da Farmacia Montelupone | Giu 13, 2022 | Floriterapia
Come curare la dermatite atopica con i Fiori di Bach
“Il corpo non mente, la mente mente spudoratamente”.
Partendo da questa frase che spiega i fondamenti della
Kinesiologia ( la scienza che studia il movimento del corpo), ho deciso di trattare un argomento delicato, un problema comune e di notevole impatto sulla vita quotidiana e sociale: la
dermatite atopica.
Si tratta di una patologia a insorgenza variabile (ne sono sempre più colpiti i bambini e i neonati, ma anche fra gli adulti la tendenza è in crescita), ad andamento cronico e ciclico, con periodi di remissione che si alternano a periodi più o meno intensi di sintomi.
Nota: Per tutti gli altri tipi di sintomatologie legate alla pelle, potete invece andare a leggere il mio articolo precedente “I fiori di Bach per la pelle“.
Dermatite atopica nei Neonati
Nel caso dei neonati, la dermatite atopica insorge a partire dal terzo-quarto mese di vita con un eczema simmetrico sul volto (di cui è esclusa la zona centrale), che produce essudato e desquamazione. Le lesioni possono comparire anche sul corpo, nelle pieghe degli avambracci, nei cavi poplitei e in altre zone, e si caratterizzano tutte per il fastidioso prurito che induce il bambino a lamentarsi, e nei casi peggiori al grattamento, i cui danni perpetuano ulteriormente il problema.
Dermatite atopica negli Adulti
Se parliamo di adulti invece, il prurito è associato a una forte secchezza cutanea. La cute perde quel film di sostanze grasse che la rivestono e, seccandosi, si desquama favorendo l’ingresso di sostanze allergizzanti che irritano e innescano la sequela di sintomi.
Cosa dice la METAMEDICINA
Neonati
Partendo dall’osservazione dei sintomi, dei punti di insorgenza e delle dinamiche emotive nascoste si può genericamente riassumere che nel bimbo la pelle (che non dimentichiamoci è l’organo che mette in relazione interno ed esterno, che regola il rapporto fra il nostro Sé e l’ambiente) si altera quando inizia il distacco dal seno materno. Il contatto madre-figlio è tutto ciò che un bambino conosce nei suoi primi mesi di vita in termini di ambiente circostante. Venirne staccato crea una mancanza, un trauma, e il fatto di non poter compensare sfoga nell’irritazione, la frustrazione e quindi l’eczema (ci sono teorie secondo cui si tratti addirittura di una trovata narcisistica per procurarsi quel contatto negato).
Adulti
Nel caso dell’adulto invece si scopre spesso, indagando a trecentosessanta gradi sul vissuto del paziente, che si tratta di individui scarsamente capaci di gestire la propria emotività o che hanno dei trascorsi di traumi affettivi, specie nella prima infanzia. La tensione trattenuta genera il grattamento e il sollievo passeggero di quest’ultimo genera insoddisfazione e perpetrazione della problematica.
I Fiori di Bach per la Dermatite Atopica
Trattandosi di un problema psico-emotivo (i problemi di pelle, eccettuati i traumi meccanici e le ustioni, lo sono sempre!) si può sperare di migliorare, se non addirittura risolvere il problema della Dermatite Atopica mediante i fiori di Bach. Inoltre, non essendoci che cure palliative attraverso i farmaci tradizionali (che si portano dietro comunque degli effetti collaterali) verrebbe da dire: “Perché non provare?!
Quali essenze utilizzare?
Di seguito trovi un elenco dei Fiori di Bach per curare la Dermatite Atopica. I Fiori di Bach sono sicuramente i più noti e studiati di tutte le gamme di rimedi floreali, ma non sono gli unici che si possono sfruttare per curare questo disturbo. Sotto ad ogni fiore di Bach troverai quindi l’indicazione di altre essenze di fiori australiani e californiani con effetti simili.
- CRAB APPLE: il fiore che per antonomasia è simbolo di purificazione e pulizia è anche quello che con i suoi colori bianco e rosa richiama i concetti di tenerezza e amabilità. Sempre utile nelle manifestazioni cutanee che fanno apparire “impuri” o sporchi, per il senso di accettazione e tranquillità che consegue alla sua assunzione.Altre essenze similari:
Billy Goat Plum (fiore australiano): un fiore più specifico ancora per i problemi di epidermide e anche per il rapporto con il proprio corpo, oltre che con la sessualità.
- VERVAIN: per il soggetto irascibile, teso e combattivo, che si consuma per affermare le proprie idee e i propri ideali. Nella dermatite spesso assistiamo a un’espressione esagerata dei sintomi (prurito, rossore, eczema) e anche a una certa irrinunciabilità nel farlo (la remissione ha durata variabile ed è immancabilmente seguita da riacutizzazioni). Un po’ come Vervain si scalda e diventa focoso quando si tratta un argomento a lui caro, così la pelle reagisce infiammandosi in determinate condizioni. Limitarne la reattività e la relativa propagazione è il motivo principale per cui quest’essenza andrebbe presa in considerazione.Altre essenze similari:
Lavender (fiore californiano): per calmare i nervi tesi e donare equilibrio a tutti i disturbi di origine nervosa che insorgono per un uso eccessivo della mente e per una cattiva canalizzazione dell’energia corporea.Bauhinia (fiore australiano): per smussare le convinzioni rigide e radicate, conferire apertura mentale e permettere di valutare soluzioni nuove e alternative.
- HOLLY: perfidia, piacere per il dispiacere altrui, rabbia, collera, irritazione, sentimenti offesi o feriti, sensazione di isolamento dal mondo. Laddove c’è gelosia, invidia, ma soprattutto sbotti di rabbia, da intendersi come eruzione cutanea.Altre essenze similari:
Rough Bluebell (fiore australiano): più indicato per le persone insensibili e senza cuore.
Sydney Rose (fiore australiano): per la disperazione e per rendersi conto della propria unicità.
Baby Blue Eyes (fiore californiano): laddove il cinismo e la sfiducia scaturiscano da un cattivo o assente rapporto con la figura paterna.
Yarrow (fiore californiano): per proteggere da influenze esterne, invasioni estranee (sul piano sottile, ma volendo anche su quello fisico, dall’ingresso di allergizzanti laddove la pelle non sia integra).
- WILLOW: l’essenza del salice è tipica di chi, a seguito di un vissuto difficile o anche solo di un modo di pensare vittimista, si è convinto che la vita sia un’ingiustizia e che il destino trami contro di lui. Crescere in questo “brodo”, farlo diventare il suono di fondo della propria vita porta a una cronicizzazione, che si può manifestare attraverso un’infiammazione cutanea di livello non esasperato. L’idea di essere in credito con l’esistenza, la convinzione di meritare o di pretendere qualcosa perché provati del minimo indispensabile da un fato infausto, corretta dal fiore, potrebbe incidere positivamente anche sullo stato di salute cutanea.Altre essenze similari:Dagger Hakea (fiore australiano): per problemi di rabbia repressa, malattie originate dal mancato sfogo della collera; eccellente per il fegato sovraccarico (fegato e pelle sono in stretto contatto per lo smaltimento delle tossine).Mountaindevil (fiore australiano): per sviluppare perdono e accettazione qualora lo stato di rabbia sia generalizzato verso tutto e tutti (destino, governo, traffico etc).Southern Cross (fiore australiano): per il vittimismo e l’idea che la vita sia ingiusta. Per responsabilizzare e indurre il concetto che si è creatori del proprio destino e non vittime sacrificali.
- VINE: il fiore della vite di solito si accosta alle personalità da leader non illuminato, a colui che incute timore, reverenza, che sbroglia i problemi a sangue freddo e la cui intransigenza può sforare addirittura in violenza. Non dimentichiamoci però che il fiore della vite porta al grappolo d’uva, i cui acini non sono altro che un liquido in tensione tenuto a bada da una sottile membrana. Pertanto in quelle situazioni in cui oltre ai sintomi già descritti si mostrino anche vescicole tese di liquido, dalla cui rottura si generi essudato, Vine è il rimedio che potrebbe stupire per efficacia.Altre essenze similari:
Gymea Lily (fiore australiano): per ridimensionare l’autorità e convertirla in autorevolezza, smussando l’atteggiamento dominante.Isopogon (fiore australiano): per le persone schematiche, mentali, refrattarie alle emozioni, che tendono a dominare e manipolare il prossimo. Permette di assimilare le lezioni di vita e viverle con il giusto corredo emozionale.
- STAR OF BETHLEHEM: se le lesioni generano anche segni cicatriziali, la Stella di Betlemme è il fiore più adatto a ripararli. Agendo su tutti i tipi di traumi, da quelli recenti a quelli più remoti, questa essenza permette il superamento del ristagno emotivo e l’integrazione delle esperienze di vita in un vissuto armonico.Altre essenze similari:Arnica (fiore californiano): per rivivere il trauma sepolto e allo stesso tempo superarlo attraverso una nuova visione che consente di elaborarlo e apprenderne la lezione nascosta.Black-Eyed Susan (fiore californiano): per ricordare il trauma dimenticato rivivendolo senza l’angoscia originaria; per superare gli eventi cristallizzati nell’inconscio attraverso una serena e illuminante introspezione.Fringed Violet (fiore australiano): per qualsiasi tipo di trauma, per recuperare la propria integrità (restaurazione dell’aura danneggiata) e fornire protezione. Nel caso dei neonati e bambini, si consiglia l’uso di una goccia direttamente sulla fontanella (in cima al capo) sia per favorire il superamento del trauma della nascita che quello della separazione dal seno materno.
Come assumere le Essenze per la Dermatite
I fiori di Bach e le altre essenze possono essere usati tanto per via orale quanto per applicazione topica, aggiunti a creme base o cosmetiche o instillati direttamente sulla lesione o zona da trattare. (Per leggere di più sulle modalità di asunzione, clicca sul link per leggere il nostro articolo precedente “Fiori di Bach come assumerli“).
A cura del Dott. Roberto Moneta
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Farmacia di Montelupone: specialisti in Fiori di Bach ed altri Rimedi Naturali
La Farmacia di Montelupone è tra le più specializzate d’Italia in Floriterapia. Speriamo che questo articolo su quali sono i fiori di Bach per la dermatite atopica negli adulti e neonati ti possa essere utile, e che tu o il tuo bambino possiate finalmente trovare sollievo!
Puoi consultare inoltre l’elenco completo dei fiori di Bach nonché ulteriori consigli su come scegliere i fiori di Bach più giusti per te.
Per qualsiasi altra informazione su come si usano i rimedi floreali e le altri tipi di essenze naturali non esitare a contattarci!
Il Nostro Shop:
Tutte le essenze menzionate in questo articolo sono disponibili nella sezione shop del sito, dove troverai tutti e 38 i fiori di Bach originali, i Fiori Australiani “Bush Flower”, i Fiori Californiani Fes Quintessentials e le altre essenze naturali miscelabili in autonomia per ottenere delle misture personalizzate già diluite e pronte per l’uso!
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da Farmacia Montelupone | Giu 9, 2022 | Floriterapia
Fiori di Bach per le Malattie della Pelle e il Principio transpersonale
La pelle è l’organo più esteso del corpo, e svolge un numero così elevato di funzioni che nemmeno immaginiamo.
Innanzitutto è una vera e propria barriera, il confine che delimita l’interno dall’esterno, proteggendolo. Regola la temperatura corporea attraverso la traspirazione, si occupa dello smaltimento di scorie e tossine e al contempo permette l’assorbimento di sostanze; si adatta al variare delle condizioni climatiche producendo sostanze protettive (melanina) o fondamentali per molteplici apparati (vitamina D), ci mette in connessione con ciò che ci circonda (percezioni sensoriali), è responsabile della nostra immagine e, soprattutto, traduce in caratteristiche ben visibili l’intera gamma delle emozioni umane nel momento stesso in cui le proviamo.
Anche nei modi di dire è preponderante: rischiare la pelle, sentire qualcosa “a pelle”, non stare nella pelle, lasciarci la pelle, cambiare pelle, questione di pelle, nervi a fior di pelle, mettersi nella pelle di qualcun altro, eccetera.
È però tendenza comune considerare la pelle come un organo secondario, di minore importanza rispetto agli organi interni, tanto che le sue malattie vengono considerate meno indicative dello stato di salute di una persona, più trascurabili rispetto ad altre.
La realtà dei fatti è ben diversa.
Si dice che la pelle abbia memoria, e difatti in essa vengono archiviate le esperienze ed emozioni più antiche, e i conflitti più nascosti (senso di colpa, abbandono, rifiuto..). Non è affatto raro che momenti di disagio, conflitto o trauma vissuto in tenera età si ripercuotano a distanza di anni (o decenni) sulla salute dell’individuo sotto forma di problemi di pelle!
La pelle è una vera e propria mappa del tesoro, nel senso che riporta segni inequivocabili del nostro vissuto e ci descrive attraverso i colori; e non può che essere così, dal momento che è un organo “sociale” e come tale ci relaziona ai membri della nostra società.
I Problemi della Pelle in base al suo colore
Nella tabella seguente trovate la correlazione fra i colori che la pelle può assumere e le condizioni fisiche o emotive abbinate.
COLORE |
ORGANI O APPARATI |
EMOZIONE |
PROBLEMA DI FONDO |
Rosso |
Disordini della circolazione; |
Imbarazzo, spavento, ilarità |
Instabilità emotiva |
Giallo |
Fegato e vescica biliare: ittero |
Rabbia |
Aggressività |
Bianco |
Vasocostrizione, polmoni, intestino crasso |
Tristezza |
Insofferenza, scontentezza |
Bluastro |
Stomaco, fegato, milza, pancreas |
Collera, irascibilità, cattivo umore |
Depressione; panico |
Verde |
Cisti e tumori |
Arroganza |
Insicurezza |
Nella medicina psicosomatica, che considera ogni malattia un messaggio simbolico scaturito da una frattura fra l’individuo e il proprio ambiente, manifestare problemi di pelle significa essere in conflitto con se stessi o con l’ambiente che ci circonda, sia esso familiare, lavorativo, sentimentale o altro. La pelle è ciò che mostriamo, il confine valicato il quale siamo in contatto diretto con gli altri, l’immagine che abbiamo e diamo di noi stessi, quindi essere affetti da malattie della pelle non è altro che mostrare un disagio che si è fatto sintomo, una tacita (inconsapevole) richiesta di aiuto per il superamento di problemi o traumi che non vogliamo affrontare o rendere visibili.
Ogni problematica cutanea ha una sua valenza simbolica, così come la localizzazione nella quale emerge e, a seconda della zona corporea affetta, il messaggio subliminale cambia.
Le più comuni affezioni cutanee hanno tutte una valenza profonda, indicativa del malessere di base che, generando il conflitto interiore, sfocia nel sintomo cutaneo più eloquente.
Acne
A seconda che si presenti sul viso o sul corpo le considerazioni sono diverse. In pieno volto palesa un rifiuto della nostra stessa personalità, l’incapacità di accettarci e la conseguente visione di noi stessi come brutti, stupidi o cattivi; può anche significare di voler tenere a distanza qualcuno. Qualora si manifesti nella schiena è indicativo di desideri gettati alle spalle; sul petto di una guerra fra sentimenti e pulsioni.
Herpes
Vescicole, bruciature simbolo di un fuoco purificatore di cui si sente il bisogno per mondarsi di qualche “peccato”.
Psoriasi
Ipersensibilità e grande bisogno di amore da parte degli altri non ricambiati. La pelle erige una corazza, risultato del non voler deludere le aspettative o della paura di venir feriti. Qualora si mostri sulle braccia è indicativa di un problema nell’ambiente di lavoro; nelle mani denota insicurezza in ciò che stiamo facendo.
Vitiligine
Voler scomparire, cambiare pelle per via di sensi di colpa o vergogna, anche inerente la sessualità.
Urticaria
I sintomi principali sono rossore e prurito, simboli della soppressione dei desideri o del dover sopportare situazioni insostenibili che diventano “urticanti”. Relazioni, persone ed eventi si fanno minacciosi e iniziano a prudere, così come sentimenti di rabbia inespressa o energia non manifesta (sessuale) che risalgono in superficie per essere ascoltati o fatti sfogare. C’è di fondo una tendenza ad atteggiamenti passivi nei rapporti umani, un’incapacità di gestire l’ansia, vulnerabilità nelle relazioni sentimentali e insicurezza nel comportamento.
Cisti
Cavità cutanee colme di “dolore” che causano sofferenza, portano alla luce il bisogno di affetto, sicurezza, nutrimento, accettazione e contatto.
Noduli
Conseguenza di ferite affettive profonde e di accadimenti quali tradimenti, abbandono, delusioni.
Fiori di Bach e Pelle
Al di là dei rimedi farmacologici, locali o sistemici, è possibile trattare le problematiche dermatologiche con la floriterapia?
La risposta è sì, a maggior ragione per quanto si è detto finora!
Prima di passare all’analisi dei vari fiori di Bach (e non solo) in grado di dare supporto alla nostra pelle, è bene fare una premessa alla base di questa possibilità terapeutica.
Considerare il paziente a trecentosessanta gradi è il presupposto di fondo della Floriterapia. Nella scelta dei rimedi non si prescinde dall’ascolto della sua storia, dall’annotazione del suo modo di comunicare, di relazionarsi, di esprimersi e di pensare, tutti elementi che portano il terapeuta a scegliere le essenze più adatte per la risoluzione dei disagi psicoemotivi e fisici.
Il Dott. Ricardo Orozco
Il Principio transpersonale dei fiori di Bach
A volte però è possibile ragionare in un modo differente e cioè, come ha spiegato il dr. Ricardo Orozco, uno dei maggior esponenti mondiali sulla floriterapia di Bach, attraverso il cosiddetto Principio Transpersonale.
Per capire di cosa si tratta bisogna prima fissare un concetto, cioè quello di “archetipo”.
L’archetipo è un contenuto dell’inconscio collettivo che determina la tendenza a reagire e a percepire la realtà secondo forme tipiche costanti nei vari gruppi culturali e storici. In parole più semplici è un’immagine primordiale, una sorta di simulacro al quale tutti, inconsciamente, ci agganciamo per rapportarci con la realtà.
I fuiori di Bach e gli altri rimedi floreali, oltre a definire tipologie psicologiche nette (Clematis il sognatore, Vervain il predicatore… solo per fare degli esempi) hanno anche la capacità di incarnare degli archetipi e, attraverso l’energia vibrazionale che trasferiscono nell’organismo di chi li assume, di riportarli alla loro accezione corretta in chi, per il proprio vissuto, ne ha operato una distorsione dalla quale è scaturito un malessere tramutatosi in malattia.
È come se il fiore avesse in sé un “genio” (tornando all’esempio di Vervain la Moderazione, o di Clematis la Connessione) e riuscisse a ripristinarlo nel soggetto disallineato da esso. In questo modo non viene più scelto il fiore che più si addice alla personalità del paziente, ma quello che incarna l’archetipo distorto e che, ripristinandolo, porterebbe alla risoluzione del problema.
Secondo questo approccio, e secondo quanto detto sulla valenza simbolica delle affezioni cutanee, vediamo ora quali rimedi floreali si adattano meglio alla loro risoluzione.
I Fiori di Bach per la Pelle
I fiori di Bach e le alttre essenze possono essere usati tanto per via orale quanto per applicazione in loco, aggiunti a creme base o cosmetiche o instillati direttamente sulla lesione o zona da trattare. (Per leggere di più su come assumere i fiori di Bach clicca sul link per leggere il nostro articolo precedente).
I Fiori di Bach utili per risolvere le sintomatologie della pelle sono i seguenti:
- Chicory: Per occhiaie, borse e ristagni di liquido.
- Crab Apple: Per l’acne e per purificare la pelle dal sebo in eccesso.
- Holly: Disinfiamma la pelle rossa e reattiva.
- Star Of Bethlehem: Per le rughe, intese come traumi che hanno lasciato segni sulla pelle e le contusioni.
- Olive: Per la pelle spenta, stanca e affaticata.
- Hornbeam: Rassodante, rigenerante, ristrutturante.
- Wild Rose: Ripristina la vitalità della pelle spenta.
- Walnut: Per pelli delicate, come protezione da agenti esterni; utile anche per le cicatrici insieme al Rescue Remedy.
- Beech: Contro le manifestazioni allergiche acute e improvvise.
- Cherry Plum: Infiammazioni che provocano dolore, con sensazione di impazzimento.
- Agrimony: Per la pelle dolorosa che dà tormento, punture di insetto.
- Scleranthus: Manifestazioni allergiche cicliche.
- Willow: Per le manifestazioni allergiche cronicizzate.
I Fiori Australiani per la pelle
Le essenze di Fiori Australiani utili per risolvere i problemi della pelle sono le seguenti:
BILLY GOAT PLUM
È il fiore australiano per la pelle in assoluto. Non si abbina solamente a problematiche specifiche quali acne, foruncolosi, pelle grassa e seborroica, ma è l’essenza per antonomasia che modula il rapporto con l’epidermide, che agisce sul modo che abbiamo di percepire noi stessi. Nonostante a volte lo specchio possa farci pensare il contrario, nessuno di noi è esclusivamente il suo difetto esteriore (vale per la pelle quanto per qualsiasi altro inestetismo: nei, cicatrici, denti storti, naso aquilino e via dicendo). L’azione sottile di Billy Goat Plum è infatti duplice: da una parte migliora il nostro rapporto con le parti esteriori che critichiamo, facilitandone l’accettazione e il perdono, dall’altra sposta l’attenzione su altro, sulle qualità che procedono di pari passo.
È come se il fiore ci istigasse a dire “Ok, non sono perfetto, ma posso valorizzare i miei pregi e le mie qualità”. Ci aiuta a valorizzarci, a essere più indulgenti e fieri di come siamo, a superare quel senso di vergogna che tende ad assalirci.
Nell’era post-Covid
Un’indicazione recente ma molto azzeccata di questo fiore è anche la “rimozione della mascherina”. Se, finalmente, potremo uscire dalla restrizione anti-Covid di coprire il nostro volto ai fini di limitare il contagio, vero è che molte persone, abituate ormai da anni a coprire metà del proprio volto, potrebbero soffrire il “ritorno alla normalità”. I difetti fisici “mascherati”, l’abitudine di vedersi per la maggior in un certo modo possono aver distorto la percezione di noi stessi e delle nostre fattezze, creando un vero e proprio problema da risolvere. Oltre a ciò, alcuni tipi di pelle più sensibili possono aver reagito alla costante copertura arrossandosi, sviluppando irritazioni e brufoli, peggiorando di aspetto. L’essenza di Billy Goat Plum va incontro a entrambe le necessità e, per un’azione ancor più potente, può anche essere miscelata alle creme viso, oltre che assunta per via orale (l’informazione vibrazionale agirebbe così dall’esterno e dall’interno allo stesso tempo).
ESSENZE COMBINATE DI AUSTRALIAN BUSH FLOWERS
Il rimedio di emergenza della linea di Yan White ha indicazioni anche sulle problematiche di pelle. La cute di una persona che vive uno stato emotivo alterato non è mai in armonia né si presenta di aspetto regolare (ricordiamoci sempre che la pelle è l’organo di relazione per eccellenza e fa trasparire le emozioni che proviamo).
Chi reagisce emotivamente alle situazioni, trovandosi in mezzo ad attacchi di panico o picchi d’ansia e turbamento, normalmente ostenterà una pelle reattiva, arrossata alla quale gioverà l’azione dei fiori contenuti in questa miscela. Ad essi può anche essere aggiunto Waratah e così come per Billy Goat Plum, è consigliabile l’utilizzo della miscela anche in loco, aggiungendone una o due gocce nella quantità di crema da applicare.
Stesso dicasi per la combinazione di essenze calibrate per ridurre gli effetti dello stress. Così come chi lo vive nel quotidiano, la pelle di una persona stressata sarà atona, priva di lucidità, consumata, asciutta, secca, tendente a una colorazione giallastra. L’individuo stressato si consuma, si erode dal di dentro e lo stesso accade alla sua pelle che perde tono, luminosità ed elasticità.
Altri Fiori Australiani del Bush per i problemi della pelle
- SHE OAK: Per la secchezza e la disidratazione spinta, quando la pelle desquama in finissima polvere bianca.
- STURT DESERT ROSE: Da usare in abbinata a Billy Goat Plum per superare l’opinione prestabilita di come si dovrebbe apparire, il senso del dovere.
- FOVE CORNERS: Da assumere in associazione ai precedenti per rinforzare l’autostima e la considerazione di sé.
- SPINIFEX: Per irritazioni, herpes e alterazioni cutanee che si manifestano “pungenti”, che sembrano voler allontanare, tenere a distanza.
- MULLA MULLA: Laddove il problema sia per una pelle surriscaldata o addirittura scottata. Per eritemi, scottature, bruciature; aggiunta alla protezione solare per uso locale ne massimizza gli effetti.
- DAGGER HAKEA: Per l’insofferenza.
- FRESHWATER MANGROVE: Per l’irritazione.
Le Acque Tibetane Cristalmantra per la pelle
Agata Gialla
Essendo il minerale che tratta la paura di rivelarci per quelli che siamo, l’Agata Gialla si sposa alla perfezione con le problematiche cutanee come la psoriasi, l’eczema, il prurito e le infezioni fungine. Di fondo vi è una mancata accettazione di noi stessi, un comportamento autoimposto che non ci appartiene ma che viene ritenuto giusto per noi, un’insicurezza che porta a nascondersi e a confrontarci continuamente con il prossimo sentendoci puntualmente inferiori.
Quest’acqua tibetana infonde la sicurezza necessaria per accettare se stessi e il proprio ruolo senza doversi sentire inferiori, ma complementari e utili agli altri. Può essere utilizzata sia per assunzione orale (sublinguale) che versandone alcune gocce direttamente sulla pelle. In caso di scottature se ne possono diluire 20 gocce in un quantitativo di acqua distillata pari a un paio di bicchieri e vaporizzare sulle parti interessate più volte al giorno.
A cura del Dott. Roberto Moneta
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Farmacia di Montelupone: specialisti in Fiori di Bach ed altri Rimedi Naturali
La Farmacia di Montelupone è tra le più specializzate d’Italia in Floriterapia. Speriamo che questo articolo su quali sono i fiori di Bach e i fiori Australiani per la pelle ti possa essere utile, e che tu possa finalmente risolvere le tue sintomatologie ritornando ad un equilibrio ottimale!
Puoi consultare inoltre l’elenco completo dei fiori di Bach nonchè ulteriori consigli su come scegliere i fiori di Bach più giusti per te.
Per qualsiasi altra informazione su come si usano i rimedi floreali e gli altri tipi di essenze naturali non esitare a contattarci!
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Tutte le essenze menzionate in questo articolo sono disponibili nella sezione shop del sito, dove troverai tutti e 38 i fiori di Bach originali, i Fiori Australiani “Bush Flower” e le altre essenze naturali miscelabili in autonomia per ottenere delle misture personalizzate già diluite e pronte per l’uso!
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da Farmacia Montelupone | Mag 25, 2022 | Floriterapia
La memoria dell’acqua – Gli esperimenti di Masaru Emoto
Sebbene non sia un approfondimento diretto sulla floriterapia, ho scelto questo argomento per allargare la visuale dei meccanismi attraverso cui le essenze floreali agiscono, nonchè per fornire uno spunto di riflessione in più a chi ritiene le discipline olistiche fantasticherie basate sul sentore di chi le coltiva.
Prima di addentrarmi nello specifico, voglio ricordare due semplici dati inerenti l’acqua: si tratta della sostanza più diffusa sulla superficie terrestre e all’interno del nostro organismo, in entrambi i casi in percentuali di circa il 70%. Questo per ricordare che siamo essenzialmente fatti di acqua e che lo stesso vale per il mondo in cui viviamo.
Masaru Emoto
Masaru Emoto è stato uno scienziato e ricercatore giapponese passato agli onori del grande pubblico per le sue strabilianti ricerche sul comportamento dell’acqua.
Sappiamo bene che questa sostanza vanta moltissime proprietà: è stata il substrato attraverso cui si è formata la vita, è indispensabile a tutti gli esseri viventi per mantenere le normali funzioni biologiche, ha la capacità di congelare, liquefarsi ed evaporare adattandosi alla temperatura, così come di assumere la forma del contenitore che la racchiude e via dicendo.
Quello che non sappiamo, e che Emoto ha dimostrato, è che l’acqua è in grado di recepire informazioni e di cambiare la sua struttura in base ad esse.
Recepire informazioni e cambiare struttura, lo ripeto (per il 70% siamo costituiti da acqua…).
Gli Esperimenti sull’Acqua
Brevettando un metodo strumentale per fotografare l’acqua sottoposta a uno stimolo (un’informazione fornita ad essa) nel momento in cui viene portata a congelamento, ossia a una temperatura di 4 C, Masaru Emoto ha pubblicato negli anni diverse raccolte di immagini che confermano le straordinarie capacità di questo liquido vitale e misterioso.
Guarda i cristalli d’acqua di Masaru Emoto visti al Microscopio
In questo breve video è possibile vedere delle
foto dei cristalli di acqua e ghiaccio, durante gli esperimenti di Masaru Emoto per testare la memoria dell’acqua. È inoltre possibile approfondire consultando un dossier dedicato al chimico Giapponese cliccando su questo
link.
Le Reazioni
Ovviamente la comunità scientifica non ha ritenuto “scienza” gli esperimenti condotti dallo scienziato giapponese, opinando che non vi fossero condizioni standardizzate e che l’azione dell’operatore possa averne influenzato (condizionato) l’esito. Verrebbe da dire, secondo i principi scientifici della fisica quantistica, che ogni qualvolta si porta avanti un esperimento la semplice presenza dell’osservatore (lo scienziato, nella fattispecie) influenza l’esito sperimentale, ma sopravvenendo al dibattito accademico, limitiamoci a scoprire cosa è emerso dall’attività di Emoto.
Masaru Emoto e i Cristalli d’Acqua
Tutto è iniziato partendo dalla fotografia di cristalli di acque provenienti da svariati posti del mondo, e dalla constatazione che tali cristalli assumevano forme armoniche, ordinate e precise in caso di acque originate da luoghi incontaminati e fonti immerse nella natura, mentre divenivano di forma caotica, disordinata e brutta in caso di acque inquinate quali quelle di metropoli, zone di conflitto e fonti inquinate.
La differenza sostanziale di forma dei cristalli ha indotto Masaru Emoto a ritenere che l’acqua fosse in grado di assorbire o memorizzare le informazioni dell’ambiente circostante, tanto che dopo aver testato acque provenienti da laghi, mari, sorgenti e ghiacciai, si è dedicato a quella di acquedotti di molteplici parti del mondo, confermando la sua teoria: l’acqua modifica la sua forma in geometrie piacevoli alla vista nel caso di ambienti puri e incontaminati mentre si contorce in forme strane e spiacevoli in caso di inquinamento chimico, atmosferico o dell’energia ambientale.
Eppure, l’acqua è pur sempre acqua!
Da tutto ciò sono partiti altri esperimenti che hanno convinto lo scienziato a formulare una teoria: L’acqua recepisce vibrazioni estremamente sottili (quell’energia che in giapponese viene detta “Hado”), e su ciò si conforma.
È stato così visto che la medesima acqua, nelle medesime condizioni, assumeva forme completamente diverse se sul recipiente che la conteneva erano riportate parole o frasi amorevoli (pace, ti amo, ti voglio bene) oppure al contrario scritte inneggianti ai cattivi sentimenti (guerra, ti odio, ti uccido etc.)
Non ancora soddisfatto, Masaru Emoto ha sottoposto l’acqua anche a musiche diverse: dalla classica all’heavy metal, passando per altri generi. Anche in tal caso le conformazioni dei cristalli erano strabilianti e in accordo con quanto riscontrato sino ad allora.
Le parole sono energia condensata, e la musica anche, mentre i pensieri sono energia più sottile (il pensiero che si tramuta in parola è un’energia che si “appesantisce”, passando a una certa materialità); quindi è stata la volta di pensieri e preghiere.
Pensieri positivi? Acqua ordinata. Preghiere mosse da buoni sentimenti come gratitudine, amore, fratellanza: cristalli armonici.
Il contrario per pensieri negativi, sentimenti di preoccupazione, paura, angoscia e odio. Stupefacente, no?
Gli Esperimenti sul Lago Biwa
Cito, giusto per riportare un esempio, l’esperimento che Masaru Emoto condusse sulle rive del lago Biwa in Giappone, nell’estate del 1999. Si tratta di un lago infestato da un’alga particolare, che si diffonde in quasi tutta la superficie ed emana un odore sgradevole responsabile delle continue proteste degli abitanti della zona. Emoto radunò circa trecentocinquanta persone e, attraverso un rituale, guidò delle invocazioni collettive all’alba, nel momento del sorgere del sole.
Per i successivi sei mesi, fino a inizio 2000, si riscontrò una netta diminuzione delle alghe nel lago e della conseguente mole di segnalazioni da parte degli abitanti della zona. Il commento dello scienziato all’articolo che scaturì sui giornali fu che se trecento persone potevano aver generato un effetto simile, cosa si poteva immaginare coinvolgendo un numero molto maggiore di partecipanti?
L’associazione dei Cristalli d’Acqua con la Floriterapia
Passando dalla narrazione dei fatti alle considerazioni in materia di salute, viene semplice l’associazione mentale con la floriterapia. Ogni essenza floreale, sia essa di Bach, Australiana, Californiana o di altra provenienza, viene raccolta e ottenuta attraverso un metodo che prevede il contatto fra il fiore (la sua corolla) e l’acqua. Può esservi coinvolta l’energia solare, ma a prescindere da questo è importante capire, grazie anche al lavoro qui sopra citato, che nel momento del contatto fiore-acqua avviene uno scambio o un’emissione di energia sottile, quella insita nei petali, di cui l’acqua viene impregnata.
La stessa energia o vibrazione passa poi al paziente nel momento in cui assimila l’essenza o la miscela floreale, e viene così trasmessa alle parti del corpo fisico, o emotivo, o mentale che recano una disarmonia (nota: ovviamente il fiore deve essere adatto a vibrare su quella frequenza, deve cioè essere scelto in base al problema e al soggetto che lo manifesta).
Un’implicazione altrettanto rilevante, se non addirittura più importante, è la conclusione del lavoro dello scienziato giapponese: l’acqua si informa.
Non mi sto riferendo alle cure floreali o omeopatiche o vibrazionali in genere, mi sto adoperando per far passare un messaggio fondamentale di cui in pochi tengono conto: siamo fatti di acqua e in base a come viviamo ci “impregniamo” di informazioni che vengono registrate nel nostro corpo (a livello più o meno sottile) e che ne influenzano lo stato.
Il cibo che mangiamo, l’ambiente in cui viviamo, l’inquinamento sono solo alcuni dei fattori che incidono sul nostro benessere.
Dovremmo fare più attenzione alle emozioni che siamo soliti provare, ai sentimenti nei quali ci imbattiamo più frequentemente (e, se negativi come astio, rancore, intolleranza, insofferenza dovremmo cercare di abbandonarli il più possibile in fretta) e, udite udite, ai nostri pensieri!
Se siamo sfiduciati, impauriti, gelosi, invidiosi non stiamo semplicemente vivendo in un modo che ci porta poca gioia e soddisfazione, ci stiamo facendo realmente del male, stiamo inquinando noi stessi!
Allarghiamo il concetto di stile di vita, dedichiamoci al nostro benessere a tutto tondo coltivando anche pensieri, sentimenti ed emozioni positivi, frequentando chi ci fa stare bene e in armonia con noi stessi, allontanandoci da situazioni e persone che tirano fuori i nostri lati peggiori e ritagliandoci sempre più spazio e tempo per noi stessi, per l’introspezione e la ricerca della nostra felicità!
A cura del Dott. Roberto Moneta
La Farmacia di Montelupone, specialisti in Floriterapia
La Farmacia di Montelupone, in provincia di Macerata, è tra le più specializzate in Floriterapia d’Italia, ed i nostri dottori farmacisti sono floriterapisti esperti, sempre a disposizione per darti dei consigli personalizzati!
Le Essenze Floreali:
Sulla sezione shop del nostro sito proponiamo Fiori di Bach, Fiori Californiani , Fiori Australiani e Fiori d’Alaska e altre essenze naturali come le Essenza Animali e le Acque Tibetane. Tutte le Essenze sono disponibili sia singolarmente che in miscele personalizzate, realizzabili abbinando le essenze tra di loro direttamente online, per dare vita ad una formulazione su misura.
Acquistare una miscela di essenze combinate permette di risparmiare e avere più effetti benefici. Andrai infatti ad assumere più essenze contemporaneamente, per un’azione sinergica contro diversi disturbi, senza dover acquistare un flacone per ogni singola essenza!
da Farmacia di Montelupone | Mar 31, 2022 | Floriterapia
Cosa Sono e Come Funzionano i Fiori di Bach – Spiegazione
Aggiornato a Marzo 2022
Scopri a cosa servono i fiori di Bach e come impiegarli in questo articolo con spiegazione a cura dei nostri Dottori Farmacisti esperti in floriterapia. Scorri alla fine dell’articolo o clicca sul link per vedere dove comprarli, in essenze madri o miscele delle stesse.
I fiori di Bach sono 38 rimedi floreali utili per sbloccare la forza reattiva di un individuo.
Salute del corpo e stato d’animo non sono scissi. I fiori di Bach lavorano su entrambi i fronti e ciascuno di essi è indicato per personalità diverse. Ogni miscela di fiori di Bach produce effetti e lavora sull’emotività dell’individuo in maniera diversa.
Curarsi con la floriterapia permette di risolvere problemi fisici e squilibri emotivo-psicologici. Ma consente anche un più intimo contatto con la dimensione interiore dell’individuo.
Edward Bach e la Floriterapia
La floriterapia è una branca della medicina “olistica”. Una filosofia medica che considera l’individuo nella complessità delle sue componenti emotive, psicologiche, mentali e non solo fisiche o organiche. La sua teorizzazione è basata anche sull’antica “Dottrina delle Segnature, un’antica disciplina secondo cui le proprietà terapeutiche di una pianta sono da ricondursi ad alcuni suoi peculiari aspetti: forma, colori, profumo, luogo di crescita, modalità riproduttiva etc.
Secondo la floriterapia, così come il fiore o la pianta da cui germoglia si comporta, allo stesso modo ogni singolo paziente ha un atteggiamento tipico, un modo di pensare, di ragionare, di vedere la realtà e gli altri corrispondenti. Su questa affinità fiore-individuo è da basarsi la scelta del rimedio floreale (o dei rimedi) che andranno a riequilibrare quella parte del carattere o del comportamento sbilanciata.
Ogni fiore (non solo quelli appartenenti alla gamma di Bach) ha insita in sé una qualità. Questa qualità è ciò che manca al paziente per vivere la propria vita in armonia dal punto di vista psicologico, emotivo e quindi fisico, e sarà dunque essa che il fiore fornirà attraverso l’assunzione della sua essenza.
La bellezza della floriterapia è che, a differenza della medicina tradizionale occidentale che cura contrastando il sintomo (dolore → antidolorifico; febbre → antipiretico; acidità di stomaco → inibitore della secrezione gastrica… solo per fare degli esempi) non agisce per opposizione alla “situazione patologica” ma assecondando e favorendo gli aspetti mancanti che ne sono la ragione, riportando cioè il sistema all’equilibrio i
Per fare un esempio il rimedio di Bach Impatiens è utile per tutte quelle persone che reagiscono nervosamente agli stimoli, che sono sempre insofferenti, impazienti appunto. L’essenza floreale non agisce riducendo questa tendenza “patologica”, ma incrementando la virtù opposta, ossia la pazienza. In questo modo, proprio come un pendolo che oscilla da un estremo all’altro, il carattere e la reattività del paziente si bilanciano, generando uno stato di benessere dettato dall’equilibrio.
Padre della floriterapia è da tutti considerato Edward Bach, medico inglese vissuto a cavallo del XIX e XX secolo, fra Inghilterra e Galles. Bach, sin da bambino sentì forte il richiamo della natura come fucina di rimedi curativi. La sua grande compassione per qualunque creatura sofferente, lo indirizzò poi verso gli studi di medicina.
Il dottor Bach sosteneva che nella natura si trovasse la soluzione dei problemi di ognuno e che per individuarla era sufficiente intuire quale fiore si abbinasse al soggetto o alla problematica.
I Fiori di Bach
La scoperta dei fiori di Bach è avvenuta gradualmente. Mano a mano che si allontanava dai canoni della visione medica tradizionale, Bach si approcciava con sempre maggior convinzione all’omeopatia hanemanniana, fino a giungere alla vera e propria medicina vibrazionale. Passeggiando in solitudine nella campagna gallese, il medico naturopata iniziò a percepire con il tatto le vibrazioni delle piante. Maturò quindi nel tempo la convinzione divenuta poi la pietra miliare della floriterapia: pazienti di carattere diverso affetti dalla stessa patologia devono essere trattati con rimedi diversi. Non è tanto il disturbo ad essere preponderante, ma il temperamento di chi lo sviluppa; è da esso che l’arte medica deve muoversi per ripristinare l’armonia generale.
Ognuno di noi possiede un vissuto, una reattività agli stimoli unica e per conseguenza un modo di relazionarsi alla realtà differente da chiunque altro. Pensare di trattare lo stesso disturbo in persone differenti seguendo un protocollo è, secondo le medicine olistiche, un controsenso. Seppur superficialmente possa sembrare di avere a che fare con casi simili, bisogna considerare sempre che ogni paziente è unico e irripetibile, e che la sua salute, intesa come ripristino dell’armonia con se stesso e con l’ambiente, è una meta raggiungibile ogni volta con un percorso diverso.
La guida che può condurre il floriterapeuta alla destinazione finale è l’osservazione, oltre ovviamente all’ascolto. Analizzare il resoconto anamnestico (la storia clinica) è solo l’avvio del lavoro di guarigione. Patologie e traumi vanno intesi ben oltre la matrice fisica nella quale si sviluppano, ma come eventi che hanno avuto un peso anche e soprattutto sulla vita psicologica (oltre ad esserne la stretta conseguenza); questi vanno quindi utilizzati come indizi per la conquista del tesoro: la salute. Oltre ad essi, è necessario porre attenzione sul modo di parlare, sui gesti, sulle reazioni non controllate, su ciò che non viene detto con il linguaggio verbale e sui concetti che languono al di sotto delle considerazioni esposte nel resoconto del paziente. Una volta “elaborata” una teoria e una strategia di cura, il messaggero che si incaricherà di portare a compimento la missione è l’acqua.
L’acqua e le Medicine Vibrazionali
L’acqua è la fonte della vita. Che la si pensi secondo i più stretti canoni scientifici o abbracciando teorie più spirituali o meno riconosciute, questo assunto mette tutti d’accordo. Le proprietà dell’acqua sono numerose, ma in questa sede non discuteremo di quelle più risapute e facilmente osservabili, bensì della peculiarità di questo liquido straordinario di fare qualcosa che nessun’altra sostanza al mondo è in grado di fare: veicolare informazioni.
La medicina Omeopatica e tutte le discipline Vibrazionali si basano su questa capacità dell’acqua di farsi carico di un’informazione e cederla là dove è richiesta per stimolare la guarigione. A supporto di questa spiegazione invitiamo i più curiosi (o i meno scettici) a consultare le immagini delle fotografie scattate dal chimico giapponese Masaru Emoto (clicca sul link per leggere l’articolo che abbiamo dedicato ai suoi esperimenti).
L’esperimento incredibile portato avanti da questo scienziato è stato quello di fotografare i cristalli dell’acqua in momenti diversi, sottoponendoli a diversi stimoli. Per stimoli sono da intendersi: l’apposizione di una parola scritta su un foglio di carta sul recipiente, l’influsso di una preghiera o della focalizzazione di una o più persone su un concetto (pace, amore, odio, guerra) o anche una semplice musica (classica, heavy metal..). Fu sconcertante notare come, al variare dello stimolo, i cristalli si fossero riarrangiati in forme più o meno ordinate, armoniche o distorte e inquietanti. La teoria del chimico giapponese è quindi che l’acqua riallinei la propria struttura in base allo stimolo ricevuto.
Se ci pensi, pure l’essere umano è costituito per la maggior parte di acqua…
Il ruolo dell’acqua nelle essenze Floreali
Le essenze floreali vengono ottenute lasciando le corolle dei fiori a bagno in acqua, sotto l’influsso della luce solare. Così facendo, l’acqua si carica delle informazioni sottili contenute nei fiori (come insegna la Dottrina delle Signature), divenendone così il veicolo. L’essenza viene poi diluita in altro liquido, ma sempre in una matrice essenzialmente acquosa e, una volta nel corpo, sprigiona le proprietà riequilibranti delle essenze floreali favorendo così il ripristino dell’equilibrio.
Abbiamo già trattato estensivamente come avviene la preparazione dei Fiori di Bach in un articolo dedicato, clicca sul link per consultarlo.
A Cosa Servono i Fiori di Bach
Agendo come catalizzatori, le essenze floreali sviluppano le intuizioni innate presenti in ciascuno, ma che normalmente sono bloccate. Una volta raggiunte, grazie all’assunzione dei fiori di Bach scaturisce nella persona l’armonia spirituale, mentale ed emozionale.
Alla base di quest’approccio vi è l’idea che la malattia non sia altro che una manifestazione sul piano fisico di uno squilibrio emozionale. Questo disequilibrio sarebbe generato da una cattiva relazione dell’individuo con se stesso, e con l’ambiente che lo circonda.
In tal senso, la malattia non sarebbe da considerarsi né come una disgrazia, né come qualcosa da temere, ma come un segnale tangibile di un’alterazione della parte più essenziale di sé. E quindi un’indicazione preziosa per ritrovare la via del benessere.
Un’altra caratteristica positiva delle terapie vibrazionali e delle essenze di fiori di Bach, è il fatto che queste sono prive di effetti collaterali e di interazioni o incompatibilità con qualsivoglia medicinale, in quanto puntano a risolvere uno squilibrio. Qualora un paziente assumesse un fiore dedicato ad un disequilibrio che non presenta personalmente, non si avrebbero eventi avversi.
Quando Ricorrere alla Floriterapia di Bach
I rimedi floriterapici abbracciano un’ampissima gamma di problematiche. Si adattano in modo versatile e raffinato alle specifiche esigenze del singolo, permettendo ogni volta di selezionare la strategia terapeutica più opportuna e personalizzata. Inoltre possono essere un valido aiuto in tutte le età per questioni di natura psicologica, emotiva e fisica.
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Un video del Bach Centre a Mount Vernon in Inghilterra:
Classificazione dei Fiori di Bach
I 3 Raggruppamenti Principali
I 38 rimedi floreali da formulati da Edward Bach si distinguono innanzitutto in 3 raggruppamenti principali in base a quanto sono radicati squilibri e disturbi in ogni singolo individuo, ed a come si sono generati nel tempo.
-
12 “Fiori Guaritori”:
Sono rimedi dedicati ai problemi innati legati alla personalità ed al carattere, non necessariamente insorti in occasione di un evento avverso, ma piuttosto caratteristiche intrinseche dell’individuo.
Agrimony, Centaury, Chicory, Rock Rose, Gentian, Mimulus, Impatiens, Cerato, Scleranthus, Vervain,Water Violet, Clematis.
-
7 Aiuti o “Fiori Aiutanti”
Questi fiori intervengono sui disturbi che si sono cristallizzati nel tempo al fine di compensare i disturbi della personalità.
Rock Water, Wild Oat, Heather, Gorse, Olive, Oak, Vine.
-
19 “Fiori Assistenti”
Gli assistenti agiscono sui disturbi di vecchia data più radicati o cronici, ma riconducibili a uno specifico evento scatenante. Intervengono laddove i fiori 12 fiori guaritori e aiutanti non hanno potuto rimediare.
Holly, Honeysuckle, Hornbeam, White Chestnut, Sweet Chestnut, Red Chestnut, Beech, Chestnut Bud, Larch, Crab Apple, Cherry Plum, Walnut, Elm, Pine, Aspen, Wild Rose, Willow, Mustard, Star of Bethlehem.
I Gruppi Emotivi
Le essenze di fiori di Bach sono in oltre state classificate dal medico inglese in 7 gruppi, in base agli stati emotivi da cui può scaturire lo squilirio psico-fisico:
- PAURA: rimedi per ritrovare il coraggio, la padronanza di sé, la tranquillità, la sicurezza ed il controllo sulla propria vita.
Aspen, Cherry Plum, Mimulus, Red Chestnut e Rock Rose
- INCERTEZZA: per ritrovare la certezza delle proprie azioni, la stabilità emotiva, l’ottimismo, la speranza, la vitalità e la propria direzione di vita.
Cerato, Gentian, Gorse, Hornbeam, Scleranthus e Wild Oat
- DISINTERESSE: per raggiungere concretezza nelle proprie azioni, motivazione, energia, chiarezza nelle visioni, serenità e discernimento.
Chestnut Bud, Clematis, Honeysuckle, Mustard, Olive, White Chestnut e Wild Rose.
- SOLITUDINE: A favore della socievolezza, della pazienza e dell’altruismo.
Heather, Impatiens e Water Violet.
- SENSIBILITA’: Per ritrovare la capacità di amare, l’assertività, la veracità e superare i cambiamenti di vita
Agrimony, Centaury, Holly e Walnut.
- SCONFORTO: Rimedi utili a ritrovare purezza, moderazione, gioia, fiducia in se stessie autostima. Favoriscono la rinascita ed il perdono.
Crab Apple, Elm, Larch, Oak, Pine, Star of Bethlehem, Sweet Chestnut e Willow.
- DOMINANZA: Per ritrovare flessibilità di pensiero, tolleranza, benevolenza, rispetto e libertà di amare.
Beech, Chicory, Rock Water, Vervain e Vine
Tutti i Fiori di Bach
Se vuoi consultare l’elenco completo dei Fiori di Bach, con l’indicazione dei raggruppamenti e gruppi emotivi cui appartengono, delle condizioni per cui possono servire e dei benefici che possono portare, consulta la nostra pagina: Fiori di Bach: Elenco e Proprietà.
A cura del Dott. Roberto Moneta
Dove Comprare i Fiori di Bach originali
L’assunzione di una miscela fiori di Bach si rivela un ottimo strumento non solo curativo, ma anche di conoscenza e di evoluzione personale.
Inoltre, acquistare una miscela è molto più conveniente rispetto alle singole essenze, perché permette di risparmiare sul prezzo, andando ad acquistare ed assumere più essenze in contemporanea, quindi anche con una maggiore efficacia!
La Farmacia di Montelupone, in provincia di Macerata, è tra le più specializzate d’Italia in Floriterapia, ed i nostri dottori farmacisti sono floriterapisti esperti. Speriamo che questo articolo con la spiegazione di cosa sono, come funzionano e a cosa servono i Fiori di Bach ti sia stato utile. Se desideri dei consigli su come scegliere i Fiori di Bach, o altre terapie a base di fiori, puoi cliccare sul link per leggere l’articolo relativo, oppure contattaci direttamente per una consulenza personalizzata!
Ora che sai a cosa servono, se desideri comprare i Fiori di Bach originali online, oppure altri rimedi floreali, visita la sezione shop del nostro sito per consultare tutte le nostre essenze e miscele pronte o personalizzate. Accanto all’immagine di ogni fiore troverai una descrizione dei disturbi a cui possono porre rimedio!
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da Farmacia Montelupone | Mar 24, 2022 | Floriterapia
I rimedi Floriterapici per una vita sessuale equilibrata e appagante.
“Il sesso senza amore è un’esperienza vuota, ma di tutte le esperienze vuote è una delle migliori”.
Con questa frase ironica di Woody Allen voglio aprire questo articolo dedicato al sesso e, ahimè, a tutte le problematiche fisiche o psicologiche che ad esso sono collegate. Il sesso, inteso non come semplice atto di accoppiamento, è un’attività che coinvolge ogni singola componente umana, da quella istintiva a quella mentale passando, ovviamente, per quella emotiva. Ognuno di questi ambiti, però, può nascondere qualche insidia e rendere l’esperienza meno piacevole del dovuto, se non addirittura spiacevole o traumatica, motivo per cui ho pensato di sviscerare ogni possibile condizione e suggerire essenze floreali adatte a risolverla o ad attenuarla.
A tal fine i Fiori Californiani si rivelano le migliori essenze nell’ampia gamma dei rimedi floreali da usare come rimedi naturali per le disfunzioni sessuali (fermo restando che ne citerò altre appartenenti a linee differenti). Le essenza di Fiori Californiani concentrano infatti nella loro azione riequilibrante una spiccata capacità di armonizzare i problemi fisici, emozionali e psicologici, specialmente in relazione alla vita moderna che, si sa, è fonte di stress. Lo stress, in particolare quello costante tipico della nostra epoca, ha la capacità di intaccare le riserve di un individuo sia a livello fisico, compromettendone la capacità di adattamento, la resistenza e la “freschezza”, che a livello emotivo (paure, ansie, dubbi) nonché psicologico-mentale.
Vediamo come i Fiori Californiani possono dimostrarsi degli utili rimedi naturali per disfunzioni sessuali.
Nel sesso ci si mette a nudo, ma la nudità non è semplicemente quella fisica, di due corpi che si svestono. Si tratta di rivelare all’altro le proprie parti più intime, le paure, le insicurezze, i traumi che ci portiamo dentro e che non abbiamo ancora superato. Se il sesso è fatto con sentimento, con trasporto, non è un banale atto fisico e in esso non si ricerca solo un appagamento degli istinti. E’ l’esperienza che più ci mette a contatto con un altro essere umano, uno scambio che non si limita alla componente corporea ma che va ben oltre, di compenetrazione energetica (le auree si fondono, sovrapponendosi) nonché un contatto diretto da cuore a cuore, un momento di abbandono totale all’altro a cui “diamo il permesso” di usufruire del nostro corpo, e alla sensazione che culmina nel momento dell’orgasmo in quella che i francesi definiscono la “piccola morte” (la Petite Morte), durante la quale siamo completamente rapiti dall’estasi al punto da perdere il controllo sulla razionalità e su tutto ciò che ci circonda o riguarda.
Ma, vale tanto per gli uomini quanto per le donne: l’organo genitale più importante, responsabile di un sesso di qualità appagante è… la testa! Dipende tutto da lì, seppur in modalità diverse, e dato che la mente crea e il corpo (emotivo e fisico) risponde adattandosi, va da sé che se non si dispone della giusta “rilassatezza mentale” non si può sperare di godersi l’esperienza sessuale, di qualunque tipo essa sia. Un atto sessuale, o meglio una vita sessuale soddisfacente per non dire entusiasmante è il non così probabile allineamento di tante variabili, un complesso puzzle nel quale anche la più minuscola tessera mancante può rovinare l’intera figura. Se davvero desideriamo godere dell’esperienza sessuale dobbiamo innanzitutto essere in armonia con noi stessi, perché solo in tal modo potremo sperare di trovare qualcuno con il quale poterci sentire ed “esprimere” al meglio.
Il benessere interiore e l’accettazione di sé sono requisiti imprescindibili da cui non solo il sesso, ma la vita in generale, non dovrebbe transigere. Quindi, visto il ruolo (e l’impatto) che il sesso ha nella nostra vita (non fate i moralisti, che vi vedo!) direi che è ora di iniziare ad andare sul concreto! Vediamo ora i Fiori Californiani come rimedio naturale per le disfunzioni sessuali.
Bando alle ciance, chi… SI AMA, MI SEGUA! (E legga…)
PROBLEMATICA |
SESSO |
FIORE CALIFORNIANO |
ALTRO RIMEDIO FLOREALE |
Impotenza |
M |
Poison Oak; Hibiscus |
|
Ansia da prestazione |
M |
|
Larch |
Eiaculazione precoce |
M |
|
Impatiens |
Cattivo rapporto con il proprio corpo, insicurezza |
M/F |
Manzanita |
|
Paura del sesso |
M/F |
Sticky Monkeyflower |
|
Aggressività |
M/F |
Snapdragon |
|
Ambivalenza, omosessualità |
|
Calla Lily |
|
Repressione della femminilità |
F |
Alpine Lily |
|
Frigidità, disturbi ginecologici |
F |
Alpine Lily |
|
Problemi dovuti a traumi/violenze |
M/F |
Hibiscus |
Sitka Spruce Pollen; Pussy Paws |
Dipendenza dai film e immagini per adulti |
M/F |
Basil |
|
Défaillances sessuali |
M/F |
Lady’s Slipper |
|
Energia sessuale bloccata |
M/F |
|
Balsam Poplar; California Peony |
Acquista Fiori Californiani online
STICKY MONKEYFLOWER – Per una Sessualità equilibrata
Sessualità equilibrata / Paura e repressione del sesso; Frigidità, Impotenza, Inibizioni sessuali, Imbarazzo. Si tratta del fiore californiano d’eccellenza per problemi nella sfera sessuale. Questa varietà di Mimolo (Mimulus Aurantiacus) cresce in diversi Stati americani e mostra molteplici tonalità di colore nelle corolle, delle quali la più frequente, nonché quella utilizzata nella produzione dell’essenza è la arancione, da cui il nome botanico. Questa specie si presenta come un cespuglio, così come le altre congeneri, che cresce in terreni aridi e assolati e si sviluppa come arbusto.
A livello energetico Sticky Monkeyflower si colloca nell’attivazione del secondo chakra – Shvadishtana – (notare la colorazione corrispondente) il quale rappresenta il punto di collegamento fra l’interiorità e il mondo esterno, ovvero l’unione di corpo, mente e spirito, ma anche la spontaneità, il piacere sia fisico che emotivo, la sessualità e l’appagamento in generale. Il colore dei petali di Sticky Monkeyflower richiama la creatività e la libera espressione del nostro Io, chiari elementi che, se in armonia, consentono una vita sessuale appagante. L’elemento associato a questo fiore è l’Acqua, notoriamente collegata alla componente emotiva e in effetti Sticky Monkeyflower, così come gli altri fiori californiani della stessa famiglia, si occupa di sanare emozioni forti come la paura dell’intimità e del contatto fisico.
Se si considera che l’energia sessuale è fra le più potenti a disposizione dell’uomo e che da secoli istituzioni come gli Stati, la Chiesa l’hanno strumentalizzata al fine di reprimerla e controllarla, si capisce come quest’essenza californiana sviluppi un potenziale sopito di grande portata. Lo sblocco deriva dalla mancanza di senso di colpa e dalla scomparsa del timore del giudizio altrui riguardo la propria vita sessuale (retaggio sociale e religioso); la persona che può esprimere la propria sessualità normalmente non sarà più vittima di manie e fissazioni che altrimenti perpetuerebbero lo stato di frustrazione e auto-unimento.
Questo rimedio può essere un valido sostegno per due tipologie apparentemente opposte di persone:
- Colui che rifugge ogni relazione sessuale per paura del contatto intimo (e della più profonda avversione a “rivelarsi” all’altro)
- Colui che invece conduce una vita sessuale intensa o promiscua, ma basata su rapporti occasionali o superficiali.
Di fondo c’è l’elemento comune della paura dell’intimità, gestita in maniera antitetica. L’effetto che l’assunzione del fiore tende a offrire è quello di mettere in comunicazione istinti sessuali e sentimento, portando all’attenzione della persona che ne fa uso di come sesso e vita emotiva possano viaggiare di pari passo, anzi, ribadendo come l’appagamento maggiore di entrambi si ottiene scoprendo le emozioni più profonde e condividendole senza paure, superando cioè gli ostacoli di giudizi e traumi relativi a passate relazioni. In questo modo si può passare da una sessualità repressa o superficiale a un’altra coinvolgente e basata sull’abbandono del timore del rifiuto e della vulnerabilità. La sessualità diviene il mezzo con cui entrare in profondo contatto con un’altra persona e ciò fa sì che emergano i veri sentimenti, che riallineano le energie del cuore con quelle istintive.
ALPINE LILY
Accettazione degli attributi femminili / Blocco e crisi dell’identità femminile; Frigidità, Disturbi ginecologici, Inibizioni sessuali femminili.
Il Giglio Alpino è un fiore dai petali rosso-arancioni, profumati, fascinosi, seducenti e femminili, come rievoca anche la corolla campanulata. Il suo habitat prediletto sono le montagne e le foreste dove cresce isolato, lontano da sguardi e presenze indiscrete. A livello simbolico Alpine Lily denota una spiccata femminilità (forma, colore e profumo dei fiori) che però non è alla portata di tutti. Solo chi è in grado di raggiungere le più alte vette, come scalatori determinati e forzuti, può essere degno di attenzione e meritevole di considerazione. Il giglio alpino simboleggia pertanto donne che finiscono con l’essere inaccessibili o inavvicinabili per via di un tormento interiore inerente la propria femminilità. Di fondo c’è un disagio e un isolamento che porta queste persone all’incapacità di donarsi e, di conseguenza a disturbi sessuali quali l’impossibilità di provare piacere (anorgasmia o frigidità) nonché al rifiuto dei propri organi genitali o in generale della propria femminilità. Di base c’è un condizionamento socio-culturale che porta alla considerazione del sesso come qualcosa di sporco o “basso”, una notevole esigenza di spiritualità che mal si concilia con i piaceri della carne.
Si tratta spesso di persone cresciute con il tabù del sesso, che ha prodotto un’immagine distorta e negativa del corpo femminile e una cattiva integrazione dello stesso con le energie più alte e spirituali. L’essenza ha la facoltà di integrare i due aspetti all’apparenza inconciliabili sciogliendo i blocchi e favorendo l’espressione della femminilità, riconferendo potere e autoaccettazione. Vergogna e repressione cedono il passo a sicurezza e autostima e, nel caso il rimedio sia utilizzato da un uomo, è possibile ottenere anche un bilanciamento armonico delle energie maschili e femminili. Il fiore è inoltre indicato per tutti gli adolescenti dal periodo puberale, quando si familiarizza con i cambiamenti ormonali e fisici, quando si scopre la sessualità e si deve superare l’imbarazzo per il proprio corpo. Può essere un valido supporto per le donne che rifiutano una gravidanza (intesa come massima espressione della propria femminilità), nelle donne che pur affiancate da un uomo hanno una vita sessuale nulla o arida, in tutte coloro che non hanno superato traumi o difficoltà con la figura materna e/o che si ritengano inferiori in confronto al genere maschile.
HIBISCUS
Sensualità / Frigidità, Impotenza, Immagine negativa del sesso, Mancanza di vitalità sessuale, Problemi dovuti ad abusi o traumi subiti.
Il fiore dell’Ibisco è tra i più diffusi e conosciuti al mondo. Simbolo di caducità per via della sua fioritura di breve durata (dal mattino al pomeriggio) e per la velocità con la quale appassisce qualora reciso, questo fiore rappresenta la bellezza della vita e la capacità di cogliere le occasioni (nelle isole Hawaii viene donato ai visitatori sotto forma di ghirlanda proprio con questo intento). Non sono soltanto questi i valori simbolici che però lo rendono un fiore importante dal punto di vista del riequilibrio psico-emotivo.
A livello di segnatura, l’Ibisco è un fiore “caldo”, affine al sesso. Intanto il suo colore rosso intenso lo accosta al primo chakra (Muladhara), detto anche chakra della stabilità, localizzato nel perineo, il cui squilibrio o blocco porta ad insicurezza, apatia, perdita di autostima e rassegnazione ed infatti l’essenza di questo fiore californiano serve proprio a rifondere entusiasmo e vitalità nell’attività sessuale nel caso in cui essa sia bloccata, spenta o priva di desiderio. Il pistillo, di colore dorato, si presenta lungo ed eretto (chiaro richiamo agli attributi maschili, alla potenza sessuale e alle bollenti esigenze del corpo), mentre il rosso della corolla ci ricorda l’amore, il desiderio, il godimento e l’istintualità. Il rimedio da esso derivato si rende utile sia alle donne la cui sessualità è bloccata per colpa di traumi o abusi subiti nel passato che agli uomini per i quali l’immagine della donna risulti alterata, distorta. In menopausa o in qualunque condizione provochi un calo del desiderio, l’Ibisco conferisce nuovo slancio nel rapporto sessuale (per esempio, laddove ci sia un appiattimento per consuetudine). Corregge la visione negativa del sesso dettata da violenze e abusi, risolve o attenua problemi di frigidità e impotenza da causa psicologica, riavvicina amore e sesso qualora tenuti separati per via di un atteggiamento schivo e sulla difensiva (retaggio di esperienze traumatiche non risolte).
POISON OAK – Per l’impotenza
Intimità, Contatto interpersonale / Paura dei rapporti, Rifiuto dell’intimità fisica per timore di esserne sopraffatti o invasi, diffidenza.
La pianta del Sommaco è un arbusto o rampicante nordamericano diffuso anche in California. La caratteristica biologica più evidente è la produzione, da parte delle foglie, di un olio urticante che a contatto con la pelle scatena una reazione immunitaria e provoca la comparsa di vesciche e prurito. Nella conquista del proprio spazio, questa specie può anche soffocare le altre piante sulle quali si erge; i Nativi Americani usavano la linfa in un impiastro atto a curare i morsi del serpente a sonagli.
Appartenente a un genere di piante tutte caratterizzate da un certo grado di tossicità, Poison Oak (letteralmente “quercia velenosa”) è il rimedio ideale soprattutto per gli uomini che si nascondono dietro un atteggiamento di durezza per non rivelare i proprio sentimenti. Ovviamente non si tratta di un rimedio appannaggio esclusivo dei maschi, perché il timore di rivelarsi è trasversale ai due sessi, ma per lo più si abbina a coloro che recitano il ruolo di burberi ma sotto sotto nascondono un cuore tenero, spesso ferito.
Qualora qualcuno voglia avvicinarsi a un soggetto Poison Oak, quest’ultimo reagisce con irascibilità, aggressività e irritazione. Il parallelismo con questo fiore va ricercato nel comportamento ostile nei confronti del prossimo, laddove la paura del contatto, la diffidenza e la vergogna nei propri riguardi generano ostilità e aggressività. Poison Oak sembra voler tenere tutti lontano, diffondendo il proprio veleno anche nell’ambiente circostante con il risultato di isolarsi e, di conseguenza, infliggersi una pena aggiuntiva. Anche una donna ferita o impaurita può erigere un muro a sua difesa e in tutti questi casi (di solito risultanti da traumi nella sfera affettiva e/o sessuale) Poison Oak è il fiore da suggerire. Può essere anche considerato nel trattamento dell’impotenza, laddove alla base del disturbo vi sia una motivazione psicologica che affonda le radici nell’insicurezza e nella paura del contatto intimo. L’essenza mette a contatto l’uomo con la propria parte femminile, rendendolo capace di accettare la sensibilità e la vulnerabilità vincendo lo stereotipo secondo il quale il maschio debba per forza essere risoluto e duro. In applicazioni topiche può essere consigliato nei casi di irritazione cutanea e forme pruriginose.
BASIL
Integrazione della sessualità con la spiritualità, Problemi sessuali, Mancata intesa sessuale di coppia, Contrasto fra pulsioni sessuali e aspirazioni spirituali, Manie sessuali, Abuso o Dipendenza da film ed altre immagini per adulti, alla clandestinità e all’adulterio.
La virtù principale dell’essenza californiana ottenuta dal basilico è quella di trasformare e integrare l’energia sessuale e quella spirituale, soprattutto in quegli individui che tendono a considerarle separate e inconciliabili. Quando la sessualità viene vissuta in maniera distorta perché ritenuta in contrasto con la spiritualità, può accadere che ci si rifugi in relazioni extra-coniugali o fedifraghe come risultante di un impulso represso. Spesso tali relazioni sono tanto più ricercate quanto più clandestine, segrete e peccaminose, al punto che la persona coinvolta nel triangolo (più spesso l’uomo) veneri il partner come qualcuno di non propagabile e l’amante come oggetto sessuale. Di fondo permane una divisione netta fra la moglie (o il marito), amata e non voluta e l’amante, desiderata compulsivamente ma non abbastanza da renderne il rapporto ufficiale.
L’essenza Basil concilia questa polarizzazione della fisicità e dello spirito, rende la persona che la assume in grado di “gestirle” in contemporanea unificando anche il soggetto verso cui destinarle. È così possibile smettere di praticare esperienze laceranti e contraddittorie fra legittimo e illegittimo, ma anche liberarsi da fissazioni o manie sessuali, ottenere una maggiore intesa con l’altro, scoprire la matrice profonda di problemi di coppia non affrontati (a patto che ad assumere il rimedio siano entrambi i partner), vincere la timidezza. Il fiore migliora anche l’intesa e il desiderio sessuale durante una gravidanza sia da parte della donna che dell’uomo (specialmente quando il sesso durante i nove mesi appare come una “profanazione” di qualcosa di sacro); è utile in caso di perversioni per superare la necessità di eccessi o di remissività al fine di provare piacere o dimostrare il proprio amore, così come durante l’adolescenza e per incentivare l’apertura e la fiducia nei rapporti di coppia, in special modo quando si tenda al riserbo o al sotterfugio.
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ALTRI RIMEDI NATURALI CALIFORNIANI PER LE DISFUNZIONI SESSUALI
MANZANITA
Fiore raccomandato in caso di rifiuto del proprio corpo, dei suoi aspetti materiali e degli istinti. L’individuo che ne necessita è generalmente timido e bisognoso di attenzioni e dimostrazioni d’affetto; tende a considerare il corpo come inferiore rispetto allo spirito, si infligge una pesante autodisciplina pur di non incappare in comportamenti “discutibili”, si reprime e si limita nei contatti fisici. La lezione nascosta nell’utilizzo di Manzanita è quella di imparare che la “materia” (il corpo) è inferiore alla mente e allo spirito solo se non integrata con essi. Per vedere la perfezione di ciò che è spirituale pur non restando disgustati da ciò che è fisico e materiale.
LADY’S SLIPPER – Per Tranquillità mentale
Come annunciato nell’introduzione, il rendimento in qualsiasi ambito è dettato dall’atteggiamento e dalla tranquillità mentale che si possiede quando ce se ne occupa, e lo stesso vale anche per il sesso. La persona che trova beneficio in questo fiore californiano è tendenzialmente un soggetto che ha smarrito la propria strada e sviluppato un conseguente stato d’ansia e di agitazione. Le sue energie superiori sono congestionate, ovvero non si integrano bene con quelle inferiori e a risentirne può essere l’attività sessuale. L’essenza di Lady’s Slipper previene le defaillances dovute a super-lavoro mentale, a uno sbilanciamento o una scarsa integrazione dei chakra della corona e della radice. Calmando e rigenerando il sistema nervoso, l’essenza riporta rilassatezza e padronanza di sé.
CALLA LILY
Come le altre essenze derivate dal giglio, anche in questo caso l’azione è quella di bilanciare le energie opposte maschili e femminili. La parola più rappresentativa di questo fiore è “ambivalenza”, da leggere sotto varie sfumature. Incertezza nel proprio orientamento sessuale, conflitto con le convenzioni sociali inerenti la sessualità, contrasto interiore per via di una tendenza all’omosessualità, non-accettazione della propria omosessualità, mancanza di identità per la contemporanea presenza di omo ed eterosessualità. Tutte queste situazioni generano inibizione e frustrazione i cui effetti riverberano, oltre che emotivamente, anche a livello fisico. Calla Lily scioglie questa dicotomia, insegnando alla persona che le qualità di entrambi i generi sono racchiuse all’interno di ognuno e non semplicemente nei tratti o nei comportamenti fisici e biologici. Utile anche in caso di vergogna per le proprie inclinazioni, difficoltà nei rapporti sociali per mancata accettazione della propria sessualità, problemi di relazione con il proprio stesso sesso, atteggiamenti da playboy volti a nascondere desideri erotici “non riconosciuti”. Interessante notare che quest’essenza è utile anche nei soggetti i cui genitori si aspettavano un figlio di genere opposto, con la conseguenza di averne minato l’identità e ciò che vorrebbe essere nella vita.
ULTERIORI ESSENZE FLOREALI E FIORI DI BACH UTILI COME RIMEDIO PER DISFUNZIONI E DISTURBI DELLA SESSUALITÀ
Concludiamo con un elenco di altre essenze floreali (Fiori Californiani, Alaskani e Fiori di Bach) utili come rimedi naturali per le disfunzioni sessuali. Queste essenze si possono utilizzare in alternativa o, meglio, in abbinata ai Fiori Californiani sopra descritti, in modo da favorire un’azione sinergica tra le essenze tra di loro.
- Larch: per la paura di non essere all’altezza; impotenza o ansia da prestazione (fiore di Bach)
- Impatiens: per l’eiaculazione precoce, dona calma e tranquillità (fiore di Bach)
- Snapdragon: per l’aggressività verbale, la tensione fisica e sessuale (fiore californiano)
- California Peony: per bilanciare i chakra della base quando le energie passive yin rendono difficile la vita sessuale (fiore californiano Range Of Light)
- Pussy Paws: per chi evita il contatto fisico, spesso a causa di abusi subiti. Per sviluppare dolcezza e ricettività (fiore californiano Range Of Light)
- Balsam Poplar: per il ripristino di un flusso equilibrato di energia sessuale; per i blocchi e i traumi che causano mancata risposta sessuale; tensione, disfunzioni emotive e sessuali (fiore alaskano)
- Sitcka Spruce Pollen: per gli squilibri fra l’espressione delle forze maschili e femminili, per conferire dolcezza e unione con l’altro sesso (fiore alaskano)
Le essenze Floreali della Farmacia di Montelupone
Speriamo che questo articolo sui rimedi naturali per disfunzioni sessuali ti sia piaciuto. La Farmacia di Montelupone, in provincia di Macerata, è tra le più specializzate in Floriterapia d’Italia, ed i nostri dottori farmacisti sono floriterapisti esperti, sempre a disposizione per darti dei consigli personalizzati!
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Acquistare una miscela di fiori, è molto più conveniente rispetto alle singole essenze, perché ti permette di risparmiare sul prezzo, andando ad acquistare ed assumere più essenze in contemporanea, quindi anche con una maggiore efficacia!
Sullo shop della Farmacia di Montelupone è quindi possibile creare le proprie miscele su misura, selezionando le singole essenze da combinare in completa autonomia.
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da Dott. Roberto Moneta | Gen 27, 2022 | Floriterapia
Tutte le essenze floreali utili per l’infanzia, l’adolescenza e per migliorare il rapporto tra bambini e genitori
In questo articolo tratteremo tutte le essenze floreali ed i Fiori di Bach per bambini, neonati ed adolescenti, addentrandoci anche nel delicato equilibrio familiare. Crescere dei figli è infatti un compito non facile e talvolta sono i genitotri stessi a dover fare i conti con il proprio passato e risolvere questioni rimaste precedentemente insolute.
Quali sono le essenze e i Fiori di Bach utili per i Bambini?
Ovviamente, a differenza delle persone adulte, trattare bambini che presentano dei disturbi richiede maggiore attenzione.
Un bambino fa più difficoltà a spiegarsi, e quindi anche a condividere l’entità e la tipologia dei sintomi che prova. Bisogna inoltre saper distinguere tra quando il problema è reale, e quando si tratta di un capriccio o di un atteggiamento volto a ottenere maggiori attenzioni.
In questo articolo tratterò brevemente le casistiche più frequenti di problematiche infantili che si possono approcciare anche con rimedi floriterapici. Di volta in volta suggerirò le essenze che reputo più indicate, da sole o in combinazione.
I Vincoli Familiari
Chi è aperto a idee e discipline quali la Medicina Vibrazionale e la Medicina Orientale, è già preopenso a credere che nel passaggio da una generazione all’altra la linea discendente “eredita”, per così dire, pregi e difetti di quella precedente. Vale a dire che padre e madre, oltre alle caratteristiche fisiche e caratteriali, inconsapevolmente e involontariamente possono caricare la prole di un lascito impalpabile, fatto di predisposizioni e tendenze. Questo può arrivare a tramandare veri e propri conti in sospeso con questioni rimaste irrisolte nel tempo.
Può bastare un’osservazione a ritroso dell’albero genealogico, per accorgersi dei tratti in comune che legano persone della stessa famiglia divise da generazioni. Parlo di date di nascita o morte che coincidono, problemi fisici e/o malattie in comune, sogni non realizzati equivalenti, eccetera.
Chi ha familiarità con le discipline orientali sa che, secondo alcune di queste, al momento della nascita ogni persona acquisisce un destino individuale ed uno collettivo:
- Il destino individuale è il karma che (per dirla in gergo buddista) l’anima viene ad affrontare durante la nuova esistenza, allo scopo di risolverlo.
- Il destino “collettivo” è invece originato dal fatto di appartenere al genere umano, nonchè ad una determinata nazionalità, comunità e pure famiglia.
Le eredità dei genitori (ed i loro conti in sospeso) possono ricadere sui figli, e gli schemi familiari, intesi come il modo di pensare, di comportarsi, di interpretare la vita e gli scopi che si ripongono in essa, passano da una generazione all’altra filtrati dall’educazione e dalla vita familiare. La trasmissione è osmotica: avviene per inerzia.
Ma essendo genitori e figli individui diversi e ben distinti, sarebbe opportuno cancellare sin da subito i vincoli che finirebbero inevitabilmente per ripercuotersi nella vita dei più giovani, in modo da lasciar spazio all’autonoma realizzazione, senza interferenze.
Le Essenze Floreali e Fiori di Bach per i Neonati
Se un genitore o una coppia volessero spezzare le catene invisibili di cui abbiamo appena parlato, è bene che sappiano che esistono delle essenze floreali che possono apportare questo tipo di benefici. Tali essenze andrebbero somministrate al neonato sin dai suoi primi giorni, in modo da recidere i legami con il passato e favorirne la completa espressione in totale libertà.
BOAB
La prima essenza che suggerisco è un fiore Australiano: il Boab (Adansonia gibbosa) il cui effetto è quello di eliminare gli schemi di pensiero negativo risultanti dal retaggio familiare. Ovverosia i limiti, le convinzioni e le manifestazioni di carattere mentale ed emozionale trasmesse da una generazione all’altra.
Nell’adolescenza
L’essenza di questo fiore permette di distinguere quei ruoli trasmessi dai genitori sin dall’infanzia, che i bambini tendono a interiorizzare come fossero parte di sé, riconoscendoli quindi come propri e non come acquisiti. Questi ruoli vengono presi a modello dal bambino e considerati “perfetti”. Ma quando egli cresce e sviluppa abilità di pensiero e ragionamento (durante l’adolescenza), possono essere visti per quello che sono: uno fra i tanti modi di vivere possibili, oltre che, a volte, il frutto di nevrosi, paranoie o esagerazioni.
Boab smantella questi costrutti favorendo l’accoglienza della propria autentica essenza spirituale, che i modelli comportamentali e i pensieri obsoleti della famiglia ostacolano. Molti medici lo utilizzano anche per il trattamento di patologie “genetiche”; quando cioè la malattia derivi dalla somatizzazione di un problema che affligge i genitori e che, a lungo andare, si può manifestare come sintomo anche nel figlio.
NORTHERN LADY’S SLIPPER
Un’altra essenza utile in casi simili è il fiore alaskano Northern Lady’s Slipper (Cypripedium passerinum). Questo fiore è indicato quando ci si sente disincarnati e con un debole collegamento fra corpo e anima.
Ciò si può verificare quando l’esperienza alla nascita è stata difficile (problemi nel parto o nella gravidanza) e come conseguenza si trattengono dolore e traumi molto profondamente nel corpo. In tali casi, pur inconsapevolmente, il bambino tende a rifiutare la guarigione, non sentendosi sostenuto e non trovando quindi l’energia sufficiente per essere trattato e curato.
SHOOTING STAR
Utile per sintomii simili è anche Shooting Star (Dodecatheon frigidum), un’essenza d’Alaska raccomandata quando il dolore e il trauma di una nascita difficile lasciano la sensazione di non appartenere alla terra, di non essere di questo mondo o di soffrire di una nostalgia indefinibile per qualcosa o qualche posto che non si riesce a spiegare. Chi “risuona” con un rimedio simile trova difficoltà a sintonizzarsi con la propria guida interiore e a comprenderla. Attraverso l’uso di quest’essenza il paziente può collegarsi al proprio sostegno spirituale, e cominciare a sentire di comprendere la propria origine cosmica ed il proprio fine terreno.
JOSHUA TREE
Joshua Tree (Yucca brevifolia) è un fiore californiano dell’appendice di essenze Range Of Light, capace di catalizzare la trasformazione consapevole dei modelli familiari e dei condizionamenti culturali relativi.
La libertà derivante dal distacco dagli schemi pregressi implica non solo la realizzazione autonoma del proprio percorso di vita, ma anche una considerazione più compassionevole della famiglia e della propria cultura di origine. Può infatti aiutare a sanare il conflitto che può sorgere dalla constatazione di quanto modelli e vincoli familiari, sociali e culturali influiscano negativamente su chi li assorbe passivamente, risultando da essi condizionato.
I Fiori di Bach per neonati che non dormono e bambini con sonno agitato
Quasi tutti, da piccoli, passiamo attraverso una fase di paura relativa al sonno. Alcuni bambini dormono con la luce accesa, altri abbracciati al peluche che dà loro sicurezza, altri non resistono e si infilano prima possibile nel lettone di mamma e papà. In ogni caso, alla base c’è una sensazione di inquietudine connessa allo stare da soli, di notte e al buio.
Esistono diverse essenze di vario tipo che si possono suggerire ai genitori di bambini con problemi del sonno: ne abbiamo parlato ampiamente nel nostro articolo deidicato ai Fiori di Bach per dormire meglio.
Le essenze floreali come rimedi omeopatici per l’enuresi notturna nei bambini
Se agli incubi i bambini associano pure l’enuresi notturna (la pipì a letto), i possibili rimedi da utilizzare diventano tre:
Anche questi rimedi vengono approfonditi nell’articolo dedicato ai Fiori di Bach per il Sonno.
Fiori di Bach per Bambini Capricciosi
Molto dipende dai genitori, ma a volte accade che i bambini siano capricciosi. Può trattarsi di un atteggiamento di sfida, di gelosia (verso un fratellino o una sorellina), della ricerca di amore o semplicemente di attenzioni…
Per ciascuno di questi casi esistono essenze floreali valide per correggere questo genere di squilibri, e riportare la giusta serenità in famiglia.
Essenze Psicophyt
Le essenze della linea Psicophyt di Biogroup sono dei mix floreali da assumere non in gocce, come i fiori di Bach, bensì in globuli. Numerate secondo un ordine crescente di potenza, basterà da assumerle una o due volte a settimana.
Le essenze Psycophyt 20A e Psycophyt 20B contiene una gamma di fiori utili in tutti i casi di capricci, gelosie, timidezza, scarso appetito, eccessiva vivacità e difficoltà nella crescita: Beech, Holly, Mimulus (fiori di Bach), California Wild Rose, Chamomile, Fairy Lantern e Golden Yarrow (fiori californiani).
Queste essenze si possono anche assumere in gocce, singolarmente oppure all’interno di miscele di Fiori di Bach personalizzate. Analizziamo quindi alcune di queste più nel dettaglio.
BEECH
Beech è il fiore del Faggio, ed è uno dei fiori di Bach indicati per i capricci infantili. Come personalità, il bambino ad esso affine è sicuramente critico, intollerante e intransigente, perfettino e giudicante; il classico individuo che non aspetta altro che un errore o un punto debole del prossimo per “massacrarlo”. Questo perché è un emotivo insicuro, che nasconde dietro una facciata di superiorità e arroganza le proprie debolezze, attaccando. Tipico comportamento di questo bambino sono le “esplosioni”, gli sfoghi di rabbia, i piagnistei plateali che possono essere scatenati da questioni minimali o sciocche; nota positiva, una volta terminato lo show e placato l’animo, il bambino Beech fa “reset”, dimenticando quanto accaduto e non serbando alcun genere di rancore.
Fiori di bach per bambini troppo attaccati alla mamma
CHICORY
Un altro fiore di Bach utilizzabile è Chicory, la Cicoria selvatica. Si tratta del rimedio adatto a chi esaspera il proprio attaccamento come forma di espressione di un vuoto interiore. Normalmente potrebbe esser visto come un’essenza più adatta alle madri che ai figli: Bach lo definì “la madre bisognosa”, che soffoca i figli pur di tenerli intorno a sé o dipendenti dalle sue cure.
Ma in ambito infantile può essere considerato per placare quelle forme di capricci che scaturiscono come richieste di attenzione e di dipendenza, di attaccamento morboso. L’insicurezza di fondo è quella di rimanere soli, e l’atteggiamento volto a contrastare questa paura è la manipolazione.
Correggendo lo squilibrio emotivo alla base di un simile comportamento, Chicory può aiutare il bambino a disporre di quelle energie che, riallineate, gli consentano di dare e ricevere amore senza pregiudizi o timori.
HOLLY
Infine l’agrifoglio, “Holly“, è il terzo fiore di Bach indicato per i capricci. Questo rimedio è uno dei più potenti, ed è estremamente utile in tutti quei casi dove una forte gelosia (come ad esempio alla nascita di un fratello che sottrae le attenzioni dei genitori al bambino), si manifesta sotto forma di comportamento aggressivo, rabbioso o addirittura violento. Il timore del bambino (e del soggetto Holly) è quello di non essere amato, e la “dimostrazione” fornita dal cambio di interesse da parte dei genitori nei propri confronti è la miccia che fa esplodere la reazione. Holly è da tenere in considerazione laddove si riscontri una netta differenza fra il prima e il dopo, per trasformare emozioni basse come la gelosia, l’odio e la vendetta in pace, bellezza e amore.
Fiori di Bach per i rapporti tra bambini e genitori
Che non sempre sia semplice costruire un rapporto genitori-figli armonioso è sotto gli occhi di tutti; che il grosso della colpa sia imputabile agli adulti è altrettanto facile, così come ammettere che crescere dei figli è una delle sfide più difficili della vita. Infatti, nessuno nasce “imparato” in materia di educazione da impartire e modo di crescere i propri bambini.
In virtù di tutti questi aspetti, che incidono profondamente tanto nella vita dell’adulto che in quella del bambino, riporto alcune essenze floreali utili per migliorare l’interazione adulto-bambino e far sì che il rapporto tra di loro si sviluppi lieto, appagante e profondo.
FIORI PER IL PADRE
RED HELMET ORCHID
Il primo rimedio appartiene alla linea Australian Bush Flower ed è Red Helmet Orchid (Corybas dilatatus). Quest’orchidea ha la duplice capacità di sviluppare un’interazione sana sia da parte del padre che da parte del figlio.
Red Helmet Orchid aiuta il genitore a relazionarsi opportunamente con il bambino, attenuando la stanchezza mentale tipica di chi lavora troppo, e che spesso si ripercuote in una scarsa presenza o in un atteggiamento distaccato nei confronti del piccolo. Migliora il ruolo educazionale, sana il vissuto emozionale qualora sia distorto e supporta anche il bambino nel caso in cui faccia difficoltà a rapportarsi con la figura autoritaria paterna o con una qualsiasi altra figura. Placa l’istinto di ribellione spostandolo verso un più sano coinvolgimento, stabilendo un contatto emotivo sottile.
BABY BLUE EYES
Qualora il rapporto padre figlio non esista affatto invece (ad esempio per l’abbandono del nucleo familiare o per decesso della figura paterna) ,trova sicuramente utilità il fiore californiano Baby Blue Eyes (Nemophila menziesii).
Questo rimedio è ottenuto da un fiore di campo di colore blu, che richiama la spensieratezza, lo stupore e la voglia di vivere tipica degli occhi di un bambino. Normalmente, una crescita armonica si avvale anche di una figura paterna stabile, amorevole, sul cui appoggio si possa confidare sempre. A volte però tutto ciò viene a mancare e il “blu spensierato” diviene un grigio spento. È il caso di padri dispotici, che usano le punizioni al posto degli incoraggiamenti con un atteggiamento rude, sprezzante che genera malessere e voglia di ribellarsi. Baby Blue Eyes è di conforto ai bambini il cui ambiente familiare preveda situazioni simili e infonde la speranza, la pazienza e la fiducia nelle proprie opportunità, svelando agli occhi freschi del bambino come il padre sia in fondo solamente un uomo, con tutti i suoi difetti ed errori.
FIORI PER LA MADRE
Premesso che della trattazione delle essenze indicate nei rapporti madre-figlio potrebbe essere scritto un libro a parte, in questa occasione mi limiterò a considerarne solo alcune, non per forza le più famose o scontate.
MARIPOSA LILY
Quando il rapporto con la figura materna è tormentato si può ad esempio prendere in esame il fiore californiano Mariposa Lily (Calochortus leichtlinii).
A differenza di quasi tutte le Liliacee, il Calocorto giallo cresce lontano dall’acqua e in condizioni più inospitali, su terreni ghiaiosi o sabbiosi. Questa capacità di sopravvivere in ambienti provanti è solo uno dei simbolismi del fiore, che si rivela adatto a tutti quei bambini con un vissuto di abbandono, traumi o che sono divenuti orfani.
L’essenza di Mariposa Lily è sempre utile quando il rapporto con l’universo femminile (che a sua volta deriva dal rapporto con la madre) è negativo, quando il bambino è “ai ferri corti” con la mamma perché non ne percepisce l’affetto, e tale mancanza scatena un atteggiamento cinico e distaccato.
Il rimedio va anche considerato per i bambini che si scontrano verbalmente o fisicamente con la propria madre, per i bimbi che necessitano di tenerezze e coccole, negategli per atteggiamento o per mancanza fisica (abbandono), e per quei bambini la cui ipersensibilità si è tramutata in durezza, egocentrismo e bisogno di attrarre a sé ogni attenzione.
Mariposa Lily si può consigliare anche all’adulto con scarso senso materno, a chi sente di non essere amato e a chi non è in grado di perdonare gli errori, legittimi o presunti, della propria madre.
BOTTLEBRUSH
Bottlebrush (Callistemon linearis), un altro fiore australiano del Bush, è invece un’essenza la cui parola chiave può essere cambiamento.
Il cambiamento associato alla nascita di un figlio ha una duplice rilevanza per la madre. Da un lato è il cambiamento fisico della gravidanza, l’insieme delle numerose evoluzioni che il corpo subisce nell’arco di nove mesi; dall’altro è il cambiamento di vita che la nascita di un bambino comporta.
Bottlebrush è l’essenza che permette di superare le resistenze e gli ostacoli al cambiamento. Favorisce l’accettazione delle novità che esso comporta, anche se preoccupanti o spaventose, e consente di dare un taglio netto con il passato, specialmente con quello caratterizzato da cicliche abitudini e modi di pensare ripetitivi. Per le madri che vivono la gravidanza in maniera infelice, ansiosa o preoccupata, questo fiore australiano ha un’azione rinvigorente, ma può essere somministrato anche al bambino quando il rapporto con la madre è difficile.
GROVE SANDWORT
Quando il rapporto madre-figlio manca di calore e vitalità si può utilizzare anche l’essenza floreale d’Alaska Grove Sandwort (Moheringia lateriflora), specialmente se uno dei due cerchi di ottenere nutrimento emotivo e fisico dall’altro in maniera inopportuna.
Rafforzando la capacità empatica di comunicare attraverso il cuore, l’essenza agevola l’evoluzione del rapporto fra il bambino e la mamma.
A cura del Dott. Roberto Moneta
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La Farmacia di Montelupone è tra le più specializzate d’Italia in Floriterapia. Speriamo che questo articolo sui fiori di Bach per Bambini me neaonati e le altre essenze utili per l’infnzia possa essere utile per i tuoi figli e per ritrovare l’armnia in famiglia!
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