorta di entità che si manifesta, a volte per cause sconosciute. Chi persegue la medicina “alternativa” invece, basa le proprie idee sulla convinzione che la malattia nasca da un problema specifico del singolo paziente, che non esista accidentalità, e che il malato la manifesti in tempi e modi del tutto personali, necessitando di cure e rimedi cuciti su misura.

 

paziente di floriterapia vibrazionale

Dove si intercalano la Medicina Vibrazionale e la floriterapia in tutto questo?

Prima di rispondere è bene fare un piccolo excursus, e spiegare i principi della medicina vibrazionale, e delle relative terapie.

La Floriterapia è anch’essa una terapia vibrazionale. In quanto tale, parte dall’assunto che ogni essere vivente, sia esso umano, animale, vegetale o minerale ha, oltre a un corpo dotato di materia, anche un campo energetico che lo circonda.

 

L’Aura

Secondo la medicina vibrazionale e diverse discipline spirituali, l’aura è un campo energetico emanato dal corpo. L’aura è visibile agli occhi di persone dotate di particolare sensibilità. Essa può avere un colore e un’estensione diversi, a seconda del soggetto e delle influenze di cui esso risente: influenze esterne, ambientali… ma anche in base alla ricezione di stimoli in grado di alterare l’assetto psicologico ed emozionale di una persona.

L’Equilibrio Energetico

Ogni campo energetico ha una propria vibrazione, ovvero sia una lunghezza che una frequenza d’onda diverse. Essendo questo strettamente intrecciato al corpo fisico (materia), una sua perturbazione comporta una perturbazione anche del corpo stesso.

Parliamo quindi di energie sottili, quelle immateriali dei piani superiori (ossia i pensieri e le emozioni), che influenzano continuamente quelle più “grevi” dei piani inferiori (il corpo fisico e la somatizzazione).

La stessa aura si modifica adattandosi alle situazioni circostanti: la presenza o vicinanza di persone comportano una fusione delle aure le une con le altre. Quindi gli stimoli intorno a noi, ciò che ci accade e soprattutto come lo elaboriamo, influiscono sul “benessere” del nostro assetto energetico. Conseguentemente, è abbastanza ovvio che chi è stressato (dove per stress basta intendere una vita contraria alle proprie aspirazioni), sviluppa più facilmente sintomi. Questo a ragion del fatto che perde la stabilità del proprio campo energetico.

Come influiscono le terapie vibrazionali

Le terapie vibrazionali, e quindi anche la Floriterapia, nascono con l’intento di risanare lo squilibrio energetico una volta che esso si sia manifestato. Con l’obiettivo quindi di curare la malattia (il “risultato” a valle di tale squilibrio) ripristinando la giusta vibrazione del soggetto. Per citare il Dott. Ricardo Orozco, la Floriterapia tenta di curare le malattie manipolando questi campi energetici, mediante l’apporto di alte dosi di energia sottile.

 

Principio di Rironanza del corpo umano

Il Principio di Risonanza nella Medicina Vibrazionale

L’insorgere di una malattia avviene sempre dai piani superiori, ovvero da uno stimolo mal recepito a livello di pensieri ed emozioni (in accordo con tale assioma anche la medicina funzionale). Tale stimolo perturba l’assetto energetico e, qualora lo faccia per un tempo e un’intensità sufficienti, precipita nella materia scatenando una sintomatologia.

Secondo il principio di risonanza, l’impronta energetica del rimedio (in questo caso le essenze floreali) risuona con la vibrazione del soggetto malato e, interagendovi, ristabilisce l’equilibrio perduto, risolvendo così anche il disturbo. Ecco spiegato anche il motivo per cui un rimedio floreale somministrato a una persona che non ne necessiti, non comporta alcun tipo di manifestazione negativa.

Facendo un esempio pratico, può accadere a tutti di perdere il lavoro per le più disparate cause. Tale perdita può generare reazioni diverse, sia che l’impiego precedente fosse gradito o meno. Qualcuno potrebbe vederci un‘opportunità, qualcuno un fallimento personale, qualcun altro una vera e propria sciagura. In base alla modalità con cui lo stimolo viene elaborato, e all’intensità e alla durata in cui persiste, potrebbe emergerne un quadro di depressione, rabbia, paura, angoscia… Il modo in cui lo stimolo viene vissuto ed elaborato influenzerà l’equilibrio energetico e, verosimilmente, produrrà dei sintomi (la disquisizione su quali valenze simboliche essi avrebbero è troppo ampia per intraprenderla in questo stesso articolo).

La Cura mediante Terapie Vibrazionali e Floriterapiche

Per guarire quindi, oltre che trattare il sintomo, si renderà necessario curare lo stato emotivo negativo alla base di tutto, sviluppando il corrispondente stato positivo o la virtù contrapposta. La Floriterapia offre un ampio armamentario in tal senso: Fiori di Bach, Fiori AustralianiFiori Californiani.

Lo Stile di Vita Corretto secondo la Medicina Vibrazionale

Secondo i principi della medicina vibrazionale, il “corretto stile di vita”, di cui sempre si parla, non può più limitarsi alla giusta alimentazione e alle giuste abitudini (non fumare, fare attività fisica, etc.). Esso deve per forza abbracciare anche la tranquillità mentale e spirituale, l’autoconoscenza e la saggezza… Così come promulgato dal medico naturalista Paracelso, già nel Rinascimento.

Paracelso sosteneva che per condurre una vita sana sia indispensabile essere in armonia con se stessi, gli altri ed il mondo che ci circonda. Citiamo lo scienziato svizzero per portare all’attenzione anche un altro concetto fondamentale alla base della salute, il rapporto fra Essenza e Personalità. 

Il rapporto fra Essenza e PersonalitàIl rapporto fra Essenza e Personalità

Ogni persona racchiude in sé un’unicità fatta di talenti, aspirazioni, inclinazioni e caratteristiche intime personali e vere: l’essenza. Ma questa unicità viene influenzata negli anni dalle coercizioni familiari, sociali, scolastiche e morali. Queste vanno a modulare l’essenza, adattandola al contesto in cui si trova a vivere e sviluppando la cosiddetta personalità. La Personalità sarebbe quindi il compromesso fra la sua propria natura e le pressioni esterne.

Più si vive nella personalità, per costrizione, consuetudine, limiti morali, paura, più si forza l’essenza a un adattamento, con il conseguente squilibrio psico-emozionale e quindi energetico, le cui ripercussioni sul piano fisico sono inevitabili.

La Floriterapia riconnette al proprio Sé più vero, valorizzando l’essenza a discapito della personalità, e permettendo dunque di mantenere la “salute energetica”, responsabile a sua volta di quella fisica.

 

Terapie vibrazionali e fiori di Bach hanno effetti collaterali?

Essendo quello della floriterapia un lavoro sulle energie sottili del corpo, bisogna tener presente anche dei possibili “effetti collaterali”.

Sotto l’espressione di “aggravamento terapeutico” va infatti considerato un possibile e transitorio peggioramento dei sintomi dovuto all’assunzione di essenze floreali. Trattandosi di un’azione profonda, che scava negli ambiti più nascosti della coscienza per riportare alla luce un disagio psico-emotivo e quindi risolverlo, la Floriterapia può scatenare, nell’immediata fase iniziale di utilizzo dei fiori, un’esasperazione dei fastidi o disagi. In realtà, benché dall’occhio del paziente possa esser vista come un errore del terapeuta, questa evenienza è la più lampante dimostrazione di efficacia e correttezza nella scelta delle essenze. È il segnale che esse stanno “risuonando” con la problematica incentivandone la guarigione.

Questa possibilità va sempre sottolineata a chi sceglie di curarsi con i rimedi vibrazionali. La volontà del paziente di risolvere il problema deve essere sempre maggiore del fastidio di un suo momentaneo aggravarsi e, qualora non sussistano le condizioni per accettare il “rischio”, è bene optare su soluzioni curative differenti, benché meno in grado di affrontare il problema alla radice.

 

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Come scegliere i Fiori di Bach giusti, e quando utilizzarli

Come scegliere i Fiori di Bach giusti, e quando utilizzarli

Fiori di Bach: quali scegliere? I consigli della Farmacia di Montelupone

Appannaggio del paziente delle terapie vibrazionali e della floriterapia vi sono molteplici categorie di essenze. In ambito floriterapico, i più noti rimedi floreali sono senza dubbio i Fiori di Bach: 38 varietà di fiori selvatici individuati dal medico inglese Edward Bach negli anni ’30.
Ma sempre più diffusi ed utilizzati sono anche più di 60 Fiori Australiani provenienti dal “bush”, l’entroterra australiano, più di 100 Fiori Californiani, che crescono alle pendici della Sierra Nevada, e 18 rimedi Floreali Italiani. Vi è inoltre un’ampia varietà di altre essenze vibrazionali, come le Acque Tibetane.

 

Come Scegliere quindi i fiori di Bach più adatti per ogni persona e sintomatologia?

La scelta dei fiori di Bach, piuttosto che degli altri rimedi floreali, può avvenire in diverse maniere, sia su consiglio del naturopata, che lasciando spazio allo stesso paziente.

Data la natura intrinseca delle essenze vibrazionali, che puntano a ristabilire specifici scompensi energetici propri del singolo soggetto, senza comportare quindi alcun tipo di manifestazione negativa a una persona che non ne presenti, la scelta del rimedio floreale può quindi essere lasciata anche al paziente.

Come Scegliere i Fiori di Bach

Di seguito vediamo tre possibili scenari:

  1. Lasciar scegliere i fiori al paziente
  2. Scelta dei fiori da parte del floriterapeuta
  3. Effettuare un test Kinesiologico

 

1. Scelta dei fiori da parte del paziente

Partendo dall’osservazione del paziente stesso, è risaputo che la risonanza tra fiore e soggetto non è esclusivamente energetica. Chiunque può percepire un’attrazione più o meno spiccata verso un determinato fiore, per semplice affinità visiva o scoprendone le caratteristiche e le proprietà curative. Vige il principio per cui se un fiore viene sentito come proprio, in un determinato momento della vita, allora potrà essere sicuramente utile. Come già detto, l’inesperienza non comporta rischi, essendo i rimedi floreali attivi solo nel caso di uno squilibrio.

2. Scelta dei fiori da parte del floriterapeuta

La scelta può anche essere effettuata da una figura esperta nel settore. Il floriterapeuta valuterà il quadro sintomatico del paziente, ma anche il suo modo di esporre i problemi, la gestualità, il modo di comunicare, nonché una miriade di altri aspetti non per forza evidenti. Al seguito di questa analisi, e secondo la propria esperienza, il naturopata potrà quindi suggerire le terapie vibrazionali o floreali più adatte.

3. Il Test Kinesiologico

La terza opzione è quella di lasciar parlare il corpo stesso, ossia di sottoporre il paziente a un test kinesiologico. La risposta muscolare di rinforzo o indebolimento allo stimolo del test stabilirà, oltre che l’essenza, anche la modalità di utilizzo, la frequenza di somministrazione o l’eventuale uso in associazione di più essenze vibrazionali sotto forma di miscele. In floriterapia si trovano quindi sia miscele di fiori pronte, che miscele di fiori personalizzate.

 

È meglio utilizzare singoli rimedi floreali o miscele?

Come regola generale, la potenza di un preparato floreale è tanto più ampia quanto più si usa il singolo rimedio. Ma è anche vero che in determinati casi la sinergia di più fiori permette di lavorare su più aspetti in contemporanea, e di trattare quindi un quadro più complesso dove al singolo squilibrio principale vanno di pari passo altre alterazioni minori. Per questo motivo, i fiori di Bach e le altre essenze di di fiori e vibrazionali vengono offerti sia come boccette di essenze singole, che in miscele pronte o personalizzate.

 

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Pensi di aver deciso di scegliere personalmente le tue essenze floreali? O preferisci piuttosto che sia il Naturopata a consigliarti, o a sottoporti a un test?

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Floriterapia & Enneagramma

Floriterapia & Enneagramma

Dott. Roberto Moneta

Dott. Stefano Moneta

FLORITERAPIA & ENNEAGRAMMA

 
Un concetto fondamentale che ci aiuta a capire la funzione spesso assegnata alla floriterapia è la cosiddetta  “ RESILIENZA”. Questo termine può  essere applicato in moltissimi ambiti e può  descrivere un’ampia varietà di situazioni. Per comprendere il suo significato dobbiamo effettuare l’analisi della sua etimologia. Esso deriva da due verbi latini combinati tra loro: RESILIRE ( tornare indietro, rimbalzare ) e RESALIRE ( saltare ). Associando i due significati si ottiene “ tornare indietro, prendere la rincorsa e saltare”. Di fatto la resilienza è la capacità di resistere agli urti senza spezzarsi e di tornare alla forma originaria. Sono impliciti in questa definizione i concetti di adattamento ( morfologico e non ) e di autoriparazione. Nell’ambito della vita quotidiana veniamo continuamente sottoposti a stimoli che mettono alla prova la nostra resilienza, stimoli che ci obbligano ad esercitare le nostre capacità di adattamento. La risposta del singolo soggetto nei confronti di un determinato stimolo sarà diversa in base all’importanza che quel soggetto gli attribuisce e alla sua capacità di cogliere in ci  un’opportunità di crescita.

Diametralmente opposta alla resilienza è la RESISTENZA: in questo caso il problema viene combattuto, affrontato con ostilità, e l’individuo rinuncia a fare il salto, sviluppando così, invece di un cambiamento, una regressione. Ma da dove nasce la nostra capacità di adattamento all’ambiente? Qual è il punto di partenza su cui intervenire per ottimizzare la nostra resilienza? È la PERSONALITÀ , intesa come il nostro modo di vivere nel mondo, in mezzo agli altri, nei rapporti sociali , di lavoro o sentimentali. Ed è proprio qui che ritorna il collegamento con la floriterapia e con la teoria di Edward Bach. La personalità si contrappone all’anima, in quanto la prima rappresenta il nostro modo di essere nell’ambiente esterno, la seconda la nostra vera essenza interiore. Le due componenti possono essere allineate e in armonia, oppure diverse fra loro e di conseguenza in contrasto. Nel primo caso la personalità non impedisce l’espressione dell’anima, favorendo così lo sviluppo della resilienza. Nel secondo si comporta da gabbia, soffocando l’anima e impedendone la libera espressione. Questo assetto, oltre ad implicare un atteggiamento di resistenza rispetto all’ambiente, è alla base delle cosiddette malattie esistenziali.

Un terapeuta che si occupa di questo genere di disturbi può  avvalersi in prima battuta dell’ENNEAGRAMMA. Come dice la parola stessa ( dal greco “i 9 segni “) si tratta di un diagramma a 9 apici, ognuno dei quali corrisponde ad un enneatipo, ovvero un archetipo, una peculiare personalità, con caratteristiche ben definite e comportamenti prevedibili. Osservando il diagramma ci accorgiamo che ogni enneatipo è in relazione con gli altri secondo una logica ben precisa: con i due enneatipi contigui, che vengono indicati come “ali”, e con altri due enneatipi a cui risulta collegato dalle frecce. L’influenza esercitata da questi altri 4 enneatipi produrrà una specifica configurazione, nella quale l’enneatipo di base verrà modulato a seconda delle caratteristiche degli altri 4. Riconoscere le influenze degli altri enneatipi su quello di base è molto importante, in quanto consente di determinare se il soggetto sta assumendo una configurazione “integrata” ( ovvero caratterizzata da equilibrio e da assenza di conflitti ) oppure “disgregata” ( cioè destabilizzata e in disequilibrio, che spesso denota la presenza di stimoli stressogeni provenienti dall’ambiente ). Il compito del terapeuta è quello di fornire al paziente il mezzo adatto per ritornare alla configurazione integrata, favorendo al tempo stesso le sue capacità di adattamento agli stress, consentendogli così di imparare a preservare il suo equilibrio anche in presenza di stimoli nocivi ( o avvertiti come tali ). Tutto questo ha la sua massima realizzazione attraverso la floriterapia. Con le essenze floreali è possibile regolare e riequilibrare l’assetto emotivo di un paziente, stimolando in lui i meccanismi di armonizzazione e risintonizzazione della personalità sulle frequenze dell’anima. La scelta dei fiori andrà effettuata sia in base all’enneatipo da modulare, cercando di enfatizzare le sue risorse e di sminuire i suoi aspetti negativi, sia in base alle influenze degli altri enneatipi, per ottenere una sorta di bilanciamento.

Vediamo adesso le caratteristiche di base dei 9 enneatipi e dei fiori che meglio si adattano alle loro esigenze. In questa trattazione abbiamo scelto di dedicarci ai soli Fiori Californiani per offrirne una nuova chiave di lettura.

ENNEATIPO 1 – IL PERFEZIONISTA

Persone responsabili, determinate e laboriose, che in genere fissano standards di qualità interiori molto elevati. Prendono la vita con estrema serietà e possono sembrare insofferenti, veementi, critici , rigidamente controllati nella manifestazione di emozioni e sentimenti, moralisti e compulsivi nello sforzo di raggiungere la perfezione. Hanno la compulsione di imporre le proprie regole anche agli altri. Se si sentono minacciati reagiscono in modo contrario a ci  che sentono ( repressione ). La repressione, per sua stessa natura, implica controllo, che a sua volta genera rigidità. Seguono frustrazione e rabbia, che solo in situazioni di evidente legittimità sfociano in manifestazioni di ira.

Scarlet Monkeyflower ( Fiore Californiano )

Mimulus Cardinalis

Per chi ha paura dei sentimenti profondi, è ipercontrollato e teme di manifestare le proprie emozioni negative e l’aggressività, ma poi esplode con violenza. Aiuta a gestire la rabbia.

Filaree ( Fiore Californiano )

Erodium Cicutarium

Per pedanti e pignoli. Per chi tende a perdersi nelle piccole cose, di scarsa importanza, e spreca molta energia psicofisica in piccoli problemi. Aiuta ad ampliare la visione nelle contrarietà quotidiane.

Dandelion ( Fiore Californiano )

Taraxacum Officinale

Per le tensioni muscolari (specialmente a collo e spalle), dovute a troppa rigidità, perfezionismo ed eccessivo senso del dovere. Stress ed affaticamento per andare oltre i propri limiti naturali.

ENNEATIPO 2 – IL DONATORE

Sono persone che amano prestare il proprio aiuto agli altri, ottimi ascoltatori, socievoli e amichevoli, ma soprattutto servizievoli. Preferiscono dare anziché ricevere e mettere in secondo piano i propri bisogni per adeguarsi a quelli di chi sta loro vicino. Dimostrano una consapevolezza squisitamente empatica, riuscendo a modificare il proprio modo di comportarsi in base ai presenti. Nutrono la convinzione di sapere cosa sia meglio per gli altri.

Black Cohosh ( Fiore Californiano )

Actaea Racemosa

Per chi evoca sempre la parte più negativa degli altri, attirando situazioni violente. Spesso c’è la tendenza a scegliere partner problematici ( pur riconoscendo nell’altro un partner sbagliato, l’enneatipo Due nutre la superba convinzione di poterlo cambiare ).

 

Pink Yarrow ( Fiore Californiano )

Achillea Millefolium var. Rubra

Per le persone estremamente sensibili che si lasciano troppo coinvolgere dai problemi altrui, utile a chi fa da “spugna” e a tutti i terapeuti che non riescono a mettere le giuste distanze.

Golden Yarrow ( Fiore Californiano )

Achillea Filipendulina

Per le persone influenzabili, sempre alla ricerca dell’approvazione sociale; tendono a far propri i progetti degli altri. Aiuta a ritrovare se stessi, rafforza il carattere e rende più autonomi.

ENNEATIPO 3 – IL VINCENTE

Individui sicuri di sé e ambiziosi, che inseguono il successo, intraprendenti, ossessionati dal lavoro e dagli obiettivi che si pongono. Danno più importanza ai propri progetti piuttosto che ai sentimenti e temono in maniera clamorosa il fallimento. Pianificano qualsiasi cosa, perfino il tempo libero. Pur di arrivare ai loro traguardi sono capaci di manipolare e ingannare gli altri, grazie anche alle loro spiccate doti camaleontiche, ma finiscono per mentire perfino a se stessi identificandosi troppo con i ruoli che scelgono.

Aloe Vera ( Fiore Californiano )

Aloe Vera

Esaurimento da lavoro psico-fisico, per chi “tira” all’estremo e crolla improvvisamente; per chi sacrifica la propria vita privata per il successo professionale ed è incapace di rilassarsi.

Sagebrush ( Fiore Californiano )

Artemisia Tridentata

Per chi si identifica con successo, ricchezza e ruolo sociale, per chi è superficiale e spesso acquisisce coscienza solo grazie a grandi rovesci. Per sviluppare una vita basata su valori più autentici.

Trillium ( Fiore Californiano ) Trillium Chloropetalum

Per chi ha un’ambizione sfrenata e una coscienza solo materialista, è incapace di altruismo. Anche per chi è povero ma crede che l’unica felicità venga dai soldi. Sviluppa la capacità di dare.

ENNEATIPO 4 – IL ROMANTICO TRAGICO 

I tipi Quattro esperiscono l’esistenza in modo intensamente e profondamente emotivo. Idealisti irriducibili, rifiutano la banalità e sono attratti da situazioni limite e da quanto possa essere considerato insolito, artistico e pregno di significato. Di umore mutevole, spesso malinconici o depressi, aspirano a mostrare la propria unicità in qualsiasi campo. Temono la grigia ordinarietà, provano invidia per ci  che non hanno e tendono a rimpiangere il passato o sognare il futuro, senza vivere il presente.

Mugwort ( Fiore Californiano )

Artemisia Douglasiana

Per chi è instabile, soggetto a frequenti e improvvisi sbalzi di umore. Per tutte le persone lunatiche, iperemotive o isteriche. Utile anche per chi non riesce a integrare esperienze metafisiche.

 

Indian Paintbrush ( Fiore Californiano )

Castilleja Miniata

Per chi non riesce a concretizzare il proprio estro immaginativo per mancanza dell’energia vitale in grado di sostenere lo sforzo creativo. Apporta creatività, produttività e vitalità.

Bleeding Heart ( Fiore Californiano )

Dicentra Formosa

Ideale per tutte le forme di dipendenza che soffocano un rapporto; per chi ha il cuore spezzato; per chi vive l’amore con dipendenza e possessività. Sviluppa un amore consapevole.

ENNEATIPO 5 – L’OSSERVATORE

Persone introverse, intellettuali, riflessive, impassibili e autosufficienti, i tipi Cinque sono dominati dalla paura ma oppongono un atteggiamento più distaccato che intimidito. Gelosi dei propri spazi personali, dedicano il proprio tempo ad approfondire cultura e conoscenze. Temono l’intrusione sopra ogni altra cosa e necessitano di uno spazio ben definito dove rifugiarsi per recuperare le energie e riflettere. Raramente spontanei, preferiscono anticipare gli eventi e farsi trovare preparati. Tendono ad isolarsi per evitare di sentirsi inadeguati. Possono risultare avari per la loro preoccupazione di mancare di risorse considerate indispensabili.

Goldenrod ( Fiore Californiano )

Solidago Californica

Ipersensibilità ai giudizi e alle influenze altrui in persone sensibili e vulnerabili. Arrivano ad isolarsi e chiudersi in sé per mantenere i propri confini. Indipendenza pur mantenendosi aperti agli altri.

Hound’s Tongue ( Fiore Californiano )

Cynoglossum Grande

Per chi ha una visione meccanicistica, scientista e troppo razionale della vita, tende ad essere cinico. Aiuta a recuperare il senso della meraviglia e a sviluppare un pensiero olistico.

Nasturtium ( Fiore Californiano )

Tropaeolum Majus

Per chi lavora troppo intellettualmente e manca di energia fisica. Persone fredde, determinate, aride, malaticce (pallide, occhi cerchiati). Dona vitalità e dinamismo e scioglie le rigidità fisiche e mentali.

ENNEATIPO 6 – IL CAUTO

Tendenzialmente timoroso e sospettoso, non si fida degli altri. È molto ligio al dovere e ama le situazioni sicure ( zona comfort ), per questo predilige maggiormente il ruolo di gregario, piuttosto che di comandante. È caratterizzato da grande lealtà, dedizione, affidabilità e prudenza. Il suo atteggiamento mentale di dubbio lo spinge a mettere in discussione le sue stesse decisioni, le motivazioni altrui e il livello di sicurezza di qualsiasi contesto. Tramite l’immaginazione crea gli scenari più pessimistici per anticiparli ed esorcizzare la paura.

Oregon Grape ( Fiore Californiano ) Berberis Aquifolium

Per chi vive il mondo come ostile (paranoia) ed ha un atteggiamento aggressivo di difesa. Persone diffidenti, pessimiste, facili a offendersi, che in tal modo mancano del nutrimento del calore altrui.

 

Red Clover ( Fiore Californiano )

Trifolium Pratense

Per chi è angosciato, ha una visione apocalittica della realtà e si concentra sul negativo (malattie, inquinamento, guerre, crisi,…). Per chi si lascia prendere dal panico e dall’isteria collettiva.

Angelica ( Fiore Californiano )

Angelica Archangelica

Per chi si sente spaesato e senza guida; riconnette con le Dimensioni Superiori e la propria Guida Angelica. Indicata nei momenti di grande pericolo, fortifica l’anima e aiuta a sentirsi protetti, infondendo fiducia in qualcosa di più alto.

ENNEATIPO 7 – L’OTTIMISTA

Archetipi dell’eterno fanciullo, i Sette appaiono energici, allegri, spensierati e pieni di vita. Concepiscono la vita come un enorme parco giochi nel quale sono intenti ad assaporare tutti i piaceri. Affrontano i progetti con coinvolgimento, ma con difficoltà li portano a termine, distratti da numerosi altri interessi coltivati in contemporanea. Temono la sofferenza e per rinnegarla si abbandonano alla superficialità e al divertimento.

Blackberry ( Fiore Californiano )

Rubus Armeniacus

E’ un catalizzatore energetico per chi non riesce a concretizzare le proprie idee e si sente bloccato. Grandi aspirazioni ma scarsa concretezza, c’è poca energia fisica. Letargo e confusione mentale.

Deer Brush ( Fiore Californiano )

Ceanothus Integerrimus

Per la mancanza di sincerità, l’ambiguità morale e la tendenza a mentire. Per chi presenta confusione rispetto ai propri obiettivi e ai propri valori. Porta coerenza ed onestà verso se stessi e gli altri.

Fairy Lantern ( Fiore Californiano )

Calochortus Albus

Per chi ha difficoltà a crescere e a prendere responsabilità (“Sindrome di Peter Pan”); persone infantili, insicure e dipendenti dagli altri. Utile anche nella pubertà quando il corpo è in trasformazione.

ENNEATIPO 8 – IL CAPO

Persone energiche, passionali, prepotenti, ribelli, prive di mezze misure, che assumono la conduzione di qualsiasi impresa li veda coinvolti. I tipi Otto appaiono aggressivi, ma spesso ne sono inconsapevoli ( pensando di essere semplicemente diretti ). Classificano la realtà in bianco e nero, buono e cattivo. Tendono ad alterarsi facilmente e a mostrare il loro fervore, che spesso sfocia in rabbia o viene percepito come tale. Se attaccati o sfidati, reagiscono energicamente e con aggressività. Hanno un forte senso della propria giustizia. Temono la sottomissione agli altri e la debolezza, che combattono con arroganza ed eccesso nell’azione.

Calendula ( Fiore Californiano )

Calendula Officinalis

Per le persone polemiche che tendono ad usare parole taglienti ed offensive e ad emettere giudizi negativi; per chi non riesce ad esprimersi. Dona calorosità e compassione alle parole.

Larkspur ( Fiore Californiano )

Delphinium Variegatum

Per chi tende ad essere troppo accentratore e si dà un’importanza eccessiva. Leadership distorta dalla autoesaltazione. E’ il fiore del potere per i capi carismatici; aiuta a ispirare e motivare gli altri.

Tiger Lily ( Fiore Californiano )

Triteleia Ixioides

Per chi ha un carattere forte e dominante, è aggressivo, prepotente e incapace di collaborare. Aiuta a superare l’egocentrismo. Indicato nell’eccesso di energia Yang, anche per donne troppo mascoline.

ENNEATIPO 9 – IL MEDIATORE

Individui affabili, amichevoli, tolleranti, concilianti e non competitivi. Ricercano un’esistenza pacifica, prevedibile e confortevole e amano il senso di appartenenza. Sovente si creano rituali giornalieri per dare struttura ad una giornata altrimenti imprevedibile ( es. caffè alle 7, yoga alle 16…). Hanno difficoltà a capire quali siano le le loro priorità, per cui finiscono per seguire la scia dei desideri del prossimo, dal quale a volte assorbono perfino l’accento, il modo di parlare e il linguaggio gestuale. Alternano periodi di estrema attività a fasi di esaurimento completo o inattività letargica. Tendono a procrastinare le priorità personali ma in realtà il motivo è la “ dimenticanza del chi sono” , come se inconsciamente non avessero il permesso di pensare a ci  che importa loro davvero.

Tansy ( Fiore Californiano )

Tanacetum Vulgare

Per le persone apatiche, indifferenti, letargiche, tendono a fuggire la realtà dormendo. Per chi procrastina sempre. Stimola la volontà e la decisione in vista della realizzazione di un progetto.

Cayenne ( Fiore Californiano )

Capsicum Annuum

Per chi ha paura del cambiamento con tendenza al ristagno, sia fisico che psicologico. Stimola una reazione energetica nel corpo e nell’anima. A livello corporeo serve per la circolazione venosa e linfatica e per la cellulite.

California Wild Rose ( Fiore Californiano ) 

Rosa Californica

Per chi ha perso l’interesse per la vita e manifesta disinteresse ed apatia verso se stesso ed il mondo. Aiuta ad accettare le sfide della vita. Sviluppa amore ed entusiasmo per la vita.

Restando sul tema dell’evoluzione personale, va ricordato che l’enneagramma può  avere un ambito di applicazione molto più esteso rispetto alle sole problematiche di tipo psico-emotivo. Nei numerosi casi in cui tante e diverse terapie, anche protratte nel tempo, falliscono, l’enneagramma può  rappresentare l’asso nella manica per sbloccare la situazione. Attraverso la modulazione della personalità possiamo intervenire sui disagi profondi che spesso ostacolano la guarigione ( i cosiddetti blocchi psicologici che, se protratti nel tempo, come sosteneva Edward Bach, vanno a concretizzarsi sul corpo fisico, assumendo in questo modo il carattere di segnali ). Il sintomo, inteso come metodo di comunicazione tra l’inconscio e la mente cosciente, perde la sua funzione e di conseguenza la sua ragione di essere, se la sua causa è stata rimossa.

Bibliografia: Karen A. Webb , Enneagramma Principi di Base, Cornaredo, Armenia S.r.l., 2018 [tit. or. The Principles of Enneagram ]

Ringraziamenti: Un doveroso e sentito grazie alla dott.ssa Wilcka Fanesi per la sua preziosa collaborazione nel delineamento dei nove archetipi e nella scelta delle essenze floreali.

Per approfondire puoi visitare la pagina dedicata ai Fiori di Bach, mentre per acquistare Fiori di Bach online e scoprire l’elenco completo di tutte le miscele disponibili, pronte o personalizzate, visita il nostro shop!

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Menopausa e fiori californiani

Menopausa e fiori californiani

Dott. Roberto Moneta

Dott. Stefano Moneta

MENOPAUSA E FIORI CALIFORNIANI

La menopausa (dal greco μην: mese e παυσις: cessazione) è il periodo della vita di una donna caratterizzato dall’interruzione irreversibile del ciclo mestruale, che si verifica approssimativamente intorno ai cinquant’anni.
La fine dell’età fertile porta con sé cambiamenti della fisiologia femminile, ma anche ripercussioni psicologiche nonché, specie nella fase di transizione dalla pre-menopausa, una ricca gamma di sintomi più o meno accentuati. Si tratta di una vera e propria sindrome la cui evoluzione varia da donna a donna, con un’entità e un decorso strettamente personali. È l’ultimo dei grandi cambiamenti del corpo femminile (dopo lo sviluppo, la gravidanza e l’allattamento) e può protrarsi per un periodo piuttosto prolungato, interferendo così con la qualità della vita e il benessere del singolo soggetto.

Non trattandosi di un semplice discorso fisiologico, non sempre sono sufficienti i prodotti - generalmente integratori - che il mercato offre per contrastare i fastidi fisici. Di solito l’obiettivo principale di questi “rimedi sintomatici” è ridurre o azzerare il problema. Vengono così impiegati estratti vegetali la cui azione si esplica contro le vampate, l’insonnia, l’irritabilità e i problemi ginecologici annessi (secchezza, atrofia, perdita di libido etc.). Nulla o poco che sostenga dal punto di vista psico-emotivo.

Perché quindi la floriterapia?
Per più di una ragione, in realtà.
Primo, perché a differenza di qualunque altra branca terapeutica, le essenze floreali hanno la capacità di agire su un’ampissima gamma di sintomi psichici e, citando Roberto Pagnanelli e Cristina Orel nel loro “Il grande libro dei fiori californiani”, perché non vi è malessere soggettivo che non possa trovare sollievo nel giusto fiore, quello che, in mani esperte, può diventare preciso tanto quanto un bisturi!
Secondo, perché nonostante la fitoterapia promuova estratti sempre più studiati e standardizzati, l’utilizzo di fonti vegetali come la soia (nella fattispecie dei suoi isoflavoni), spesso indicata nelle problematiche menopausali, porta con sé le limitazioni d’uso di sostanze ad azione ormonale.
Terzo, perché può essere la via di elezione (cura del sintomo e supporto psicologico-emozionale) o di integrazione a cure di altro tipo e quarto perché la formulazione in gocce è pratica, efficace e accessibile a chiunque.
Infine perché a seconda dei casi, dello stile di vita, del vissuto personale e delle necessità della singola donna in questa particolare fase di vita, le essenze floreali si adattano alla perfezione e possono essere combinate per dare il massimo del risultato sotto ogni punto di vista.

Fermo restando che è possibile miscelare tutte le essenze così da “cucire un vestito su misura”, vediamo ora i fiori californiani che si prestano maggiormente a risolvere le problematiche tipiche della menopausa, precisando che la lista sarebbe molto più lunga ma che, in attesa di un arricchimento della letteratura ufficiale, la trattazione di molte altre essenze è stata per il momento lasciata in sospeso.

FIORE #1 - Alpine Lily

Si presenta come una pianta femminile e dolce, dai fiori campanulati e di un bell’arancione intenso, seducenti e ricchi di fascino. Diffusa soprattutto in ambiente montano (foreste e montagne dell’Oregon, della Sierra Nevada e della California) Alpine Lily cresce ad alta quota, lontano da occhi indiscreti, a portata soltanto di chi, scalatore coraggioso e ardimentoso, è disposto ad affrontare un rischio pur di coglierla. Nel simbolismo che lega le caratteristiche e gli effetti di un fiore si può intravedere già per quale persona sia indicato un rimedio come Alpine Lily, ossia per quelle donne la cui espressione della femminilità risulti bloccata o che conservino un’immagine negativa del corpo femminile (retaggio familiare o culturale), che non si identifichino con il proprio corpo e non lo vivano a pieno, causandosi così stress fisico (spesso a livello ginecologico) e mentale. Alpine Lily stimola l’integrazione dell’animo femminile nella donna, favorisce la circolazione dell’energia e ricorda al soggetto che il proprio potere e le proprie potenzialità dipendono anche dall’espressione del corpo femminile. Alpine Lily è indicata per tutte le donne che non amano o non si amano più, che vivono conflittualmente il rapporto con il proprio corpo, che hanno difficoltà a donarsi, frigide, inibite o in crisi di identità, proprio come il fiore che si nasconde arroccandosi in cima ai monti o nel fitto della boscaglia.

FIORE #2 - Fuchsia

Tipico dell’America centro-meridionale, si presenta come un piccolo alberello con foglie caduche ed ovali, i cui fiori richiamano la forma di una campana a tinte rosse e purpuree. Secondo la teoria dei colori, le tonalità fucsia sono quelle della sensibilità, del fascino e della tendenza a farsi ammaliare dalle cose belle della vita.
Questa essenza agisce ovunque vi sia una repressione delle emozioni, incapacità di esprimere i sentimenti, laddove il distacco e la freddezza superficiale nascondano un dolore o una rabbia profondi. La repressione emotiva (o al contrario, l’emotività accentuata volta a nascondere traumi profondi) è tipica delle personalità cosiddette “vulcani spenti”, all’apparenza tranquille ma sempre sul punto di esplodere; a volte, durante la menopausa, la persona tende ad enfatizzare i problemi fisici o di ordine minore per non guardare in faccia all’aspetto preponderante, la transizione da una fase della vita a un’altra.
Bloccare l’espressione delle emozioni causa da un lato la comparsa di sintomi fisici, dall’altro blocca lo sviluppo personale interiore, creando una situazione di ristagno. Fuchsia aiuta a progredire verso una catarsi emotiva di modo che la vita sentimentale diventi genuina e le emozioni più profonde, che per paura si tende a isolare, vengano affrontate e trasformate efficacemente. Si sposa bene con quelle situazioni in cui si deve imparare a volersi bene, calmare il corpo e tirare fuori da sé il meglio in ogni situazione.

FIORE #3 - Fairy Lantern

Parole chiave associate a questo fiore possono essere insicurezza, immaturità, dipendenza emotiva, incapacità di assumersi le proprie responsabilità e di accettare la vita adulta, sindrome dell’eterno bambino (Peter Pan) e in effetti Fairy Lantern si adatta alla perfezione a tutte quelle donne che non accettano di invecchiare né in termini fisici né di responsabilità.
È l’aspetto stesso del fiore a dirlo, con il suo esile stelo che fatica a sostenere la pesante cupola di fiori bianchi e che si piega sotto il suo peso. Fairy Lantern richiama il mondo delle lucciole e delle fiabe, la dimensione dell’adolescenza, di quella fase della vita non sovrastata dagli oneri della maturità. È una vera e propria lanterna interiore, da offrire a coloro che, sovrastati da aspettative e ambizioni altrui o iperprotetti da un eccesso di affetto abbiano smarrito non solo la propria guida ma anche la capacità di far fronte alle avversità, necessitando cure e rassicurazioni dall’esterno. Alcune donne, in un periodo critico come quello della menopausa, si aggrappano alla loro immagine giovanile al punto da diventarne quasi schiave, continuando a vestirsi, truccarsi, pettinarsi e comportarsi in maniere che contrastano con la normale evoluzione del corpo e dell’età. Un conto uno spirito giovanile, ben diverso non accorgersi dei cambiamenti inevitabili a cui ci sottopone la vita. Fairy Lantern conduce per mano verso l’accettazione della maturità, verso il distacco e una minore sensibilità all’opinione altrui, verso una realizzazione che scaturisca dalle nostre scelte e non dalla delega alle opinioni altrui.

FIORE #4 - Pomegranate

L’essenza del melograno è la più femminile per eccellenza. Costituito da una corolla di tre o quattro petali color rosso vivo, il fiore dà origine a un frutto dalla buccia dura, coriacea, che contiene semi color rubino, dolci e aciduli. Questi chicchi violacei racchiusi in un solo frutto ben difeso ricordano un ovaio ricco di uova pronte ad essere fecondate e lo stesso nome botanico, Punica Granatum, fa riferimento alle guerre fra romani e cartaginesi, rievocando la lotta fra due mondi opposti (all’epoca le sponde del Mediterraneo; nel caso dell’essenza il maschile e il femminile).
Difatti l’azione di Pomegranate è utile a quelle donne ambivalenti, che nutrono allo stesso tempo ambizioni lavorative e di carriera (prospettiva più maschile) e desiderio di maternità e famiglia (femminile), donne che quindi bramano gratificazioni personali senza rinunciare al loro universo femminile. Questa duplice necessità può portare a sentirsi frustrate in entrambi i ruoli, ad una spaccatura interiore, senso di colpa, a volte anche a problemi ginecologici (donne che diventano frigide per il timore di una gravidanza, o la cosiddetta sterilità psicogena). Pomegranate si rivela eccellente per sanare questo dualismo apportando armonia, unificando il mondo sociale e familiare, armonizzando il lato fisico, mentale ed emozionale e la voglia di sentirsi donna a tutto tondo.

FIORE #5 - Tiger Lily

Questo fiore, che cresce fino ad un metro e mezzo di altezza sui pendii assolati e nei margini delle foreste ci ricorda che ci troviamo di fronte a una tigre a fauci spalancate. I suoi fiori sono infatti rosso-arancioni a turbante, screziati di macchie marroni e gli aspetti che l’essenza tende a sanare sono l’aggressività, il coraggio, la forza e il desiderio di dominio che sfociano nell’egocentrismo, nella brama di prevalere, nell’eccesso di competizione e in una tendenza smodata a voler dimostrare la propria superiorità. È quindi utile per quelle donne un po’ più mascoline, inclini alla manipolazione, soggette a sbalzi ormonali o in menopausa, quando una maggiore energia maschile accede a livello della coscienza addolcendo il carattere, riducendo la competitività a favore dello spirito di cooperazione, insegnando a fare le fusa anziché ruggire. Donne austere sia nel comportamento che nel portamento, fredde, ambiziose, che negano il loro lato sensibile, dolce e ricettivo possono tutte trarre vantaggio dall’impiego di questo rimedio floreale.

FIORE #6 - Pretty Face

Le parole chiave associate a quest’essenza fanno tutte rima con menopausa: rifiuto o preoccupazione eccessiva per il proprio aspetto, insicurezza per mancata accettazione di sé, convinzione di essere brutti, sensazione di essere rifiutati dagli altri, paura di invecchiare.
Non a caso il nome significa “Bel visino” e il fiore è uno dei più eleganti di tutti i californiani, con il suo fusto sottile, le lunghe foglie nastriformi e le sue corolle gialle a strie longitudinali color marrone. Simbolicamente c’è un forte richiamo alla bellezza passeggera delle forme e al dualismo fra l’apparenza e l’essere, ossia dimostrare e convincersi della propria unicità.
È il rimedio adatto a chi non convive in armonia con il proprio corpo, a chi è eccessivamente identificato con i modelli estetici esteriori e perde di vista la propria bellezza interiore, a chi spreca immani quantità di energia per indossare una maschera che non appartiene al suo vero Io.
La paura del decadimento fisico, che a ridosso della menopausa insorge prepotente, può innescare il bisogno e la ricerca ossessiva della bellezza; Pretty Face apporta consapevolezza, desiderio di accettarsi per ciò che si è o si diventa, volontà di trovare in ogni fase di vita positività, equilibrio, sintonia, ricordando come la saggezza della maturità valga più di qualche ruga sul volto.

Conclusioni

Il ricorso alle essenze floreali californiane è una valida opportunità di sostegno o risoluzione delle problematiche annesse alla menopausa poiché mette a disposizione una gamma di rimedi adattabili alla singola paziente e modulabili secondo le più specifiche necessità. Prive di effetti collaterali e controindicazioni, possono essere scelte in modo mirato e, laddove occorra, affiancate ad altre come alcuni fiori australiani capaci di risolvere maggiormente i disturbi fisici quali le vampate di calore e i disordini ginecologici (She Oak, Mulla Mulla, Illawarra Flame Tree) per un’azione curativa ancor più profonda e personale.
Per chi non vuole solo annientare il sintomo, ma “approfittare” della malattia per una lezione di vita e di evoluzione interiore.

Altre essenze californiane potenzialmente utili
⁃ Aloe Vera
⁃ Black Cohosh
⁃ Black-Eyed Susan
⁃ Borage
⁃ Buttercup
⁃ Canon Dudleya
⁃ Cayenne
⁃ Easter Lily
⁃ Echinacea
⁃ Hibiscus
⁃ Iris
⁃ Lavender
⁃ Manzanita
⁃ Mariposa Lily
⁃ Pink Yarrow
⁃ Rosemary
⁃ Sage
⁃ Sagebrush
⁃ Scarlet Monkeyflower
⁃ Self-Heal
⁃ Sticky Monkeyflower
⁃ Zinnia

Bibliografia
“Repertorio delle essenze floreali” - P.Kaminski, R. Katz - Natur Editore
“Il grande libro dei fiori californiani” - R.Pagnanelli, C. Orel - Edizioni Enea
“Iniziazione ai rimedi floreali californiani” - F.Nocentini - Mediterranee

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Acque Tibetane: Come si usano

Acque Tibetane: Come si usano

Tutto quel che c’è da Sapere sulle Acque Tibetane

Hai sentito parlare delle Acque Tibetane e ti stai chiedendo come si usano? Sei nel posto giusto, questo articolo è scritto per spiegarne le proprietà e la preparazione!

Le Acque Tibetane Cristalmantra sono una gamma di 44 rimedi vibrazionali preparati da Norma Stocco, autrice del libro: “Cristalmantra. Acque tibetane. Le acque che armonizzano emozioni corpomente e spirito”. Nel libro, la scrittrice illustra gli effetti positivi di queste acque di guarigione, che riequilibrano il corpo, la mente, le emozioni e lo spirito, riportando benessere, serenità e salute.

Il principio su cui si basano le Acque Tibetane è la memoria dell’acqua, che coniuga le virtù terapeutiche dei cristalli con le proprietà curative di un mantra tibetano recitato a completamento della preparazione.

Tali rimedi agiscono secondo le necessità e il momento evolutivo di chi ne fa uso ripulendo il corpo fisico, calmando la mente e attivando piani di coscienza superiore che accompagnano all’introspezione e alla scoperta di nuove strade per l’autoguarigione.
Le Acque Tibetane traggono origine dalla lunga e paziente opera della loro creatrice, la cui esperienza personale di malattia e la visione ad essa conseguente sono messe al servizio di chiunque voglia vivere la sofferenza in una nuova ottica, non come disgrazia ma come possibilità evolutiva personale.

 

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Sono rimedi energizzati che esplicano i loro effetti sui corpi energetici prima ancora che su quello fisico attraverso il concetto di memoria dell’acqua.

L’acqua, naturale o demineralizzata, viene combinata con uno specifico cristallo, con dell’alcol (per la conservazione) e “caricata” attraverso il mantra, un canto rituale tibetano in grado di imprimere una vibrazione sulle molecole che si ripercuoterà poi nell’organismo.

 

 

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I cristalli sciolgono o riequilibrano cristallizzazioni fisiche, emotive, mentali ma anche karmiche e spirituali, il canto agisce sui corpi sottili e le sue parole su quello dell’anima. Ogni disarmonia fra anima e personalità è fonte di squilibrio e lo squilibrio può portare alla malattia. Le Acque Tibetane agiscono modulando la propria azione secondo necessità, intercalandosi laddove è richiesto il loro intervento.

Sono preparati eclettici, adattabili, che curano il corpo materiale tanto quanto i corpi energetici, le aure.

Ogni aura ha caratteristiche e proprietà specifiche e una sua perturbazione comporta particolari conseguenze.

 

 

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Il corpo eterico è il primo involucro protettivo del corpo, si estende al di là di esso per 2-5 cm e in caso di malattia si ammala prima di quello fisico. Il suo colore normale è grigio argenteo o celestino, ma in caso di alterazioni può mostrare chiazze grigio scure o buchi in corrispondenza degli organi colpiti. In esso si trovano i Chakra, canali energetici che permettono all’organismo di ricevere l’energia Universale. Ognuno di essi agisce attraverso una ghiandola e, se perturbato, può essere responsabile dell’insorgere di una problematica.

La seconda aura è quella astrale o emotiva, costituita dalle nostre emozioni, che rappresentano la causa di tutte le patologie escluse quelle traumatiche e infettive.

La terza aura è quella mentale, formata dai nostri pensieri. Ogni pensiero alimenta delle emozioni (e viceversa) e, come nel caso di queste ultime, risente della Legge di Attrazione e richiama persone, situazioni o eventi in linea con la sua natura. La seconda e la terza aura hanno colori ed estensioni soggettive.

Le Acque Tibetane possono essere scelte in molteplici modi, dal pendolino al Vega Test, dalla kinesiologia all’uso di carte raffiguranti i cristalli. Il loro utilizzo dovrebbe essere protratto per almeno quindici o venti giorni, per poi verificare se prolungarlo, sostituirlo con un differente rimedio o sospenderlo. La quantità di gocce richiesta varia in relazione del bisogno: una goccia equilibra problemi mentali o emozionali di tipo recente, risalenti a circa un anno prima; due gocce si applicano a problematiche antecedenti; tre gocce si correlano a squilibri risalenti all’infanzia e quattro o più a questioni più antiche, karmiche.

Vendita essenze acque tibetane: Per ogni acqua infine esistono esercizi specifici, da correlare al rimedio per tutto il periodo di utilizzo (esercizi di meditazione, respirazione, rilassamento).

 

 

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