I fiori Californiani sono 103 rimedi naturali che ampliano la gamma di essenze floreali individuate da Edward Bach nei primi del ‘900. Vengono impiegati per risolvere in maniera naturale i disturbi derivanti dal vivere moderno, quali i problemi relativi al lavoro ed alla carriera, alla comunicazione ed alle relazioni interpersonali, all’alimentazione ed alla vita sentimentale e sessuale.
In questo articolo tratteremo approfonditamente la floriterapia californiana. Vedremo cosa sono i fiori californiani, come nascono le essenze di fiori californiani, a cosa servono le singole essenze, e come assumerle.
Un po’ di Storia
La gamma dei fiori californiani nasce nel 1979 grazie all’opera di due ricercatori americani, Patricia Kaminski e Richard Katz. A partire dal 1936, anno della morte di Edward Bach, la floriterapia poteva annoverare le sole 38 essenze individuate dal suo fondatore come “armi” da usare per guarire i disturbi più comuni in maniera naturale. Per circa 40 anni quindi, solo questi 38 rimedi furono presenti sul mercato, e la casa di Bach a Sotwell, nell’Oxfordshire, fu trasformata dai suoi successori in un centro di produzione e studio di tali essenze.
Patricia Kaminski e Richard Katz
La Scoperta dei Fiori Californiani
Patricia Kaminski e Richard Katz avviarono il loro lavoro di ricerca di nuove essenze floreali con l’intento di scoprire il potenziale terapeutico insito in altri fiori, diversi da quelli già conosciuti. Nel 1979 fondano la Flower Essence Society (FES), una società il cui obiettivo è appunto quello di ampliare la gamma di essenze floreali conosciute. Coadiuvati da un team di esperti tra cui botanici, medici, omeopati, psicologi, i due ricercatori si dedicarono alla raccolta dei fiori spontanei che crescono sulle pendici della Sierra Nevada, in aree ancora incontaminate dall’inquinamento.
Nel rispetto delle procedure dettate da Bach (descritte nel nostro articolo “Come avviene la Preparazione dei Fiori di Bach“), iniziarono così a preparare e sperimentare nuove essenze. Nel giro di poco tempo, i successi terapeutici ottenuti mediante l’uso di essenze di fiori californiani furono tali da generare un eco perfino in Europa, dove una società analoga, la “Laboratorie Deva”, viene istituita in Francia per avviare un lavoro di ricerca simile.
Se i 38 fiori di Bach continuano a mantenere il loro primato nella cura degli stati d’animo negativi, i fiori californiani non sono tuttavia meno importanti per la risoluzione di molti disturbi propri dell’epoca contemporanea.
L’ambito d’azione specifico di taluni dei fiori di Bach combinati con fiori californiani creati dalla Flower Essence Society si è rivelato prezioso per ovviare ai problemi della vita moderna. Basti citare ad esempio il disagio metropolitano, le frustrazioni dovute alle circostanze professionali e di carriera, i problemi legati alla comunicazione e alle relazioni interpersonali, le crisi tra i modelli di comportamento tipicamente maschili e quelli tipicamente femminili, i disturbi sessuali e dell’alimentazione.
Per una preparare una miscela fiori californiani attualmente sono disponibili ben 103 essenze diverse, ciascuna con un suo particolare campo d’azione.
Ormai sufficientemente studiate e sperimentate, le proprietà dei fiori Californiani FES Quintessentials vengono descritte in pubblicazioni e repertori tradotti in varie lingue. La ricerca è tuttora in corso e probabilmente la Flower Essence Society riuscirà in futuro a presentare una scelta di fiori addirittura più amplia.
Come vengono prodotte le essenze floreali californiane?
Le essenze di fiori californiani “FES Quintessentials” vengono ottenute attraverso la procedura stabilita da Bach, ovvero la Solarizzazione: l’infusione diretta delle corolle in pura acqua di sorgente, sotto l’effetto dei raggi solari.
Ma a parità di metodo di preparazione, ciò che contraddistingue i fiori californiani rispetto ai loro antenati britannici è l’ecosistema in cui si sviluppano.
La Gran Bretagna , territorio di antica storia e cultura, possiede un tipo di energia diversa rispetto a quella che si irradia dalla California: si tratta di un’energia più diretta e potente, capace d’incidere in profondità. I fiori di Bach svolgono un’azione terapeutica sottile e definitiva, seppure incentrata su disarmonie di carattere più generale. La California, invece, in virtù della sua caratteristica di “terra giovane”, colonizzata in epoca recente, emana a sua volta un’energia “giovane”, di impatto immediato. Pertanto l’azione dei fiori californiani è rapida, dinamica, e si rivolge agli squilibri tipici dell’epoca moderna con il mutare delle condizioni di vita. Non solo, Kaminski e Katz hanno individuato un preciso habitat per ognuno dei 103 fiori da loro studiati. Ogni essenza è quindi un’espressione altamente specifica del suo particolare ambiente.
Dove vengono raccolti i fiori
La Flower Essence Society ci tiene molto a raccogliere i suoi rimedi a partire dalle zone più incontaminate e rappresentative della segnatura di una particolare specie. Esiste una enorme varietà di habitat per questi fiori: alcuni si sviluppano sul litorale Pacifico, altri sulle alture, altri ancora su prati aperti, fitte foreste, rive di fiumi e zone aride.
Alcuni fiori vengono attentamente “ naturalizzati” all’interno di una riserva, con tanto di certificazione di “Biodynamic gardens”.
Fiori di Bach e Californiani: comparazione e interazioni
Fiori di Bach e Californiani possono essere usati singolarmente o in sinergia tra loro. Se da un lato i fiori di Bach possono essere inquadrati come rimedi di base, imprescindibili per instaurare una terapia di fondo, ai fiori californiani va assegnato un compito altrettanto importante di “rifinitura”, consistente nella correzione di quelle particolari sfumature emotive che non rientrano nel sistema Bach.
Per questo motivo le essenze di fiori californiani rappresentano una valida integrazione floriterapica e si mostrano in grado di risolvere disturbi più specifici di quelli curati dai fiori di Bach.
Alcuni esempi di azione delle essenze FES
Si pensi ad esempio al fiore Manzanita, utile per quelle persone che hanno problemi di accettazione del proprio corpo e delle esigenze fisiche legate al fisico.
Si può parlare di affinità con il fiore di Bach Crab Apple, ma l’azione di Manzanita è molto più precisa e risolutiva, specialmente in presenza di sintomi psicosomatici come l’anoressia e la bulimia.
Oppure si consideri l’effetto dei fiori Hibiscus e Sticky Monkeyflower, che lavorano sulle paure legate alla sessualità e all’intimità fisica, svolgendo un’ottima azione di rimozione delle inibizioni.
Morning Glory, con il suo potere di spezzare le dipendenze (fumo, cibo, alcool, stimolanti, psicofarmaci…) e di ricostituire un ritmo di vita naturale in soggetti che si sono dati ad eccessi e sregolatezze.
La Linea Range of Light
“The Range of Light“ è un’espansione di ulteriori 48 essenze di fiori californiani raccolti sui terreni particolarmente luminosi ed energetici della Sierra Nevada, il cui effetto curativo è basato sul ristabilire un profondo e rinnovato rapporto fra l’essere umano e gli elementi della natura.
Puoi leggere di più su questa linea cliccando sul link per visitare la pagina dedicata.
La Linea di Essenze “Flourish”
In aggiunta alle 103 essenze del repertorio californiano, la FES ha creato 12 formule composte: le Essenze Flourish. Si tratta di una linea di miscele pronte, ottenute dall’associazione di più fiori e di oli essenziali, per potenziarne l’effetto ed ottenere un’azione mirata su una specifica problematica. Ogni formula presenta componenti sinergici, che insieme danno luogo ad un’unità complessa.
Come Assumere i Fiori Californiani
Le miscele di essenze combinate di fiori californiani acquistabili sullo shop della Farmacia di Montelupone vengono vendute all’interno delle classiche boccette di colore scuro, munite di un dosatore con pipetta Pasteur. Le essenze della linea Flourish sono invece confezionate in boccette con tappi spray, per consentire pratiche erogazioni sia per uso orale che locale.
Per l’uso topico, consigliamo di assumere le essenze spalmando un paio di gocce (o un paio di spruzzi nel caso di Flourish) sul lato interno del polso, dove è percepibile il battito cardiaco.
Potete inoltre rifarvi agli stessi metodi di assunzione per i Fiori di Bach, illustrati nel nostro precedente articolo “Fiori di Bach: come assumerli“.
Altri possibili punti per l’assunzione si possono ricavare rifacendosi alle medicine orientali:
La Farmacia di Montelupone, in provincia di Macerata, è tra le più specializzate in Floriterapia d’Italia, ed i nostri dottori farmacisti sono floriterapisti esperti, sempre a disposizione per darti dei consigli personalizzati!
Nella sezione shop del nostro sito potrai acquistare tutte le essenze di Fiori Californiani Fes Quintessentials, la linea “The Range of Light”, la linea “Flourish“, nonchè altri tipi di essenze floreali e naturali, disponibili sia singolarmente che in composizioni pronte o personalizzate.
Le Miscele su misura
Acquistare una miscela di fiori, è molto più conveniente rispetto alle singole essenze, perché ti permette di risparmiare sul prezzo, andando ad acquistare ed assumere più essenze in contemporanea, quindi anche con una maggiore efficacia!
Sullo shop della Farmacia di Montelupone è quindi possibile creare le proprie miscele su misura, selezionando le singole essenze da combinare in completa autonomia.
Per qualsiasi altra informazione per scegliere le essenze di fiori Californiani o gli altri tipi di rimedi floreali più adatti alle tue esigenze specifiche, non esitare a contattarci!
Essenze Floreali e Fiori di Bach per Ansia, Insonnia e Incubi
In questi articolo vedremo quali sono i fiori di Bach per dormire meglio, da assumere quindi contro l’insonnia e l’ansia notturna, sia negli adulti che nei bambini. Raccomanderemo inoltre ulteriori essenze naturali utili per il sonno.
Nel sonno il dominio della mente razionale viene meno
Quindi nei sogni, così come negli incubi, si materializzano gli aspetti della personalità normalmente repressi, ma che condizionano fortemente la nostra vita da svegli.
Interpretare il sogno, identificarne il messaggio nascosto, così come far caso alla sua ripetitività, è già di per sé un buon inizio per individuare il problema che attraverso di esso si affaccia alla nostra coscienza, mascherato. Anzi, più indaghiamo sull’essenza che ne è alla base, più la riconduciamo al vissuto di chi ne è afflitto, più avremo modo di individuare il rimedio o i rimedi floriterapici adatti a risolverlo.
Un’essenza fiore di Bach utile per dormire meglio è sicuramente Aspen(Populus tremula). Si tratta di un’essenza indicatissima anche per per quei bambini ipersensibili, che captano ogni minima energia negativa dall’ambiente, venendone scossi e cadendo in uno stato di angoscia. Il bambino che diventa inquieto al crepuscolo, i cui sogni degenerano spesso in incubi o che ha paura del buio, dei mostri nell’armadio o di qualsiasi altra “presenza” nella stanza, può utilizzare Aspen da solo o in associazione con altri rimedi.
Assunzione
Quest’essenza è disponibile anche in globuli, ossia dei tubetti-dose contenenti più diluizioni dello stesso fiore, da assumere lasciandole sciogliere sotto la lingua la sera prima di andare a letto. In tal caso è consigliabile limitare a una o due le assunzioni settimanali, tenendo presente che, come succede anche per i rimedi in gocce, le essenze floreali scavano nella parte inconscia per riportare alla luce il problema prima di risolverlo e così facendo possono generare un transitorio peggioramento del quadro (in realtà si tratterebbe della conferma che il rimedio è azzeccato e sta facendo effetto!).
SAINT JOHN’S WORT
Simile per indicazioni è il fiore californiano Saint John’s Wort (Hypericum perforatum), le cui proprietà sono di sollievo per chi dorme agitato da mille paure e incubi, suda nel sonno e si risveglia tremando o addirittura urlando. A differenza di Aspen, Saint John’s Wort è indicato per chi, oltre che dalla paura, è afflitto anche da un basso tono dell’umore,si sente stanco moralmente e non riesce a reagire ed a ritrovare la giusta luce per risollevarsi.
Rimedi Naturali e Fiori di Bach per l’enuresi notturna in Adulti e Bambini
Se agli incubi si associa un problema di enuresi notturna (sia negli adulti che nei bambini), i possibili rimedi naturali da utilizzare diventano tre: Cherry Plum (fiore di Bach), Dog Rose (fiore australiano) e Crisopazio (Acqua Tibetana Cristalmantra). Nel prosieguo vediamo anche tutte le altre proprietà di queste essenze.
Per le enuresi notturne è inoltre raccomandato P37 della linea Psicophyt, una formulazione di essenze floreali in globuli utile anche per problemi di Vescica Neurogena e Cisiti ricorrenti.
Cherry Plum(Prunus cerasifera) è il fiore di Bach per chi ha la tendenza ad avere allucinazioni visive o uditive, per chi soffre di tensione muscolare, e per chi si sente sull’orlo di un esaurimento. Nella fattispecie del sonno, Cherry Plum può quindi aiutare chi soffre di insonnia, paranoia e incubi con enuresi.
Di fondo a questa condizione c’è il timore di impazzire e una capacità di percezione superiore alla media, con conseguente influenzabilità. Dato però che la persona affine a questo fiore fa di tutto per controllare questo stato di allarme continuo, ne deriva che nel momento in cui la pressione esercitata dalla mente razionale viene meno (il sonno) si liberi l’istinto sopito, con manifestazione di incubi e in alcuni casi anche la perdita del controllo vescicale.
DOG ROSE
Dog Rose (Bauera rubioides) è una delle 69 essenze di fiori australiani raccolti nel “Bush” australe, ed è derivata da una specie di fiori che cresce lungo i ruscelli, nei terreni paludosi e sulle pareti umide delle rocce, in costante vicinanza dell’acqua. L’acqua è l’elemento emozionale per eccellenza, e l’emozione collegata a essa è la paura. Come organo le è assegnato il rene; le persone paurose, impressionabili e ansiose hanno quindi inevitabilmente un rene “debole”. Non è quindi un caso se le paure più terrificanti, come quelle degli incubi, si “somatizzino” nell’apparato urinario.
CRISOPAZIO
Il Crisopazio invece è un’acqua della linea delle Acque Tibetane Cristalmantra “Spiritual Remedies”: dei preziosi elisir di minerali.
A livello fisico il Crisopazio rigenera l’apparato urinario sia in corso di malattia che come prevenzione, mantenendo in stato funzionale reni, ureteri e vescica.
L’acqua di Crisopazio fa defluire le paure, eliminando quella sgradevole sensazione di continua angoscia che priva del piacere di vivere, di rilassarsi e di dormire bene. L’essenza limita anche gli atteggiamenti di autosabotaggio che si generano in virtù dei timori, più o meno manifesti, a causa dei quali si è bloccati.
Farmacia di Montelupone: specialisti in Fiori di Bach ed altri Rimedi Naturali
La Farmacia di Montelupone è tra le più specializzate d’Italia in Floriterapia. Speriamo che questo articolo su quali sono le essenze ed i fiori di Bach per dormire meglio, contro l’ansia ed insonia notturne ti possa essere utile, e che tu possa finalmente dormire un sonno tranquillo!
Per qualsiasi altra informazione su come si usano i rimedi floreali e le altri tipi di essenze naturali non esitare a contattarci!
Il Nostro Shop:
Tutte el essenze menzionate in questo articolo sono disponibili nella sezione shop del sito, dove troverai tutti e 38 i fiori di Bach originali e le altre essenze naturali per adulti, animali e bambini.
Sullo shop puoi acquistare i rimedi naturali di cui hai bisogno sia in composizioni pronte, che in essenze singole che puoi combinare tra loro direttamente online, per creare delle miscele personalizzate specifiche per le tue proprie esigenze.
Acquistare una miscela di fiori è più conveniente rispetto alle singole essenze!
Una miscela di fiori ti permette di risparmiare sul prezzo, perchè ti permette di acquistare ed assumere più essenze in contemporanea, con una conseguente maggiore efficacia, senza dover per forza acquistare un flacone per ogni singola essenza!
Sappiamo che in molti, guardando con propensione alle cure naturali, si chiedono se la floriterapia funziona davvero, e come. In questo articolo tratteremo i principi base della floriterapia ed illustreremo le proprietà delle cure basate sulle essenze floreali.
Cos’è la Floriterapia
La floriterapia è una branca della medicina olistica e, come tutte le discipline curative che pongono al centro dell’attenzione il paziente e la sua unicità, si pone come obiettivo il ripristino o il mantenimento di uno stato di salute e benessere inteso come equilibrio fisico, emotivo, mentale e spirituale.
L’assunto di base di queste “medicine alternative” è duplice: da una parte vi è la convinzione che l’essere umano non sia fatto soltanto di materia, bensì anche di energia, e che queste due matrici interagiscano influenzandosi reciprocamente; dall’altra la concezione per cui non è nel fisico che si innesta la malattia, ma a un livello superiore (psicoemotivo), dal quale poi si “concretizza” nel sintomo. Il sintomo rivestirebbe quindi il doppio ruolo di campanello d’allarme e di simbolo. Su un piano figurato, il punto del corpo o l’organo interessato dal disturbo rivelerebbero sempre dove si annida il problema psicoemotivo del pazient.
Lo scopo dei rimedi floriterapici è quindi nobile, e non punta al contrasto della malattia nella sua componente percepibile e fastidiosa. Con la floriterapia si cerca di ristabilire l’equilibrio turbato fra mente e corpo, di sciogliere blocchi emotivi anche profondi e di agevolare la crescita spirituale dell’individuo.
Come funziona la floriterapia
Il mezzo utilizzato dalla Floriterapia sono le essenze floreali, preparati sottili ricchi di energia, che non esercitano i loro effetti attraverso il meccanismo dose-dipendente tipico dei farmaci. Assumendo delle essenze di fiori non si apportano sostanze chimiche al corpo, ma piuttosto delle forze vitali, contenute in ogni singolo fiore o pianta da cui esse derivano. Si va quindi ad interagire con le parti energetiche del corpo, correggendo le distorsioni alla base dei disturbi che prova il paziente.
Richiamando terminologie e concetti più accostabili alla normale scientificità, si potrebbe dire che i rimedi floriterapici agiscono secondo i principi base della psiconeuroimmunologia. In questa disciplina, pur parlando in maniera più concreta di materia e di chimica, l’asse attraverso cui prende forma una malattia prevede:
L’innesco nella psiche (pensiero)
Il passaggio attraverso il sistema nervoso (neurologia)
Il coinvolgimento delle cellule bersaglio dei neurotrasmettitori, con particolare riguardo al sistema immunitario (immunologia).
Grazie alla loro natura vibratoria, quindi, le essenze floreali non hanno un impatto diretto sulla biochimica del corpo, ma lasciano il paziente libero di “evolvere”, incoraggiando in lui un cambiamento di vibrazione (o energia). Le essenze floriterapiche agiscono infatti per risonanza, innescando un dialogo interiore con gli aspetti irrisolti dell’Io più profondo, provocando il cambiamento emotivo e mentale che di riflesso scatenerà il cambiamento (positivo) nella matrice organica (corpo).
Il concetto chiave: l’Osservazione della Natura e del Paziente
Il punto di partenza da cui si è evoluta la Floriterapia ormai circa un secolo fa (il primo fiore è stato catalogato da E. Bach nel 1928) è l’osservazione della natura, in particolare delle specie vegetali e delle loro caratteristiche.
Se la Natura funge da specchio dell’uomo mostrando in chiave simbolica le sue qualità fisiche, emotive e psichiche, allora osservandola e cogliendo la valenza figurata dei fiori, delle piante e dei loro comportamenti si possono intuire le proprietà curative, e sfruttarle per riportare uno stato di serenità ed equilibrio.
Ogni paziente è diverso
Benché di difficile comprensione per la mentalità razionale della società moderna, è sempre più indiscutibile da continue evidenze che uno stato alterato di mente ed emozioni comporta disagi in termini di salute fisica. A differenza della medicina tradizionale “allopatica”, la medicina olistica (e quindi anche la Floriterapia) non prevede alcun protocollo terapeutico.Ogni paziente è considerato come un individuo a se stante, con un vissuto, una personalità, un’educazione, delle aspirazioni, dei talenti, un modo di pensare e di relazionarsi all’ambiente (inteso come società, famiglia, lavoro, relazioni umane) unico e irripetibile.
Nessun paziente può quindi essere omologato in categorie o protocolli standard.
L’uso di rimedi floreali non può esimere dall’ascolto della storia e della situazione contingente del paziente, dall’osservazione dei suoi gesti, del modo di parlare, di interagire e dalle sue peculiari necessità. Ogni caso è un nuovo caso, da valutare isolatamente (dei punti cardine su come impostare un corretto lavoro per il floriterapeuta e per il paziente discuterò in un articolo specifico).
Come vengono realizzate le essenze floreali
Se partiamo dall’assunto che il paziente vada analizzato in tutte le componenti che formulano il puzzle della sua vita, si capisce come, nello studio di nuove essenze, le Società di Floriterapia pongano come cardine lo studio di fiori e specie vegetali a tutto tondo, partendo da caratteristiche morfologiche (tronco, foglie, corolle), biologiche (modalità di crescita, riproduzione, clima, habitat) e comportamentali (interazione fra il fiore e l’ambiente circostante). Ogni singola essenza viene studiata per anni prima di essere inclusa in una gamma di preparati floreali, dopo averne cioè compreso tutte le caratteristiche ed aver assistito al viaggio completo, che si conclude con la fioritura (il momento del massimo aspetto spirituale della pianta).
Come scegliere e utilizzare le essenze floreali per curarsi
Abbiamo già detto che il criterio di scelta delle essenze floreali deve essere personalizzato, un vestito cucito su misura sul paziente ma, se non si è in contatto con personale specializzato, un buon metodo è anche quello di “sentire” il rimedio più adatto per se stessi.
Scorrendo i cataloghi e leggendo le informazioni e le virtù di ogni singolo fiore, è facile entrare in risonanza con alcuni di essi o esserne semplicemente attratti visivamente. Questo, di per sé, è già un segno che l’essenza è adatta a noi (in alternativa la Farmacia di Montelupone offre un servizio di consulenza gratuita a chi volesse contattarci per informazioni o suggerimenti).
Al giorno d’oggi la Floriterapia dispone di un arsenale molto vasto di essenze fra le quali il terapeuta può muoversi a seconda delle necessità:
La Cura con i fiori di Bach
I Fiori di Bach sono sicuramente le essenze floreali più conosciute, il risultato della visionaria concezione del medico inglese da cui presero il nome. Si tratta di 38 rimedi naturali disponibili in varie formulazioni, di cui le più comuni sono quelle in gocce per uso orale. Su questo sito trattiamo esaustivamente tutte le proprietà relative a queste essenze, illustrandone la preparazione, le modalità di assunzione, la classificazione e, chairamente, le proprietà di ciascun fiore ed i disturbi specifici a cui può porre rimedio o dare sollievo.
Clicca sul link per consultare tutto l’elenco dei fiori di Bach e approfondire le proprietà delle singole essenze.
Essenze in globuli
Il vantaggio di assumere le essenze floreali in globuli è che con una singola dose si vanno ad assumere più diluizioni; questo comporta un effetto migliore, un’azione più rapida, un minore aggravamento iniziale e un’azione a livello organico, funzionale e mentale. Inoltre, ripetendo la somministrazione, si riesce anche a modificare la risposta adattativa del corpo che, in buona parte dei casi, tende a instaurare una sindrome di adattamento, riportando l’equilibrio al livello (patologico) antecedente l’uso dei fiori. Ad ogni modo sulle modalità e sulla frequenza di utilizzo è bene che a pronunciarsi sia il terapeuta.
Molto utili per la risoluzione di problemi annidati più in profondità nell’inconscio sono le essenze in globuli Nomabit, da assumere versandoli direttamente sotto la lingua e lasciandoli sciogliere, preferibilmente la sera prima di andare a dormire.
Un’altra possibilità di utilizzo di essenze in globuli sono gli Psicophyt. In questo caso però non si tratta di singoli rimedi floreali, ma di miscele concepite per la correzione di disturbi specifici: ad ogni numero di essenze Psicophyt corrisponde infatti una tematica definita.
Una simile impostazione si può trovare anche nelle essenze Enneaphyt: mix di fiori di diverse categorie che mirano a risolvere le problematiche dei diversi enneatipi (per informazioni consultare l’articolo dedicato a “La Floriterapia e l’Enneagramma“.
Fiori Australiani
Diffusissimi e ormai noti al grande pubblico sono poi gli “Australian Bush Flower”, sessantanove essenze floreali create da Yan White nel “bush”: l’entroterra australiano. I Fiori Australiani sono utilizzabili come singole essenze, attraverso miscele personalizzate, ma anche in composizioni pronte per esigenze specifiche, in gocce o spray. I fiori australiani vantano una potenza e rapidità d’azione difficilmente riscontrabili nelle altre categorie, merito delle condizioni ambientali difficili alle quali sono sottoposte le piante originarie.
Fiori Californiani
Lo stesso si può dire per per i Fiori Californiani Fes Quintessential e per l’appendice “Ray Of Light”. Un totale di 151 essenze (103 fiori Cliforniani +48 essenze “Range of Light”) indicatissime per risolvere le problematiche del vivere moderno. Originarie della Sierra Nevada, terra incontaminata nello Stato della California, queste essenze possono essere utilizzate da tutti (adulti, anziani, bambini) a breve o a lungo termine. Vengono solitamente impiegate per cicli di quattro settimane, superate le quali è opportuno rivalutare la situazione e i cambiamenti indotti con l’aiuto del floriterapeuta, riformulando l’eventuale composizione.
Fiori D’Alaska
Altra menzione importante è quella dei fiori dell’Alaska, una gamma mista di essenze floreali, di gemme e di essenze ambientali utili per catalizzare il cambiamento alla base della crescita personale, con conseguente guarigione delle ferite emotive, e quindi anche del corpo.
Acque Tibetane
Discostandoci per un attimo dalle essenzedi fiori, ma rimanendo su preparati ad azione vibrazionale, non possono essere tralasciate le Acque Tibetane Cristalmantra. Si tratta di 48 rimedi ottenuti dalla combinazione delle proprietà dei minerali, potenziati da un mantra che ne implementa le virtù e la capacità di penetrare gli strati sottili della matrice corpo-anima. Le Acque Tibetane vantano utilizzi a tutti i livelli: corpo, emozioni, mente e spirito, riuscendo ad intercalarsi in essi in base alle necessità del paziente. andando quindi a risolvere o migliorare gli stati distorti che maggiormente abbisognano di un intervento.
A cura del Dott. Roberto Moneta
Farmacia di Montelupone, specialisti in Floriterapia di Bach
La Farmacia di Montelupone è tra le più specializzate d’Italia in Floriterapia. Speriamo che questo articolo su come funziona la Floriterapia e come curarsi con le essenze floreali ti possa essere utile. Per qualsiasi altra informazione su come si usano i rimedi floreali e le altre essenze naturali non esitare a contattarci!
Tutte le essenze sopra menzionate sono disponibili nella sezione shop del sito. Troverai sia in composizioni pronte che singole essenze, che potrai combinare tra loro direttamente online per andare a creare delle miscele personalizzate specifiche per le esigenze di ogni singola persona.
Acquistare una miscela di fiori è più conveniente rispetto alle singole essenze, perché permette di risparmiare sul prezzo, andando ad acquistare ed assumere più essenze in contemporanea, per una maggiore efficacia e senza dover acquistare un flacone per ogni singola essenza!
Non ancora disponibili, ma di prossimo arrivo sono infine le gemme di Fiori D’Alaska, i Fiori Himalayani e i fiori Australiani “Australian Living Essences.
In un precedente articolo abbiamo visto come avvengono la raccolta e la preparazione dei Fiori di Bach secondo la tradizione dettata dal medico inglese. In questa pagina vedremo invece come si usano i Fiori di Bach e passeremo in rassegna i diversi metodi per assumerli. Le essenze floreali non hanno controindicazioni e possono essere assunte da tutti: adulti, bambini, donne in gravidanza e allergici.
II rimedi floreali si possono assumere singolarmente o in miscele personalizzate e le diluizioni si preparano secondo le istruzioni di Edward Bach stesso.
Assumere un fiore di Bach singolo
Le essenze singole vanno assunte in dosi da 2 gocce al giorno secondo, i metodi di cui sotto.
Assumere una Miscela di fiori di Bach
Utilizzare più essenze in contemporanea può avere maggiore efficacia per l’individuo che presenta una combinazione di disturbi cui le essenze possono porre rimedio.
Come Miscelare i fiori di Bach
Per creare una miscela di fiori fatta in casa vanno aggiunte 2 gocce per ogni essenza in un flacone riempito di acqua il più naturale possibile, di cui si dovranno poi assumere 4 gocce al giorno attraverso uno dei metodi sotto elencati.
Le miscele pronte di fiori di Bach sono molto più convenienti da acquistare rispetto alle singole essenze, perché permettono di risparmiare sul prezzo, oltre a non dover perdere tempo per prepararle, miscelando più essenze in una bottiglia di acqua di sorgente.
Un video della casa madre che spiega come miscelare tra loro le essenze di fiori di Bach:
Quanti Fiori di Bach si possono assumere contemporaneamente?
La casa produttrice dei fiori originali indica che si possono miscelare un massimo di 7 essenze, così come indicato proprio dal Dott. Bach. Se hai dubbi a riguardo, è sempre meglio chiedere un parere al tuo floriterapeuta, che saprà consigliarti in base al tuo caso specifico.
Quando prendere i Fiori di Bach
I momenti migliori della giornata per l’assunzione sono la mattina al risveglio o la sera prima prima del sonno, preferibilmente a stomaco vuoto.
Fiori di Bach, come assumerli
I metodi per assumere i fiori di Bach si suddividono in 3 modalità principali:
Per via orale
Bagno o pediluvio
Applicazioni esterne o dirette
Assunzione per via orale
I metodi di assunzione per via orale possono essere diversi:
Metodo del Bicchiere
Il metodo del bicchiere prevede che, in un bicchiere da cucina, si versino 3/4 dita di acqua naturale e vengano aggiunte 4 gocce di rimedio dalla bottiglia stock. Si agita poi la miscela con un movimento circolare utilizzando un cucchiaio di vetro o plastica (non di metallo!). La soluzione ottenuta va poi bevuta entro 1/2 ore.
Metodo del Cucchiaio
Con il metodo del cucchiaio (anche questo non in metallo ma di vetro o plastica) si riempie un cucchiaino di acqua naturale e si versano 2 gocce dell’essenza. Al momento dell’assunzione, bisogna lasciare per qualche attimo la soluzione in bocca, in modo da farla entrare in contatto con la mucosa, e poi deglutirla.
Metodo del Flaconcino
Se si sceglie il metodo del flaconcino, prima di tutto si deve disporre di un flaconcino da 30ml di vetro scuro con tappo a chiusura ermetica, munito di contagocce. Quindi, riempirlo con:
¼ di Brandy o Cognac (in alternativa si può usare aceto di mele)
¾ di acqua naturale
2 gocce di ogni fiore dalla bottiglia di stock originale.
Si agita quindi il barattolo, da cui si assumono 4 o più gocce ponendole sotto la lingua per qualche istante per poi deglutirle. Si può ripetere l’operazione per 3 o 4 volte al giorno.
Metodo della Bottiglia
Metodo della bottiglia. In questo metodo si possono utilizzare bottiglie da mezzo litro, un litro o anche due litri diluendo secondo queste proporzioni:
Bottiglia da ½Lt: dalle 6 alle 8 gocce
Bottiglia da 1Lt:dalle 8 alle 12 gocce
Bottiglia da 2Lt: dalle 20 alle 24 gocce
Nota: Nel caso si scelga la bottiglia da mezzo litro si consiglia di consumarla assumendo alcuni sorsi, fino a finirla, entro l’arco della giornata.
Assunzione mediante bagno o pediluvio
Metodo del Bagno
Il metodo del bagno non prevede l’assunzione della soluzione ma solamente il suo contatto con il corpo. Si versano 1 o 2 centimetri di acqua tiepida e successivamente si diluiscono 20 gocce dei rimedi in punti diversi della vasca. Si mescola quindi il tutto con un movimento rotatorio, per poi andare a riempire la vasca con altra acqua, preferibilmente calda. Ora la vasca sarà pronta per un bel bagno rilassante!
Metodo del Pediluvio
Il metodo del pediluvio proviene dalla medicina cinese, secondo la quale nei piedi sono contenute le zone riflesse degli organi. Il pediluvio prevede lo stesso metodo di preparazione del bagno, a differenza del quale basterà aggiungere dalle 8 alle 12 gocce in acqua calda.
Uso di applicazioni esterne o dirette
Il metodo delle applicazioni esterne o dirette prevede che le essenze floreali vengano utilizzate con applicazioni locali in vari metodi:
Metodo dell’Impacco
Il metodo dell’impacco prevede che si versino in una ciotola dalle 4 alle 6 gocce del fiore appropriato, insieme a dell’ acqua tiepida. Si prendono una garza sterile, un fazzoletto di cotone o un batuffolo di ovatta e, una volta inzuppato nella soluzione della ciotola, si applicano alla zona interessata. L’impacco deve essere mantenuto per almeno una decina di minuti, per poi ripetere l’operazione fino a tre volte in modo continuo. Non scaldare l’acqua con il microonde!
Metodo della pomata
Il metodo della pomata. Utilizzare come base una crema neutra (che non sia troppo grassa) acquistabile in farmacia. Qualora la crema fosse in tubo, si può travasare in un contenitore di vetro scuro o di plastica. Trasferire quindi la crema su un piatto, aggiungendo 4 gocce di di rimedio ogni 10 ml di crema. Una volta che le gocce si sono amalgamate, trasferire il composto nel barattolo prescelto. Quando si vorrà utilizzare la crema così preparata, bisognerà spalmarla con movimenti rotatori, nella zona interessata, fino a tre volte al giorno.
Metodo degli Oli da massaggio
Per il metodo degli oli da massaggio, l’olio da massaggio scelto deve essere di tipo vettore e non essenziale. Gli oli da poter utilizzare sono:
olio di semi di sesamo
olio di vinaccioli
olio di mandorle dolci
olio di iperico
olio di ricino
olio di germe di grano
Ad ogni olio vanno aggiunte 4 gocce di essenza di Fiori di Bach ogni 10ml, ricordandosi di agitare il tutto prima di ogni utilizzo.
Metodo dei Colliri
Se si sceglie il metodo dei colliri, si dovranno diluire 2 gocce dell’essenza floreale scelta in 10 ml di soluzione fisiologica o acqua sterile. Attenzione: la soluzione così ottenuta dura solamente una settimana in quanto non si potrà aggiungere il Brandy per una conservazione più lunga.
A Cura del Dott. Roberto Moneta
Farmacia di Montelupone, specialisti in Floriterapia di Bach
La Farmacia di Montelupone è tra le più specializzate d’Italia in Floriterapia. Speriamo che questo articolo sui fiori di Bach e come assumerli ti possa essere utile per usarli al meglio e risolvere finalmente le condizioni che ti tormentano. Per qualsiasi altra informazione su come si usano le essenze di Bach e gli altri tipi di rimedi floreali non esitare a contattarci!
Se hai già individuato le essenze di cui hai bisogno, puoi visitare la sezione shop del sito, dove troverai tutti e 38 i fiori di Bach originali ed altre essenze Floreali e Naturali. Acquistare una miscela di fiori, è molto più conveniente rispetto alle singole essenze, perché ti permette di risparmiare sul prezzo, andando ad acquistare ed assumere più essenze in contemporanea, quindi anche con una maggiore efficacia!
I Fiori di Bach per gli attacchi di panico e l’ansia: funzionano?
Quando la medicina tradizionale non riesce a spiegare un malore o a ricondurlo a una causa specifica, può capitare di trovarsi ad ascoltare una frase del genere: “È ansia”. Oppure, ancor più frequente: “È stress”.
Non che ciò significhi un abbaglio, anzi. Molto probabilmente la causa si annida in una di queste situazioni, ma spesso e volentieri ci si limita a porre un’etichetta a un disagio o a un sintomo, senza andare troppo oltre.Cioè si considerano l’ansia o lo stress come la causa e non come l’effetto del problema in atto.
Da professionista sanitario, quasi quotidianamente mi imbatto in prescrizioni di psicofarmaci a persone giovani (o giovanissime!) la cui diagnosi è stata appunto di ansia o stress. La vita va veloce, la società è un tritatutto che pretende ritmi e risposte serrate a cui l’organismo, inteso come componente non solo fisica ma anche psichica e emotiva, non sempre riesce a stare dietro. Ecco allora che, giorno dopo giorno, si sviluppa un disagio il quale, a lungo andare, presenta il suo conto.
Le declinazioni di questo tipo di disturbi sono numerose: ansia, inquietudine, stress, angoscia… fino ad arrivare ai famosi attacchi di panico, la cui motivazione scatenante è spesso ignota. A causa di queste problematiche, chi ne soffre si ritrova all’improvviso totalmente bloccato e “in panne”, senza una causa apparente.
In questo articolo voglio divulgare informazioni proprio riguardo a questo tipo di condizioni; suggerirò un insieme di Fiori di Bach utili per l’ansia e gli attacchi di panico, senza trascurare le altre possibili categorie di essenze utili in combinazione o sostituzione ai 38 rimedi inglesi.
I Fiori di Bach per curare l’ansia e il panico:
Fiori di Bach e Ansia sono un binomio noto già da diverso tempo.Qui di seguito vi propongo i principali fiori di Bach per curare l’ansia ed i relarivi effetti benefici; seguiranno poi altre sezioni dedicate alle essenze di fiori Australiani, Californiani e alle Acque Tibetane da assumere come rimedi naturali anche per il panico e la depressione.
ASPEN
Il fiore del pioppo tremulo è fra i più indicati per gli attacchi di panico. La sua caratteristica principale è quella di essere estremamente sensibile al variare delle condizioni esterne; proprio perché il pioppo, dalle foglie larghe e frastagliate, oscilla al minimo alito di vento. Aspen è un rimedio indicatissimo contro il panico poiché si occupa proprio delle “paure aspecifiche”, quelle cioè dettate da nessuna causa in particolare, tipiche degli attacchi di panico. È il fiore per i bambini che soffrono di incubi, che si risvegliano urlando in piena notte, che hanno presagi negativi o immaginano streghe e mostri nascosti nel buio o nell’armadio. Essendo il pioppo l’albero più presente nei cimiteri, è anche legato a tutti i fenomeni che separano il mondo dei vivi e dei morti, all’impalpabile, al paranormale e quindi utile a tutte le persone che canalizzano sensazioni che non sanno spiegare, venendo fraintese o snobbate dagli altri. Quando la paura è ignota, Aspen è il primo fiore di Bach prendere in considerazione per il panico.
MIMULUS
Se il pioppo tremulo è la paura aspecifica per eccellenza, il mimolo giallo è al contrario il fiore per le paure conosciute e specifiche. Mimulus è un potente rimedio per gli attacchi di panico quando la causa dello spavento è conosciuta o quantomeno riconoscibile (o ipotizzabile). Ne sono esempi tutte le ansie fobiche: paura degli spazi aperti (agorafobia), dei ragni (aracnofobia), dei luoghi affollati, del buio, dei cani, delle punture, dei viaggi e via dicendo. Mimulus è un fiore che pone radici in acqua (elemento della paura nella Medicina Tradizionale Cinese) ma che ha una forte energia (colore giallo) e una grande resistenza. È il fiore di Bach per il panico, tanto che come il soggetto che ne necessita, i suoi petali si chiudono al minimo sfioramento, come protezione.
ROCK ROSE
Fiore effimero di colore giallo, l’Eliantemo è il fiore di emergenza assoluta negli attacchi di panico. Si tratta del fiore di Bach più indicato in situazioni di paralisi emotiva, e per quando alla paura sono associati sintomi fisici forti e bloccanti. È quindi l’essenza d’elezione in caso di tremore, sudorazione, tachicardia, respiro affannoso, oppressione al petto, perdita di salivazione, blocco delle capacità di reagire, mal di stomaco etc. Andrebbe utilizzato nell’immediato, proprio per sbloccare l’individuo preso dal panico e permettergli di superare l’ostacolo. È il fiore per i traumi “noti” o per quelli in cui la componente emotiva è ancora viva e forte; quelli per cui il semplice ripresentarsi della condizione scatenante, anche in forma vaga, può dare luogo all’attacco di panico vero e proprio. Ne sono esempi il “crepacuore”, la paura di morire, dell’abbandono, di incidenti o catastrofi, violenze o abusi.
Anche utile in caso di traumi o shock è STAR OF BETHLEHEM, ma in questo caso l’indicazione è laddove ci sia separazione fra trauma e reazione emotiva; cioè quando il trauma sia radicato nell’inconscio senza particolari conseguenze nella vita quotidiana del soggetto che, di per sé, potrebbe anche non riconoscerlo o ritenere di averlo rimosso o superato.
CHERRY PLUM
Il Mirabolano è il fiore di Bach per chi soffre di attacchi di panico dovuti all’incessante timore di perdere il controllo. La forma di ansia di cui soffre il soggetto in questione, è quella di temere di commettere atti riprovevoli, violenti, ingiustificabili. Il soggetto Cherry Plum ha una forte ossessione che però occulta costantemente, costringendosi a uno sforzo sovrumano che lo accomuna alla pentola in ebollizione sul punto di esplodere. Il suo è il panico occultato di chi si mostra tranquillo e normale ma che sotto sotto soffre penosamente. La sequenza di condizioni che lo affligge vede al primo posto una spiccata sensibilità, che lo espone a un genere di percezioni superiore alla norma. Da qui si passa alla paura di impazzire e al rimuginino mentale, quindi all’auto-repressione e alla necessità di un forte autocontrollo che, nel momento in cui sembra sfuggire, scatena il panico.
È il fiore di Bach per chi ha poca connessione con la realtà, per le persone svagate, le personalità artistiche, gli individui poco concreti e radicati. Di fronte a uno spavento, il soggetto Clematis reagisce con lo svenimento, una forma estrema di distacco totale dal mondo reale e da ciò che manovra l’attacco di panico.
Curare l’ansia con i Fiori di Bach
Una miscela di Fiori di Bach può essere una soluzione ideale per affrontare emergenze o eventi stressanti, perché capace di restituire con prontezza la forza d’animo necessaria, educando in senso letterale (cioè “tira fuori”, “estrae”) la resistenza attiva e la reattività dell’individuo. Questo effetto è soprattutto valido per tutte le situazioni che richiedono centratura e volontà. A differenza di un’essenza o un rimedio singolo, una miscela di fiori può adattarsi a qualunque tipo di personalità, andando a distendere la tensione psicofisica e stabilizzando la componente emotiva, già messa a dura prova.
Altri rimedi naturali per ansia, attacchi di panico e depressione
Ad ogni modo i Fiori di Bach non sono l’unico rimedio naturale per curare ansia, depressione e attacchi di panico. Si può infatti ricorrere anche a rimedi floreali di altro tipo, o ad essenze vibrazionali diverse.
In questa parte dell’articolo tratteremo rapidamente la gamma di alternative ai Fiori di Bach per l’ansia e gli attacchi di panico.
Fiori Australiani per Ansia e Depressione
EMERGENCY
Parlando di fiori australiani per combattere l’ansia e la depressione, il prodotto più indicato è “Emergency” di Australian Bush Flower. Emergency è un’essenza combinata di fiori australiani, disponibile sia in gocce che in spray per ambienti. L’utilizzo prevede 7 gocce sotto la lingua anche a frequenza ricorrente, durante l’attacco di panico o quando si presentano situazioni improvvise e stressanti con un forte impatto emotivo. Dona sostegno alle emozioni acute, e sostiene prima di un avvenimento importante (visita, operazione, esame). Questo mix di Australian Bush Flower annovera Crowea, Angelsword, Dog Rose Of The Wild Forces, Fringed Violet, Grey Spider Flower, Sundew, Waratah (più Slender Rice Flower e Spinifex nello spray).
Ne è disponibile anche una versione per animali: Emergency Pets.
DOG ROSE OF THE WILD FORCES
Come molte piante da cui si ricavano essenze che lavorano sulla paura, anche questa cresce in vicinanza dell’acqua e sostiene in tutte quelle situazioni emotivamente cariche e acute. L’effetto principale di quest’essenza floreale australiana negli attacchi di panico è quello riequilibrare l’energia distorta, in modo da favorire un maggior controllo sulle emozioni. Permettendo quindi a chi “vive su un coltello affilato” di ritrovare la giusta centratura.
WARATAH
Un’essenza da usare per periodi limitati vista la sua efficacia immediata. Waratah induce la reattività (o la potenzia) di fronte a situazioni impattanti che generano un blocco. È uno dei rimedi più potenti di tutta la linea dei 69 Fiori Australiani “Australian Bush Flower”, imprescindibile per ritrovare la fiducia di affrontare il quotidiano, nei momenti o nei periodi di smarrimento.
GREY SPIDER FLOWER
L’essenza d’elezione nei casi di timore intenso e incubi, laddove l’agitazione sia dovuta a motivi specifici e non generalizzata, condizionando anche il movimento. In iridologia infatti i settori della coordinazione e dell’agitazione sono adiacenti, e uno influenza inevitabilmente l’altro. Aiuta a ritrovare fede, fiducia e tranquillità.
I Fiori Californiani per l’ansia
I 103 Fiori Californiani possono essere presi in considerazione per risolvere l’ansia, gli attacchi di panico o le sindromi fobiche, alla stregua dei Fiori di Bach e Australiani. Forse meno conosciuti, questi rimedi floreali si caratterizzano per un forte allineamento alle problematiche della vita quotidiana moderna, a differenza dei rimedi descritti da Bach che agiscono più sulle “tipologie psicologiche” in generale. Di tutta la gamma, che meriterebbe una più ampia trattazione, riporto alcuni cenni inerenti il tema specifico della cura degli stati ansia, panico e depressione.
FILAREE
Filaree è il primo da considerare tra i fiori Californiani per l’ansia. La Cicutaria (Erodium Cicutarium) è un fiore di colore viola che, come tutte le piante contrassegnate da questa tonalità, lavora sull’aspetto mentale. Nello specifico, Filaree agisce quando si ha una visione ristretta dell’esistenza e si necessita di una maggiore apertura mentale. È infatti utile per quando si tende a perdersi o a dare importanza a questioni minimali o dettagli di scarso peso, fino ad arrivare a renderli un’ossessione che causa rimuginio. Nel caso degli attacchi di panico, specie in quelli scatenati da questioni apparentemente banali, Filaree dona la capacità di inquadrare eventi e dettagli minori in una prospettiva più ampia, cancellando il filone di angoscia quotidiana che li contraddistingue. Sostiene quindi una reazione più consapevole e matura, che permetta di affrontare gli ostacoli con lucidità e consapevolezza.
SAINT JOHN’S WORT
L’iperico (Hypericum Perforatum, volgarmente “Erba di san Giovanni”) è il fiore californiano di elezione per il trattamento dei disturbi depressivi ma anche del sonno. Il colore giallo dei suoi petali simboleggia la luce, che manca sia a chi vive un periodo di sconforto, sia a chi si sente nel buio della vita. Saint John’s Wort, infatti, è il fiore principe per equilibrare i disturbi del sonno e il cosiddetto pavor nocturnus (il terrore notturno). È indicato nei bambini che hanno un sonno agitato, che si risvegliano urlando o che temono il buio o la notte. Si può assumere in caso di paure di vario genere, di allucinazioni, inquietudine, incubi, sudorazione notturna e, ovviamente, gli attacchi di panico.
CHRYSANTHEMUM
Fra tutte le paure che possono scatenare un attacco di panico, la paura di morire è sicuramente la più potente e invasiva. Chrysanthemum (il Crisantemo) è il fiore specifico per chi soffre di questa paura, per chi è bloccato e non vive la propria vita e quindi “muore ogni giorno”, per chi soffre di un eccessivo attaccamento alle cose materiali. Infine, è anche utile per chi teme di invecchiare e per chi affronta senza lucidità le cosiddette crisi di mezza età.
Le Acque Tibetane per la prevenzione degli attacchi di panico
Una menzione speciale meritano le Acque Tibetane Cristalmantra per la loro capacità di agire sui piani fisico, emotivo e mentale a seconda delle necessità di chi le assume. Ogni acqua ha ovviamente proprietà curative “sottili”, ma anche unasua “intelligenza”, che la rende in grado di agire sul livello che più degli altri richiede intervento. In questa rapida trattazione accennerò alle tre Acque Tibetane Cristalmantra più indicate nella risoluzione degli attacchi di panico.
QUARZO ROSA
L’aiuto nella prevenzione degli attacchi di panico si ottiene già semplicemente tenendo un flaconcino di questa acqua in tasca. Come già descritto, la paura è l’emozione associata alla loggia dell’Acqua in Medicina Tradizionale Cinese, e della loggia dell’acqua fanno parte annessi cutanei come il cuoio capelluto. Purtroppo, non è infatti un’esagerazione associare a un forte spavento la caduta dei capelli o, nei casi più gravi, l’alopecia. Il Quarzo Rosa è quindi utile a combatterle entrambe. Sul piano fisico può essere usato anche localmente, frizionandolo sul cuoio capelluto, mentre sul piano emotivo può servire a gestire momenti pesanti di shock, incidenti, traumi o esami. In questi casi va utilizzato sia prima che dopo il verificarsi del problema.
TORMALINA VERDE
Per quanto riguarda l’ansia, l’acqua di Tormalina Verde si colloca principalmente a scopo preventivo.Un attacco di panico infatti non è quasi mai un fenomeno isolato, che si verifica indipendentemente, ma il risultato di un vissuto di ansia, inquietudine o agitazione costante che un bel giorno trova sfogo in un picco di sintomi. La Tormalina Verde combatte i problemi fisici derivanti da uno stato permanente o ricorrente di ansia, alleviando per esempio i dolori e le tensioni allo stomaco, e riducendo la possibilità che degenerino in sintomi peggiori.
ZOLFO
Lo zolfo è l’essenza pulitrice per eccellenza, il detossificante degli organi emuntori su cui spicca il fegato (il nostro laboratorio di smaltimento chimico). A livello fisico ripulisce l’organismo da ciò che è dannoso (farmaci, tossine, eccessi di cibo…), mentre a livello emotivo contrasta stati molto negativi e intensi, shock, e spaventi improvvisi che possono anche lasciare conseguenze devastanti, come ad esempio la balbuzie.
A Cura del Dott. Roberto Moneta
Farmacia di Montelupone, specialisti in Floriterapia
La Farmacia di Montelupone è tra le più specializzate d’Italia in Floriterapia. Speriamo che questo articolo su come possono essere utili i Fiori di Bach per ansia e attacchi di panico ti possa essere utile, per qualsiasi altro suggerimento non esitare a contattarci! Puoi inoltre leggere l’elenco completo dei fiori di Bach e ulteriori consigli su come scegliere i fiori di Bach più giusti per te.
Visita la sezione shop del nostro sito dove potrai creare la tua miscela su misura, con tutte le essenze menzionate in questo articolo:
Acquistare una miscela di fiori, è molto più conveniente rispetto alle singole essenze, perché ti permette di risparmiare sul prezzo, andando ad acquistare ed assumere più essenze in contemporanea, quindi anche con una maggiore efficacia!
Scopri come si preparano i fiori di Bach secondo la tradizione.
In questo articolo vedremo “come si fanno” i Fiori di Bach, estraendone le essenze dalle specie individuate dal medico britannico, e come si prepara la tintura madre che viene usata per dare vita alle singole essenze pronte alla vendita nei caratteristici flaconcini marroni con dosatore. Se invece stai cercando indicazioni su come assumere i fiori di Bach, clicca sul link per scoprire tutti i diversi metodi possibili.
La raccolta dei Fiori e la Preparazione della Tintura Madre
Le rigorose istruzioni sulla procedura di preparazione dei fiori di Bach sono state dettate dallo stesso medico inglese ormai quasi un secolo fa. A tutt’oggi l’azienda che produce le essenze originali si attiene scrupolosamente ad esse per la raccolta e la formulazione dei suoi rimedi floreali. Prima di tutto, i fiori vanno raccolti nelle prime ore del mattino in giornate di tempo sereno, con un cielo sgombro di nubi, avendo cura di selezionare esclusivamente corolle giunte a piena maturità. I fiori vanno raccolti da piante diverse e in luoghi dove sono presenti in abbondanza.
Segue poi la preparazione della tintura madre, dalla quale deriva la bottiglia stock e, per diluizione, l’essenza singola. La tintura può essere ottenuta per solarizzazione o bollitura, in base al tipo di fiore.
La Solarizzazione
Essendo l’essenza tanto più forte quanto più selvaggio e incontaminato è il luogo di raccolta dei fiori, il posto per la preparazione della tintura riveste un ruolo particolarmente importante. Questo dev’essere lontano da fonti di inquinamento elettrico e atmosferico, da zone trafficate, rumorose o contaminate da pesticidi o sostanze chimiche.
Le corolle vanno riposte in una ciotola di vetro liscia e priva di decorazioni, che per tutto il tempo di raccolta va mantenuta sotto al sole, evitando ombre dovute alla presenza di arbusti, siepi o erbe alte, ma anche al passaggio di animali o all’ombra stessa di chi raccoglie. Successivamente, la ciotola va riempita con acqua senza arrivare all’orlo. Le corolle vanno recise utilizzando una foglia larga della stessa pianta, tenuta nel palmo della mano con l’ausilio di forbici sterilizzate, o semplicemente con le dita. Secondo i principi della medicina vibrazionale, le mani non dovrebbero mai toccare le corolle, per non generare interferenze.
Tutti i fiori devono essere a contatto con l’acqua della ciotola, che deve rimanere al sole per due-quattro ore. Poi, con un rametto proveniente sempre dalla pianta originaria, le corolle vanno rimosse e l’acqua va trasferita in una caraffa, su cui è stato applicato un filtro di carta, usando un imbuto in vetro. All’acqua va aggiunta un’uguale quantità di brandy come conservante. Infine la miscela (la tintura madre), viene versata in un flacone di vetro scuro con contagocce, che viene etichettata.
La Bollitura
Per la bollitura dei fiori di Bach, oltre agli strumenti sopra menzionati, occorrono una casseruola smaltata perfettamente pulita (va bene anche in acciaio inox), e un fornellino da campo. Essendo la bollitura un processo più intenso, non vanno utilizzati soltanto i fiori al culmine della maturazione, ma vengono incluse anche le gemme e rametti. Nella casseruola si aggiunge acqua fino a coprire il raccolto, quindi si accende il fornello, portando ad ebollizione senza coperchio. Fiori e rametti possono essere pressati sempre con un ramo proveniente dalla pianta; passati 30 minuti si spegne il fornello e si copre con il coperchio. Una volta raffreddata la preparazione, rami e fiori vanno rimossi con lo stesso metodo della solarizzazione. Viene poi applicata la stessa procedura sopra descritta per imbottigliare il liquido nei tipici flaconcini scuri.
Ricetta e proporzioni per la preparazione dei Fiori di Bach
I rapporti da utilizzare nella preparazione della tintura madre dei fiori di Bach, delle bottiglie stock e infine per i flaconcini da trattamento, sono le seguenti:
Tintura madre: 50% essenza madre + 50% brandy
Bottiglia stock: 100% brandy + 2 gocce di tintura madre (per una boccetta da 30ml)
Flacone da trattamento: 1/4 brandy + 3/4 acqua + 4 gocce dalla stock bottle
I flaconcini da trattamento in vendita sono quindi pronti per essere utilizzati singolarmente o in miscela, secondo le indicazioni del medico floriterapista. In presenza di più disturbi concomitanti, sarà sempre preferibile ricorrere ad una miscela di fiori di Bach, in quanto si otterrà un effetto migliore con un’unica assunzione alla volta.
A Cura del Dott. Roberto Moneta
Farmacia di Montelupone, specialisti in Floriterapia
La Farmacia di Montelupone è tra le più specializzate d’Italia in Floriterapia. Speriamo che questo articolo sulla preparazione dei Fiori di Bach ti sia sembrato interessante, e che tu possa risolvere le condizioni non gradite mediante questi semplici rimedi naturali. Continua la tua scoperta delle essenze floreali leggendo anche l’articolo: “Fiori di Bach: come assumerli“.
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Se hai bisogno di qualche altro suggerimento o desideri una consulenza personalizzata in base al tuo caso specifico, per porre rimedio ad una condizione indesiderata mediante rimedi naturali, non esitare a contattarci. Saremo lieti di rispondere alle tue domande!
Laureato all’Università degli Studi di Camerino nel 2006 con il massimo dei voti, dal 2014 sono co-titolare della Farmacia di Montelupone assieme a mio fratello Stefano.
In farmacia mi occupo di ogni aspetto del lavoro, con predilezione per le consulenze alimentari, sportive, fito e floriterapiche. Nel tempo libero pratico diversi sport, amo disegnare, scrivere e leggere.
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